CHIEDETECI SCUSA

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I sensibili hanno paura,
i sensibili soffrono nel silenzio.

I sensibili anche se sanno nuotare,
hanno paura di affogare.
I sensibili desiderano il mare di Nizza,
ma hanno soltanto gentaglia
intorno
che li calpesta
come se fossero bottiglie decomposte
in spiaggia.

I sensibili intravedono il peggio,
solo le canzoni tristi
si prendono cura di loro,
i sensibili sono una nave che sta affondando
e tutti fanno il video
per mandarlo in negli ottocento
gruppi whatsapp
in cui scrivono stronzate.

I sensibili sentono l'esigenza di una fuga,
chi li ha traditi,
chi li ha isolati,
chi li porta ad autodistruggersi,
dovrebbe chiederli scusa
e poi vergognarsi
per il resto della loro inutile presenza terrena.

I sensibili sentono ventiquattro ore
al giorno
l'anima che trema.

MA NON DOVEVA ANDARE TUTTO BENE?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora