Capitolo 3

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Victoria's POV
Oggi ho deciso di non uscire con Jenny. Anche perché volevo stare un po' con i miei dato che domani parto e volevo salutarli per bene.
Mi sono svegliata alle 6:30 a causa di un rumore improvviso, perciò non mi sono più riaddormentata. Quindi ho iniziato ad ascoltare musica e a disegnare un po' sul mio taccuino di riserva.
Alle 7 anche mia madre si è svegliata, così l'ho raggiunta in cucina.
"Giorno" dico soltanto andando ad abbracciarla, "domani devo partire alle 5 di casa" continuo.
Mia madre rimane palesemente scioccata e non lo nasconde. Condivido la sua riflessione muta ridendo.
"Va bene, vorrà dire che mi sveglierò assieme a te e alzerò a forza tuo padre. Dopotutto io devo preparare la colazione e papà deve chiuderti la valigia perché doveva metterti delle cuffie di riserva e non l'ha più chiusa" dice mettendosi a ridere.
Imito il suo gesto sedendomi nello sgabello. Io e mamma abbiamo deciso che oggi saremmo andate al mercato e saremmo andate a fare shopping, dato che mi voleva fare un regalo.
"Ma quando andiamo a fare shopping posso prendere quello che voglio?" dico con occhi dolci.
Lei ridacchia dicendo:
"Basta che non siano libri"
"Va bene, va bene, oggi ti lascio stare" dico e mia madre si sorprende della mia risposta.
Avevo intenzione di prendere una borsa, dei beads per capelli,uno zainetto per le cose di domani, e altre cose in un negozietto indie. Poi saremmo andate da H&M e avrei preso dei vestiti. Successivamente saremmo andate da Kiko e infine New Yorker per altri vestiti.
Avevo sempre avuto il problema dei vestiti aderenti, infatti alle medie avevo subito cyberbullismo per questo. Difatti ora non metto vestiti che risaltino il mio fisico,tranne uno che avrei messo domani dato che non avevo scelta. Il mio armadio era appunto formato da pantaloni e pantaloncini abbastanza larghi, t-shirt larghe così come le felpe. I top riuscivo a metterli dato che mi vergogno soprattutto della parte bassa del mio corpo. Faccio colazione e mi vado a preparare. Metto le stesse cose di ieri, dato che non volevo sprecare inutilmente dei vestiti che poi avrebbe lavato mia madre. Mentre mi truccavo, ricevo una videochiamata da Jenny.
"Pronto" dico mentre mi metto il fondotinta.
"Ehi mi Ravi" si sta truccando anche lei.
"Che c'è?" domando subito, volendo andare al punto.
"Allora... Devo farti un discorsetto" dice lei.
Non intendevo proprio questo con il punto del discorso ma va bene.
"Ky" rispondo quindi.
"Allora. Immagino che tu abbia presente il mio fidanzato. Ecco, c'è il suo migliore amico che si è lasciato due anni fa circa che ha il cuore spezzato e vi vorremmo far conoscere così non lo avrete più" dice.
Anche solo l'idea di conoscere un ragazzo nuovo mi fa paura, ma potrei sempre provarci.
"Ok?" dico incerta.
"In pratica anche loro sono a Miami e vivono qui. Fanno anche loro una vacanza tra amici e quindi ho chiesto se potevamo unirci a loro. Il succo è che starai in una stanza con il migliore amico del mio fidanzato per tre mesi. Ovviamente ci sono i letti separati" conclude lei.
"COSA? JENNIFER MA SEI RINCOGLIONITA?" urlo.
Mia madre mi ascolta dal piano di sotto e giuro di aver sentito lei che mi sgridava.
"Jennifer" dico quando ho un filo di voce.
"Si?" dice con un sorrisetto, che però le risulta come una smorfia.
"Sono solo un pezzo graffiato in mezzo a tanti pezzi perfetti. Non troverò mai un pezzo rotto come me" dico tutt'un fiato.
Al ché lei si rattrista. Peccato che non avevo ancora finito la frase, infatti le ritorna il sorriso in volto quando dico:
"Però ci potrei provare..."
"SI SI SI GRAZIE AMO" dice iniziando a saltellare.
"Ciao amoreee" dice poi salutandomi.
"Ciauuu" saluto io.

Michael's POV
"Mick!" mi chiama Adam.
Che soprannome odioso.
Ero ad ascoltare la musica con le cuffie, ma sento comunque dato che avevo solo un'auricolare all'orecchio.
Erano le 8:15 e io non avevo assolutamente voglia di alzarmi, ma lo faccio comunque per pietà di Adam.
Avevo dormito si e no 3 ore, ed era già tanto.
"Che vuoi" rispondo facendo il finto freddo, scoppiando poi in una risata.
"Allora, Jennifer ha sentito la sua amica e ha detto che è disposta a conoscerti" dice come soddisfatto di sé stesso, ma qui l'unico soddisfatto sono io, che alzo il pugno in segno di vittoria.
Ero veramente felice e non vedevo l'ora di incontrarla, tra meno di 24 ore l'avrei vista.
"Che facciamo oggi?" chiedo cambiando argomento.
"Andiamo a Miami Beach?" risponde Adam facendo un'altra domanda.
"Ovvio" rispondo io palesemente.

