Cap 26: Il progetto di Grace

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Aaron

 «Grace, non ti sopporto più! perché diavolo non tieni la tua maledetta bocca chiusa una volta per tutte?! ora cosa ci inventiamo, stasera dobbiamo inviarci qualcosa per forza a Rayan! maledizione Grace!» sbraito chiudendo la porta di casa di William alle spalle.

Grace però, non sembra per nulla turbata, mi passa avanti con i suoi capelli biondi raccolti in una coda alta e si avvia in cucina, senza dire una parola.

 «Grace! almeno abbi l'educazione di rispondermi!» 

Apre lo sportello dandomi le spalle, si prende il preparato per fare la cioccolata calda, poi si china leggermente per prendere in basso il pentolino per poi dirigersi verso il frigorifero per prendere del latte fresco, chiude lo sportello con una fiancata e si avvia ai fornelli.

«Grace!!» urlo.

Finalmente ho la sua totale attenzione. Si gira di scatto e alza le spalle e strizza gli occhi per lo spavento. Mi sembra così piccola e indifesa, in questo momento ed i miei occhi si addolciscono per un attimo. 

Appoggia il pentolino sul tegame e mi fissa divertita

 «Ho la soluzione, sono dei giorni che sto lavorando ad un progetto..» dice guardandosi i piedi per l'imbarazzo.

«Cioè.. tu mi stai dicendo che stai lavorando a un progetto di nascosto al tuo tutor?!» sbraito , non mi sembra vero .. è un incubo. Che razza di credibilità avrei con Rayan se lo venisse a sapere?!

Grace ha ancora la testa china. 

«Mi dispiace Aaron, ma sapevo che tu non avresti condiviso la mia idea e così.. ho dovuto ..»

«Fare tutto alle mie spalle! facendomi sentire uno stupido e facendomi apparire agli occhi degli altri un buon annulla, che non è in grado di tenere testa a una bambinetta capricciosa!!» sbraito e nella mia testa le voci di mio padre iniziano a tartassarmi il cranio.

Sei inutile Aaron.

Non servi a niente Aaron.

Sei un fallimento Aaron.

Grace, sembra aver percepito il mio stato d'animo e spaventata, si tiene con presa decisa al marmo della cucina.

Mi accascio per terra con le mani sulla testa. Un grido di frustrazione mi esce dalle labbra. Sto precipitando nel buio dei miei ricordi infantili, delle violenze subite da mio padre, ho freddo.

Ma poco dopo, delle calde e piccole mani mi accarezzano il viso e io mi aggrappo alla luce degli occhi di Grace, che mi guarda amorevolmente e mi sorride.

«E' tutto okay, Aaron, sono qui.» mi tranquillizza.

Siamo entrambi seduti per terra, io completamente appoggiato su di lei, la mia testa è in mezzo al suo seno e lei continua a carezzarmi con delicatezza, proprio come una madre fa a un figlio, quando ha appena fatto un sogno orribile.

Il mio respiro inizia a placarsi e il profumo di Grace, mi aiuta a tranquillizzarmi.

«Va tutto bene.» continua a sussurrarmi, e io ci credo.

Va tutto bene. Ripeto in testa e lo voci di mio padre piano piano lasciano spazio a quella delicata di Grace.

«Ma che diavolo succede qui?.» la voce di William entra prepotente nella cucina.

Ci trova seduti a terra, abbracciati, e alza un sopracciglio dalla sorpresa senza però dire nulla.

Io mi ricompongo velocemente, saetto in piedi e Grace fa lo stesso imbarazzata.

Wild Hearts - Il sogno di GraceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora