Una piccola Fiamma

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Eric si trova in galleria dal cliente mentre io porto Fiamma a casa.
Entro, le sistemo la cuccia, e le sto un po' vicino... la coccolo, le do l'antibiotico e cerco qualcosa per pulire tutte le chiazze di vomito.
Giro un po' per la casa finché non trovo uno stanzino dove sono presenti tutti gli utensili per la pulizia: Li prendo e sistemo tutta quella sporcizia, dopodiché cerco negli scaffali del salone qualche prodotto per pulire il divano.
Dopo un paio di tentativi, mi ritrovo davanti dei fascicoli con la foto di un'ecografia e di una ragazza. La stessa donna che avevo incontrato al locale e che mi aveva dato il suo numero di telefono, chiedendomi di contattarla per darmi informazioni su Eric....

Chiudo il cassetto, do un'altra occhiata a Fiamma e torno a casa.

*arrivata a casa

Mi si contorce lo stomaco mentre tengo con entrambe le mani il foglietto di carta con il numero di quella ragazza.
Prendo il telefono e senza pensarci troppo le mando un messaggio:
io:"Ciao sono la ragazza a cui hai dato il numero al locale! Mi avevi detto di essere a conoscenza riguardanti alcune informazioni su Eric..."

Spengo il telefono e lo lancio dall'altra parte del letto. Lo osservo per pochi instanti perché lei mi risponde quasi subito.

lei:"Ciao sono contenta che tu mi abbia scritto"

io: "Come conosci Eric?"

lei: "Sono stata la sua sottomessa! In quel periodo lavoravo come modella per lui quando decise di farmi questa proposta! Eravamo molto uniti ma col passare del tempo ha iniziato ad insistere nel smettere di usare le precauzioni e sono rimasta incinta! Quando lo ha scoperto andò su tutte le furie, mi cacció di casa e io persi il bambino! Ho cercato di comunicare con lui in seguito ma mi ha imposto un'ordine restrittivo con un falso pretesto"

il mio stomaco si contorce per l'incredulità di quello che sto leggendo...

'No, non può essere! Eric non farebbe mai una cosa del genere... o no! Non lo conosco da molto e la prima volta che ci siamo conosciuti, mi ha giudicata in fretta e si è comportato male con me..' penso tra me e me

io:"È orribile quello che ti è accaduto! Ma devo parlarne con Eric, lo capisci vero?"

lei:"No, per favore non farlo! lasciami qualche giorno per mandarti delle prove di quello che ti sto dicendo ma non dire nulla a lui per favore"

io:"Va bene"

lei: "Perfetto"

Spengo il telefono, vado in cucina e prendo la prima bottiglia di vino che mi capita tra le mani e inizio a bere, per cercare di calmare i nervi.

*Din don

Vado ad aprire la porta e mi ritrovo Eric di fronte.

"Ehi" accenna lui

"Ehi" ripeto io "Cosa ci fai qui? Fiamma sta bene?!?"

Lui si passa una mano trai capelli e mi risponde:

"Si è tutto ok! Sono arrivati i risultati delle analisi ed è risultata la presenza di una droga"

"Chi mai cercherebbe di avvelenare un cane?"

"Non lo so. Dovró controllare i video di sorveglianza una volta tornato a casa"

Non l'ho mai visto cosi sconvolto, rimaniamo pochi istanti in silenzio e noto che i suoi occhi si fanno sempre più lucidi e poi con voce rotta si rivolge a me:
"Non sarei dovuto venire a quest'ora, scusami non so cosa mi sia preso"
Si gira, pronto per andarsene.
"Eric! Oramai sei qui, perché non ti fermi un po', ho delle ciambelle  pronte per essere gustate"

Lui si volta verso di me e mi sorride

"Eravamo d'accordo che le ciambelle le avremmo mangiate solo in occasioni speciali"

"Fiamma sta bene, per un po' non ti distruggerà casa... questo si! Ma sta bene, è un motivo valido per festeggiare o no?!"

Lui annuisce ed entra, poi mentre si siede sul divano mi spiega:" Sai Maria, da quando lho portata a casa ho sempre odiato la sua esuberanza o il fatto che non mi ascoltasse minimamente...."

"Non mi sorprende" risposi io

"Cosa? Il fatto che non ascoltasse i miei comandi?"

"No! il fatto che ti desse fastidio" risposi io sorridendo

"ahaha! ho pensato di portarla in un centro d'addestramento ma non ho mai tempo, oggi quando sono tornato a casa per la prima volta si è comportata in maniera calma e tranquilla! si è avvicinata a me, ha aspettato che l'accarezzassi e poi è tornata nella sua cuccia! non si è alzata nemmeno quando ho aperto la confezione del suo formaggio preferito! Di solito ne sente l'odore da km di distanza ed è un totale disastro se non le do un pezzo. Non dovrei darglielo ma mi guarda con quegli occhioni e non riesco a dirle di no"

Mentre lui parla io vado in cucina a prendere le ciambelle e poi entrambi ci sediamo sul divano a gustarcele.

"Non mi sembrate proprio il tipo da animali domestici"

"Oh Maria, almeno adesso possiamo evitare le formalità" afferma Eric.
io gli rivolgo un leggero sorriso e lui continua: "In realtà non è che io odiassi gli animali, semplicemente non ho mai ritenuto necessario averne uno! Purtroppo però, in un periodo molto brutto della mia vita, sono arrivato molto vicino alla depressione..." esita per qualche istante, incerto se continuare o meno " io... so che può sembrare strano e stupido! Voglio dire, quanta gente ucciderebbe per essere me... eppure io.."

Poso una mano sulla sua e lo interrompo "Non è per nulla stupido Eric! La gente si ferma alle apparenze. Il fatto che tu sia ricco e bello non implica che anche tu non abbia i tuoi problemi! Non sminuirti, non è da te e soprattutto non sei obbligato a parlarne se non vuoi"

lui prende la mia mano e la stringe, i suoi occhi sono colmi di gratitudine: "Forse un'altra volta ti racconterò il motivo della mia caduta.. Ma adesso stiamo festeggiando Fiamma, giusto?" afferma abbozzando un sorriso

"Giusto" rispondo

"Quindi, tornando al mio discorso! In quel periodo iniziai a bere, fumare e frequentare ogni tipo di locale. Un giorno uscii da uno di questi e sentii piagnucolare! Mi avvicinai al secchio dell'immondizia e trovai un cucciolo di pastore tedesco dentro una scatola, completamente bagnato e sporco, forse fu l'unica volta oltre ad oggi in cui la vidi calma" disse sorridendo.
"Mi guardó con quegli occhioni e non riuscii a lasciarla li! Quando la portai dal veterinario mi disse che non ce l'avrebbe fatta.... era troppo piccola, ancora non era stata svezzata, significa che avrebbe avuto bisogno di costanti attenzioni e del latte almeno ogni 3/4 ore. Mi disse quindi di non sperarci troppo, ma decisi comunque di provare a salvarla. Col passare del tempo per occuparmi di lei,  iniziai lentamente ad allontanarmi dai locali e poco dopo dal fumo e dell'alcol! Ero così concentrato su di lei, che non riuscii a pensare ad altro, nemmeno a ciò che mi faceva stare male! Inutile dire che non appena passarono un paio di giorni mi distrusse le ciabatte, e quello fu solo l'inizio delle sue numerose distruzioni"

Scoppiai a ridere con quel finale, anche se sul mio viso iniziarono a scorrere lacrime.
"Non avevo idea fosse così importante per te! Siete stati fortunati entrambi, vi siete salvati a vicenda"

"Si è vero" concluse lui, asciugandomi una lacrima dal mio viso.

Assistente di un miliardarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora