talk

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si sedettero su delle rocce che ergevano ai lati del laghetto, troppo stanchi per continuare a camminare, nonostante la scomodità di esse.

era passata forse un'ora da quando erano usciti e quel tempo lo avevano passato per lo più in silenzio, un silenzio alquanto confortante.

avevano entrambi gli occhi fissi sulle acque calme di quella modesta distesa d'acqua, il fruscio del vento tra le foglie degli alberi a creare un suono quasi ipnotizzante, quando la voce di yoongi ruppe la quiete.

-perché non mi parli di quel ragazzino?

jimin lo guardò leggermente confuso.

-il tuo nuovo amico, quello col sorriso particolare.- spiegò il maggiore.

-ah, taehyung?

yoongi annuì, poggiando i palmi delle mani dietro di lui in modo da sorreggere il proprio peso.

-mhm....lui....è molto gentile con me. è la prima persona che ha voluto diventare amica con me nonostante...- il biondo spostò lo sguardo a terra, titubante. -...i-il bullismo, insomma. quindi gli sono grato, però...-

yoongi sentì una fastidiosa morsa al petto nel sentire le parole del minore, odiando se stesso per le sue azioni passate.

-continua.- lo incitò, volendo fargli capire che per lui c'era, che poteva confidare in lui per qualsiasi cosa; come ai vecchi tempi.

-beh...ho paura. ho paura di trascinarlo nel casino che è la mia vita, ho paura che possa arrivare ad odiarmi o addirittura provare pena per me...si merita un amico migliore, con cui poter uscire e-e...mangiare normalmente.- quasi sussurrò l'ultima parte, torturandosi le mani.

non pensava sarebbe mai arrivato a pronunciare quelle parole ad alta voce, ad esprimere i suoi dubbi a qualcuno disposto ad ascoltarlo.

yoongi lo guardò con sguardo comprensivo.

allungò una mano afferrandone delicatamente una di jimin, impedendogli di torturarsele ulteriormente.

il biondo avvampò a quel gesto inaspettato.

-jimin, non dire così. hai molto da offrire in un'amicizia, parlo per esperienza.- gli occhi del minore scattarono sul viso del moro nel sentire quelle parole, le guance arrossirono ancora di più nel vedere che gli stava pure regalando un piccolo sorriso.

era veramente, veramente da tanto che non lo vedeva sorridere. gli mancava.

-non sminuirti in questo modo. quando da piccolo mi scoraggiavo giocando a basket e volevo smettere di giocare eri tu quello che mi afferrava il volto e gridava a gran voce che ero il migliore e non dovevo mai mollare.

jimin ridacchiò, sentendo il cuore più leggero.

-prova a fare lo stesso con te stesso, mhm?- disse infine, alzandosi in piedi.

il minore annuì leggermente, sentendo il calore della mano dell'altro abbandonare la propria.

-che ne dici di andare adesso? si sta facendo buio e non mi sento più il sedere a causa di queste rocce.- propose yoongi, infilando le mani in tasca. non seppe con che forza era riuscito a staccare la mano da quella di jimin, quel contatto gli piaceva oltremodo e se non l'avesse interrotto immediatamente avrebbe potuto davvero tenergli la mano a vita.

sperò con tutto se stesso che il biondo non fosse infastidito da esso.

quest'ultimo si lasciò sfuggire una leggera risata nel sentire le parole del maggiore, risata che yoongi trovò assolutamente adorabile.

-andiamo.













potrei essere leggermente sparita dal 2020, si, ma ora sono tornata e questo è ciò che importa no?

don't break ;; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora