Progetti per il futuro

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25 novembre 1893

caro diario,

È passata una settimana da quando Oneiro mi ha baciato, svelando il nostro segreto a tutta la scuola. Da allora, non sono riuscita nemmeno una volta a parlare con lui in privato! Ogni volta che lo incontro, è sempre in presenza di altre persone, gli occhi curiosi e le bocche pronte a congratularsi.

Le voci si sono diffuse come un incendio alimentato dal vento, e quel vento si chiama Oneiro!
Sembrerebbe godersi ogni istante della nostra improvvisa notorietà alimentata dai racconti che gli piace fare in giro, sui regali che mi fa, delle sue dimostrazioni d'affetto, dipingendosi come il fidanzato ideale.

Proprio qualche giorno fa, ero seduta sugli spalti del campo da Quidditch, le bandiere sventolavano orgogliosamente, e i colori vivaci delle case Tassorosso e Corvonero brillavano in tutto il loro splendore. La partita era iniziata da un po' e tutto procedeva nella norma; osservavo Oneiro, il capitano della squadra di Corvonero, mentre volava con sicurezza sopra il campo, ogni volta che segnava un punto o faceva una mossa particolarmente abile, Oneiro si assicurava di cercarmi con lo sguardo sugli spalti, lanciandomi sorrisi trionfanti. Sentivo gli occhi degli altri studenti su di me, alcuni sguardi erano ammirati, altri invidiosi, ma tutti erano consapevoli della nostra relazione.

Proprio mentre la partita raggiungeva il suo culmine, Oneiro fece qualcosa di assolutamente inaspettato. Con un movimento rapido della bacchetta, fece apparire dei fuochi d'artificio magici che esplosero sopra il campo, formando nel cielo le parole: "Questa vittoria è per te", lasciando ben intuire a chi fosse riferito. Il pubblico esultò, applaudendo e fischiando, e io sentii il mio volto diventare rosso per l'imbarazzo.

La dimostrazione, apparentemente dolce e romantica, nascondeva una chiara intenzione di Oneiro di segnare il suo territorio, di far sapere a tutti che io gli appartenevo. Sentivo il peso di quegli sguardi ancora più intensamente, una sensazione di disagio e oppressione che cresceva dentro di me.

Mentre i fuochi d'artificio si spegnevano, un silenzio teso calò sugli spalti, seguito da un brusio di commenti e risate.

«Tsk, che spaccone!» ha commentato Garreth, seduto a fianco a me.

Oneiro, invece, sembrava estasiato dal proprio gesto. Volando verso di me, si fermò a mezz'aria, sorridendomi e allargando le braccia, chiamando gli applausi della platea.

Alcuni studenti, i più goliardici, iniziarono a urlare a tempo: "BA-CIO-BA-CIO-BA-CIO!"

Mentre la professoressa Weasley e altri professori si alzarono dai loro spalti per richiamare l'ordine e un minimo di decoro.

«Giuro che lo trasfiguro in un pollo se non la smette!» dissi estraendo la bacchetta, ma fui prontamente bloccata da Nellie: «Ferma, se usi la magia su uno studente ti metteranno in punizione o, peggio, potrebbero espellerti!».

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Sono sicura che il motivo per cui non riesco mai a stare sola con lui è perché sta evitando il modo di parlare seriamente con me, credo che sappia cosa avrei da dirgli, ma non può continuare a scappare così in eterno!

27 novembre 1893

Caro diario,

sono riuscita a parlare con Oneiro questa mattina, ma a dire la verità non è l'unica cosa che è accaduta!

Andiamo con ordine.

Io e i miei amici ci stavamo dirigendo verso la Sala Grande per fare colazione, quando ci siamo trovati davanti una situazione surreale, anche per le mura di Hogwarts!
Nel giardino adiacente la Sala Grande gli studenti erano riuniti in gruppi agitati, i volti tesi e le voci alte, creando un'atmosfera di tumulto. Professoresse e professori cercavano di mantenere l'ordine, ma anche loro sembravano divisi.

Hogwarts Legacy | Diario del 7° anno 1892 - 1893Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora