Capitolo 26: Occhi Nel Buio

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~⚠️presenza di linguaggio scurrile, sangue e violenza.. ~

~Narratore’s Pov~

Passarono diverse ore prima che la ragazza si riprendesse. 

in quell'arco di tempo in cui riposava priva di sensi, la pietra in cui era stato imprigionato Atlas continuava a brillare di una luce fiammeggiante al di fuori di quella gabbia che la teneva ancora prigioniera, illuminando la camera del Santuario in cui Grace con le ultime forze rimaste gli aveva riportati per poi dissolversi nuovamente.

I due ora erano entrambi feriti, stanchi e disorientati intrappolati in un posto sconosciuto e pieno zeppo di trappole e pericolosi essere di cui l'esistenza era sconosciuta ad ogni essere umano.

Saranno pronti i due al loro risveglio ad affrontare le insidie che quel posto ha da nascondere? 

E soprattutto cosa succederà quando si renderanno conto di non essere soltanto loro ad aver bisogno di aiuto.. 

~Susan's Pov~

Un dolore lancinante alla testa, accompagnato ad una sensazione di vuoto sotto i piedi improvviso,mi fece aprire gli occhi di scatto, realizzando di non trovarmi più il quel maledetto reame dell’incubo ma, di essere di nuovo intrappolata dentro quella buia e squallida gabbia in cui  Atlas mi aveva imprigionata e torturata fino allo sfinimento. 

Una volta che i miei occhi si abituarono lentamente  all'oscurità di quella piccola cella, guardai dritto davanti a me e notai che, al di fuori di quelle sbarre più precisamente da terra, veniva proiettato un fascio di luce rossastro che con cura prendeva ad illuminare un corpo pallido ricoperto da diversi graffi e lividi su ogni sua parte, coperto soltanto da degli stracci probabilmente bianchi lasciando scoperti varie sezioni di pelle lesa e sporca di quello che credevo fosse sangue in quanto quella stanza né era completamente intrisa. 

Provai a muovermi, cercando di capire se quel corpo che avevo davanti era vivo o meno, ma constatai che  al momento mi risultava alquanto complesso in quanto fossi ancora debole da anche solo muovere gli occhi. 

Osservando meglio come la luce illuminava la sua figura, riuscì ad identificare due piccoli quanto importanti dettagli, i suoi capelli e il piccolo orecchino  che veniva lasciato scoperto da delle ciocche che avevo intuito essere bionde.

Questo mi porto istantaneamente a riconoscere a chi appartenessero, prendendo inevitabilmente ad agitarmi spaventata. 

<<..Felix..>> urlai diverse volte, ma niente non mi rispondeva, ma notai che stesse effettivamente respirando, riuscendo a calmarmi anche se di poco. 

“Devo uscire da qui, subito! “ pensai in preda all’adrenalina che mi scorreva nel corpo. 

Notai che poco più avanti dove era situato il corpo privo di sensi di Felix,  riflesso  sotto la luce rossastra, vidi  un altro piccolo oggetto la quale constatai  dalla dimensione si trattasse sicuramente della chiave che quel bastardo teneva sempre appesa al collo come una collana, la quale  dedussi  che durante il momento in cui Grace ci ha riportato qui per via della colluttazione gli si fosse semplicemente sfilata dal collo… Oppure che la stessa Grace avesse fatto in modo di lasciarla là, insomma qualunque fosse il caso, fortunatamente per me non si trovava   troppo lontano dalla gabbia in cui ero rinchiusa, saranno stati si è no diversi centimetri.. 

“Avanti Susan non è così lontana, forza c'è la puoi fare “ pensai, provando per l'ennesima volta  ad alzarmi ma non appena provai a mettermi in piedi  delle fitte in tutto il corpo non mi permisero di farlo.

Two Wicked Soul's (Bangchan ff )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora