Prologo
2 anni prima...
Le sirene dell'ambulanza smisero di suonare quando raggiunse l'ospedale, i paramedici si affrettarono a sdraiare su una barella la ragazza dai capelli color caramello, che in quel momento era in stato di dormiveglia; erano giunti sul posto in soli sette minuti, la paziente sarebbe stata ricoverata per un'aumento spropositato dell'indice glicemico...
<Signorina riesce a dirci il suo nome?> chiesero preoccupati i paramedici, la ragazza guardandosi intorno fece un debole cenno e con voce tenue pronunciò: <Mayla...il mio nome è...Mayla Mckenzie>.
La ragazza fu spostata in una stanza apposita per i diversi esami e accertamenti, e, gli fu comunicato che per i prossimi 10 giorni sarebbe stata sicuramente ricoverata per via di un'esordio di diabete mellito di tipo 1; pensando fosse una presa in giro la ragazza che si era leggermente ripresa si mise a ridere in tono sommesso farfugliando incredula: <è uno scherzo mi auguro!> il medico presente si affrettò a reggere la ragazza barcollante e rispose: <mia cara per quanto possa essere difficile da riconoscere no, non è uno scherzo e il percorso...>la ragazza interruppe bruscamente la conversazione e gridò: <io sto benissimo! Non capisco perché stiate dicendo tali scemenze, vorrei un'altro parere medico se possibile e fare altri esami! Oppure...non lo so...io non so cosa...cosa devo...>si interruppe la ragazza singhiozzando e stringendosi il petto; in seguito il medico la fece risedere sul lettino e nello stesso momento la madre varcò la soglia della stanza: <Oh tesoro! sono corsa il prima possibile, cosa sta succedendo? perché hai questo cerotto sulla mano? Sei caduta? Ti hanno fatto male? spiegami per favore...>il medico interruppe la madre porgendoli la mano come segno di presentazione: <Piacere, sono il dottore Lorenzo De Lotis, sono il medico che sta seguendo il caso di sua figlia lei è la signora?...> la madre si affrettò a rispondere e stringere la mano: <Mi scusi sono Laura Montenero, la madre di Mayla; mi potrebbe dire cosa sta succedendo?> De Lotis annuì: <Innanzi tutto vorrei tranquillizzarla, il cerotto di cui si sta preoccupando sta semplicemente tenendo fermo un ago che permette diversi prelievi, detto ciò ora le spiegherò...sua figlia è stata trovata priva di sensi su un marciapiede, i passanti hanno chiamato l'ambulanza e i paramedici sono giunti sul posto, sul mezzo hanno provveduto a fare i diversi controlli e tra questi vi era la glicemia a 733...arrivata qua Mayla è stata nuovamente sottoposta a diversi controlli ed essi hanno certificato le ipotesi iniziali, ovvero che sua figlia è all'esordio di diabete mellito di tipo 1...è una malattia autoimmune che colpisce i giovani dalla nascita fino ai 20 anni circa; durante il ricovero insegneremo a sua figlia a prendersi cura di se stessa e a familiarizzare con la malattia...prima che arrivasse stavo giusto spiegando a sua figlia il tutto...> la madre incredula con occhi lucidi interruppe il dottore: <Mi scusi e quando guarirà mia figlia? Non capisco...> scuotendo la testa il dottore riprese il suo discorso: <Mayla non guarirà, è una malattia con cui convivrà per tutta la vita, certo mai dire mai, la medicina più passano gli anni più sforna soluzioni, ma ad oggi ancora non se ne hanno...> Laura rispose: <Ma almeno può curarsi giusto?> entrambi girarono la testa verso la paziente, che con gambe a penzoloni seduta sul lettino fissava oltre la finestra: <Certo signora, il diabete di sua figlia può essere curato con la terapia insulinica.> un tonfo attirò l'attenzione del dottore e della madre, Mayla dopo diversi interminabili minuti parlò: <Senta dottore vorrei farle una domanda...> alzò lo sguardo: <Cosa devo aspettarmi ora dalla mia vita?> il dottore con un riso dolce rispose: <Dipende tutto da lei mia cara> in fretta e furia un'infermiere spalancò la porta e con voce stanca disse: <Siete imparentate con un certo Chris Mckenzie? Il momento è quello meno opportuno, lo so, ma è appena arrivata un'ambulanza e il paziente ha lo stesso cognome della ragazzina...ho provato a collegare le cose.> Laura bianca in volto si gira verso sua figlia: <S-si, è il mio primogenito, cosa sta succedendo?> l'infermiere allora: <Signora mi segua>, i due uscirono dalla stanza, ovviamente pure Mayla ha cercato di raggiungerli, ma il dottore De Lotis glielo impedì: <Mayla stai qua con me, aspettiamo insieme...non posso lasciarti andar..> ma la giovane non lasciò terminare la frase al dottore e incominciò a correre fuori dalla stanza; qualche secondo dopo un grido di dolore si diffuse per tutto il corridoio e arrivata a destinazione ciò che vide e capì, avrebbe segnato per sempre la sua vita.
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A BOLUS OF HAPPINESS
RomanceL'incognita del domani può essere il pensiero peggiore per tutti noi, sopratutto quando il dolore prende il sopravvento. La vita può cambiare da un momento all'altro e Mayla Mckanzie questo lo sa bene. In un giorno come gli altri si può venire a con...