Capitolo undici

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Le persone sono venute a
vedere la bellezza,
e io ballo per dargliela.
Judith Jamison

Judith Jamison

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S e t h
🏍️

Si era addormentata sulla mia spalla e io non smetto di osservarla da allora.

Le piccole lentiggini presenti sul suo volto viste da così vicino sembrano una costellazione.

Il suo viso è così rilassato, sarà per la gara appena vinta ma non credo di averlo mai visto così, vorrei che lo fosse sempre.

Purtroppo però manca una fermata al nostro arrivo e devo per forza svegliarla.

«Ei Stella,» la scuoto leggermente ma lei si accoccola ancora di più a me e non sembra intenzionata a voler lasciar andare il suo sonno.

«Siamo arrivati svegliati,» in tutta risposta ricevo un mugolio, non è tanto facile da svegliare vedo.

Le soffio leggermente sulle ciglia e strizza leggermente gli occhi infastidita, sembra funzionare quindi lo faccio di nuovo e finalmente inizia ad aprire gli occhi.

«Buongiorno,» si guarda intorno spaesata e si alza di scatto dalle mie gambe appena capisce dove si trova, poi credo che per un giramento di testa torna seduta su di me.

«Cazzo mi sono addormentata su di te mi dispiace.»

«Stai tranquilla, mi sono addormentato anche io. Per fortuna mi sono svegliato in tempo sennò addio gara.» Mento spudoratamente.

Veniamo interrotti dall'auto parlante che ci avvisa che si sta per fermare alla nostra fermata. Così prendiamo le nostre cose e ci avviciniamo alle porte del treno.

Quando si aprono per fortuna ci sta l'autista ad aspettarmi.

«Che ci fa qua il tuo autista?»

«Mamma sta già nel luogo dove si svolge la gara ed è venuta con lui. Le ho detto che stavo per prendere il treno quindi credo l'abbia mandato lei qua a prenderci.»

Annuisce e sale in macchina, forse non dovevo trascinarla fino a Madrid, sarà stanchissima.

Quando arriviamo io sono in un ritardo vergognoso. La mia insegnante viene verso di me e non ricordo di averla mai vista più arrabbiata di così.

Prima che possa dirmi qualunque cosa prendo il mio borsone e mi dirigo verso i camerini, lei ovviamente mi segue ma almeno qua Lola non sentirà niente.

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