Victoria's POV
Io e mamma siamo andate al mercato anche se piovigginava e abbiamo preso frutta, verdura e carne.
Successivamente ci siamo dirette verso il centro. Siamo state in un negozietto che vende roba indie, dove ho preso dei beads per capelli, una borsetta con le macchie di mucca e uno zaino a quadretti verdi e bianchi, abbinato al cappello preso ieri.
Da H&M ho preso solo un pantalone a zampa di jeans, che mi piaceva tantissimo e volevo da un po'.
Da Kiko ho preso un gel per le sopracciglia, delle matite per le labbra, una palette estiva e un lip oil all'anguria veramente buono.
Infine, da New Yorker mi sono scatenata.
Ho preso 5 top di stile diverso, abbinati a 5 pantaloni a zampa o a cargo. Poi ho preso una salopette a pantaloncino di jeans e una specie di tuta a pantaloncino a righe bianche e azzurre cobalto. Abbinata alla tuta anche un cappellino. Poi ho preso un copricostume arancione e due canotte sull'azzurro e sul cobalto. Una di esse mi scopriva la schiena ed era davvero bellissima. Ho preso infine un paio di occhiali da sole sempre sui toni del blu. Tutto ciò lo avevo pagato con i miei soldi, non volevo far spendere troppo a mia madre, la quale però ha insistito per prendermi un paio di converse a righe bianche e azzurre che stavano benissimo con tutte le cose azzurre da me comprate.
Quando siamo tornate a casa, mi sono messa a preparare il pranzo. Anche se, oltre a un piatto di pasta e un panino, sapevo preparare solo l'insalata di riso. Così, ho preparato quella. Nel corso della preparazione ho fatto cadere un Wurstel che poi ho dato al gatto del vicino, ma alla fine è venuta bene.
Dopo aver mangiato, mamma ha deciso di guardare per un'altra volta il nostro film preferito, ovvero "Il diavolo veste Prada". In pratica io e lei sappiamo a memoria quasi tutte le battute, ma questo è solo un piccolo particolare che sia io sia mamma tralasciamo.
Dopo averlo finito arriva papà che si scusa per il ritardo e dice che aveva avuto molto da fare. Insieme prepariamo il frappè ai mirtilli, il mio preferito. Lo beviamo tutti e tre con gusto e poi vado in camera mia, seguita da mamma.
"Sai tesoro, mi mancherai molto" dice con un lieve filo di tristezza, "ma sono sicura che ti faccia bene fare un viaggio".
"Ohhh mammaaaa mi mancherai anche tuu" dico emozionata.
"Comunque, iniziati a preparare che andiamo a cenare con Jennifer, così poi andate a casa sua a dormire. Io non ho proprio sbatti di alzarmi alle 4" dice ridendo, smentendo l'affermazione di quella stessa mattina.
"HAHAHAHAHAHAHA" rido fortissimo.
"Però avvisami quando state per decollare" mi raccomanda.
"Si tranquilla" le assicuro.
Così chiudiamo la valigia con l'aiuto di papà e successivamente preparo lo zaino. Metto il mio quaderno delle recensioni, le cuffie di riserva, elastici e spazzola, Kill Joy, i trucchi e sono pronta.
Così mi preparo mettendomi il vestito. Mi guardo allo specchio e quasi mi metto a piangere.
'faccio schifo'
'quel ragazzo scapperà appena mi vedrà'
'Will avrà goduto quando mi ha lasciata'
Questi sono solo alcuni dei pensieri che mi vengono quando guardo il mio fisico. Comunque i miei non sanno nulla di questa storia, ma ormai lo avranno capito da soli.
Dopo essermi preparata chiamo mio padre che mi aiuta a trascinare la valigia in macchina. Prendo il mio zaino e il telefono e mi siedo nei sedili posteriori. Arriviamo in pizzeria e vedo subito i lisci capelli biondi di Jenny.
"Ehi stronzetta!" esclamo appena le sono vicino.
"Ciao mi Ravi" dice lei.
Avevamo questo modo di chiamarci dalle medie.
Comunque ordiniamo e mangiamo fra chiacchiere e risate ed è arrivato il momento dei saluti.
"Mamma papà, vi voglio bene" dico senza troppi giri di parole.
"Ti amiamo anche noi tesoro" dicono contemporaneamente e ci stringiamo in in abbraccio infinito.
"Ci sentiamo domani" urlo mentre mi sto avvicinando alla macchina di Jenny.
"A domani!" esclama mamma facendosi sentire appena.
Appena salgo in macchina vedo Jenny che guarda un post di Instagram a bocca aperta.
"AMO GUARDA" dice appena appoggio la testa sulla sua spalla.
Guardo il post che rappresenta la nuova fidanzata di Will con un vestito che solo a lei sta male.
"Il commento che sto per fare è abbastanza scortese, quindi te lo scrivo" dico trattenendo una risata, seguita dal ridacchiare di Jennifer.

MiRavi~Sister🤎
TODAY

Ha lo sguardo da...emh...non mi viene proprio il termine lo dico a parole semplici. DA TROIETTA

"HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHSTO MORENDO" ride fortissimo Jenny, facendo ridacchiare anche me.
Però è molto più bella di te, Vic.
Quando arriviamo a casa di Jenny entriamo nella Stanza Lilla. Ho sempre chiamato così la camera di Jennifer, perché tutti i mobili e le pareti sono di quel colore.
Non facciamo manco in tempo a cambiarci. Eravamo stanche morte, quindi appena appoggiamo la testa si cuscino ci mettiamo a dormire profondamente.

{spazio autrice: ciaooo oggi tre capitoli, sono fiera di me stessa. Spero di pubblicare al più presto. Per ora vi sta piacendo la storia? Spero di si. Xo, Ele}

Broken Hearts ~ Giura Che Sei MioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora