Eyes like the sky || Bellamy Blake

11

Capitolo 11

Sono stanca morta, con questa storia dei bracciali e il collegamento con l'Arca ho cercato di aiutare il più possibile Monty ma sono stata abbastanza inutile; non capisco nulla di meccanica ma ci ho provato.
Il risultato?
Un forte mal di testa e gli occhi che bruciano.

Quando è ora di andare a dormire mi sdraio all'esterno della navicella come mio solito; non è sicuro ma c'è silenzio ed è l'unico posto dove riesco a riposare qualche ora.

Chi cazzo grida a quest'ora?!

Mi sveglio per colpa delle urla di una ragazza, apro gli occhi di colpo e Octavia mi salta quasi addosso.
"c'è una capsula a fuoco che sta precipitando qui vicino" dice come se fosse niente.

Mi alzo in piedi e corro al centro dell'accampamento, dove sono tutti riuniti.
Ora la vedo.
Una macchia rossa e grigia in mezzo al cielo buio, pochi secondi dopo atterra con un rumore sordo.

Octavia urla il nome del fratello e in questo momento mi sparerei un colpo in testa, già dormo poco, svegliarmi di colpo è orribile.
Il principino esce allarmato dalla sua tenda senza maglietta, dietro di lui due ragazze.
"spero ci abbiano portato lo shampoo" esordisce una, Roma, con fare civettuolo toccandosi i capelli crespi.
"aspetta e spera" dico severa.
"magari delle armi" prova Jones.
"ad un gruppo di criminali?Non penso proprio"

Guardo Bellamy e gli faccio segno con la testa la tenda, dobbiamo capire cosa fare, Clarke non la vedo e nemmeno Finn quindi mi tocca dialogare con lui, per mio dispiacere.
Finge di non capire il mio linguaggio del corpo; sono stufa di tutta questa sceneggiata, potrebbero esserci risorse utili in quella capsula.
Decisa lo afferro per un polso e lo trascino nella tenda da dove è uscito poco prima, lui si fa trascinare senza opporre resistenza.
"se mi volevi così tanto bastava chiedere" mi fa un occhiolino e io lo lascio come scottata.
"ma chi ti vuole" lo guardo male e mi pulisco la mano sul pantalone, lui ride divertito.

"dobbiamo andare a cercare quella capsula, potrebbe essere vicina" cambio discorso.
"no andremo all'alba, è troppo pericoloso" osservo il suo linguaggio del corpo.
"e se arrivassero prima i terrestri?"
"è buio, ripeto, è troppo pericoloso" ha paura, ma di cosa?
"ma-"
"spargi la voce" mi interrompe per poi spostarmi ed uscire.
"e tu dove vai adesso?!" esco dalla navicella e gli urlo per farmi sentire, lui mi ignora.
Vado a dire ad Octavia la decisione di suo fratello, così lei fa spargere la voce.

Devo trovare Finn e Clarke.

Chiedo in giro a tutti ma non ci sono, non posso non fare nulla, agirò da sola.

Ho una brutta sensazione e per sicurezza verifico il mio dubbio.
Apro la tenda di Bellamy.
Ci sono due ragazze ma del ragazzo nessuna traccia.

"non si usa bussare?!" chiede Roma ricoprendosi, io la ignoro e mi guardo intorno.
Non ci sono più alcune sue cose.

Lo sapevo, merda.
Testa di cazzo.

"ehi!Mi hai sentito?!" la ignoro ancora ed esco.

Aumento il passo e vado dove posiamo le armi.
Un coltello nella cintura e uno in mano.

Corro verso il bosco senza farmi vedere, devo trovare la navicella prima di lui.

Seguo il rumore di passi cercando di nascondermi tra i cespugli e lo vedo avvicinarsi ad uno spiazzo senza troppi alberi però dopo qualche secondo lo perdo di vista.

Arrivo minuti dopo di lui e già non lo trovo più, vedo la navicella socchiusa; mi avvicino ma al secondo passo vengo bloccata per le braccia da qualcuno dietro di me, mi copre la bocca con una mano.
Mi disarma da entrambi i coltelli.
Cerco di sferrargli una gomitata nell'addome ma si divincola quindi gli mordo la mano con cui mi stringe le guance, mordo finché non lascia la presa e riesco ad allontanarlo.
Bellamy.
Mi giro verso di lui ma mi fa uno sgambetto e picchio la testa su un sasso.
Inizia ad imprecare ma vedo sfuocato.
"cazzo non doveva andare così, dovevi solo cadere" farfuglia mentre mi esamina la ferita.
"ci pensavi prima, coglione" biascico mentre non riesco a muovermi, un dolore atroce mi fa portare una mano sulla fronte.
Sangue, non tanto certo ma c'è.