ll la richiesta formale

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Pov mimmo
Mimmo guardava fuori dalla finestra della sua modesta abitazione in una località segreta, le mani strette a pugno. Il sole riscalda le giornate quasi come vol oscurare ul buoio e il passato  Ma il passato di Mimmo era troppo oscuro e intricato per essere cancellato da qualche fiocco di neve.

Era nel programma di protezione testimoni da 3 mesi e gia sta impazzendofiguriamoci se passase più tempo . 3 mesi  durante i quali aveva cambiato nome, lavoro, abitudini. La sua vita precedente era stata un groviglio di scelte sbagliate, legami con persone pericolose e, infine, la prensenza di simone nella sua vita lui c'è sempre stato l ha amato come mai nessuno abbia mai fatto ed è solo grazie a lui che prese
la decisione di testimoniare contro uno dei boss più temuti della malavita locale. Da allora, era stato relegato in quella specie di limbo, lontano da tutto e da tutti.
Ma Mimmo non riusciva più a sopportare quella vita fatta di paure costanti e solitudine. Voleva tornare a essere padrone del proprio destino, riconquistare una normalità che, per quanto rischiosa, gli apparteneva di diritto. Voleva tornare da Simone . Così, con una determinazione che non sentiva da tempo, aveva deciso di fare il passo più audace della sua vita: chiedere di uscire dal programma di protezione testimoni.
La mattina in cui si presentò all'ufficio del responsabile del programma,il suo caro amico pantera che stranamente stava li e non a roma ,Mimmo era un fascio di nervi. Il responsabile, un uomo corpulento di mezza età con occhi piccoli e sospettosi, lo accolse con un sorrisetto tirato.

"Sei sicuro di quello che stai facendo, Mimmo?" gli chiese pantera  dopo che Mimmo ebbe esposto la sua richiesta.

"Assolutamente," rispose Mimmo, cercando di mantenere la voce ferma. "Non posso continuare così. Voglio tornare alla mia vita, prendere le mie decisioni, anche se questo comporta dei rischi."
Pantera  lo guardò a lungo, poi sospirò. " va bene ma sappi che per gli altri membri non sarà  una decisione che possono  prendere alla leggera. Ci saranno delle valutazioni, dei colloqui. Non possiamo permetterci di metterti in pericolo senza una seria considerazione delle conseguenze."
"Capisco," disse Mimmo. "Ma sono disposto a correre il rischio so che tu sai e sono contento che mi darai una mano"
" Sei come un figlio per me , ci sarò sempre " disse pantera abbaciandolo
Le settimane successive furono un tormento di incertezze e attese. Mimmo fu sottoposto a numerosi colloqui, sia con psicologi che con esperti di sicurezza. Ogni domanda sembrava scavare più a fondo nella sua determinazione, ma lui non vacillò mai. Nel frattempo Rachele aveva creato un gruppo con il suo esercito per organizzare l oprtazione
Finalmente, un mese dopo, ricevette una chiamata dal responsabile del programma. "Mimmo, abbiamo valutato la tua richiesta," disse l'uomo con tono grave. "E, sebbene non sia stata una decisione facile, abbiamo deciso di accettarla."
Mimmo sentì il cuore accelerare. "Quando posso uscire?"
"Ci vorranno alcuni giorni per organizzare tutto," rispose il responsabile. "Ma presto sarai libero."
Le giornate che seguirono furono piene di emozione e preoccupazione. Mimmo fece le valigie, lasciando dietro di sé tutto ciò che gli ricordava quella vita forzata. Una sera, mentre fissava il soffitto nella sua camera, pensò a ciò che lo aspettava. Avrebbe affrontato i suoi vecchi nemici? Sarebbe riuscito a ricostruire una vita normale? E soprattutto simome lo amava amcora ?Non lo sapeva, ma era deciso a scoprirlo.
Quando finalmente arrivò il giorno della sua partenza, Mimmo si trovò di fronte al responsabile per l'ultima volta. L'uomo lo guardò con una strana espressione, un misto di rispetto e preoccupazione.
"Buona fortuna, Mimmo. Spero che tu sappia cosa stai facendo."
"Grazie," rispose Mimmo, stringendo la mano dell'uomo. "Lo spero anch'io."
Con un ultimo sguardo alla casa che era stata la sua prigione, Mimmo salì sull'auto che lo avrebbe portato lontano, verso una nuova vita. Mentre il veicolo si allontanava, sentì un senso di liberazione mescolato a una profonda inquietudine. Il futuro era incerto, ma almeno era nelle sue mani.
E, per la prima volta dopo tanto tempo, Mimmo sentì di avere una possibilità.
"Mimmo sei pronto?"
"Sempre stato ponto tu pantera?"
" pronto mimi "
" sono felice che sei qui ti voglio bene"
"Anche io mimmi"

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