7.
Il pomeriggio passò tranquillo, alla fine io mangiai la mia insalata e tutti gli altri invece optarono per dei panini ben farciti, mi alzai dalla sedia e mi avvicinai all'orecchio di Shy: <Vado un secondo in bagno arrivo, ti lascio qui la borsa>lei annuì.
Una volta finito ai servizi mi diressi verso i lavabo per sciacquare la mani, nel mentre una mano si posizionò sulla mia spalla e mi voltai: <Mayla, ciao! Com'è andata oggi?> rimasi abbastanza sbalordita quando vidi Ellie: <Oh ciao Ellie! Bene grazie e te?>,
Improvvisamente il suo volto si fece scuro,
<Onestamente se tu non ci fossi stata sarebbe andata meglio... ma il destino ha voluto ciò!> rimasi di stucco e un risata nervosa uscì automaticamente dalla mia bocca: <Scusami!? Quale è il tuo problema?>,
<Io e Ian ci frequentiamo da diverso tempo ormai, è vero non siamo ufficialmente una coppia, ma io so cosa lui prova per me!> abbastanza sconcertata, alzai le spalle: <Compassione per caso? Comunque non capisco perché tu mi stia dicendo ciò>,
Ellie si rese conto che non ero assolutamente propensa nel farmi mettere i piedi in testa; in tutta risposta però si avvicinò al mio viso:
<Mayla Mckanzie non ti mettere contro di me...non ti conviene.>,
<Tu non stai bene credimi, sono solo interessata a ricostruirmi una vita! Non sono venuta qua per innamorarmi...però provo a darti un consiglio, fatti un esame di coscienza, perché se mi stai accusando di ciò, un motivo ci sarà no? Non siam tutti perfetti, men che meno tu!>.
Non ricevetti risposta, prese e se ne andò sbattendo la porta.
Rimasi abbastanza scioccata dalla conversazione appena terminata, decisi quindi che sarei andata a casa, avevo bisogno dei miei spazi, approfittandone avrei anche chiamato i miei genitori per aggiornarli.
Giunsi dagli altri, presi la mia borsa dalla sedia e annunciai la mia dimessa: <Ragazzi io vado, ho un pò di caso da sbrigare, Shy ti aspetto a casa> lei un pò esitante annuì; ad un certo puntai lo sguardo su Ian che comodamente stava stravaccato sulla sedia con le gambe di Ellie appoggiate sulle sue, alzai volutamente gli occhi al cielo, perché entrambi avevano il loro sguardo fisso su di me, poi Finn si alzò e mi propose un passaggio in quanto pure lui sarebbe dovuto andare via per gli allenamenti di Basket.
Rifiutai. Il mio bisogno di stare da sola in quel momento era troppo elevato.
<Sei gentile Finn ma davvero non c'è bisogno, devo incominciar anche a capire quali mezzi devo utilizzare per spostarmi da sola, non posso sempre fare affidamento su di voi!> .
Ellie sorrise < Brava Mayla, essere indipendenti è una bella cosa, io mi sentirei in colpa a chiedere sempre un passaggio> non le risposi nemmeno, la guardai storta e me ne andai salutando tutti gli altri.
Una volta a casa, mi feci un bella doccia rilassante, mi misi il pigiama presi una crocchia e tirai indietro i capelli, poi presi il telefono a chiamai mio padre.
<Ciao babbo, come stai?>,
<Ciao tesoro, tutto bene te come stai?> rispose affannato: <Io tutto bene, ma stai correndo?,
<Chiamiamola camminata veloce, sono in ritardo per un processo...sto per entrare in tribunale...ti dispiace se ti chiamo più tardi May?> mi dispiacque un poco ma acconsentì e lo salutai.
Erano solo le sei di sera, non sapevo cosa fare, quindi decisi di mettermi a sistemare un pò casa, partendo dalla cucina.
L'indomani saremmo dovute andare a fare un pò di spesa, avevamo proprio il minimo indispensabile.
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A BOLUS OF HAPPINESS
RomanceL'incognita del domani può essere il pensiero peggiore per tutti noi, sopratutto quando il dolore prende il sopravvento. La vita può cambiare da un momento all'altro e Mayla Mckanzie questo lo sa bene. In un giorno come gli altri si può venire a con...