Sbagli.

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Finalmente Perrie se n'è andata. Per tutta la serata non ha fatto altro che sbaciucchiare Zayn.
Harry si alza in piedi. «È ora che io vada»
«Già te ne vai?» dico dispiaciuta, mi alzo e vado vicino a lui.
Sorride. «Perché non vieni a dormire da me?»
"Cazzo!"
Zayn si volta di scatto verso di noi.
«Certo!» mi fingo entusiasta e il moro sgrana gli occhi. «Oh, no» dico. «ho dimenticato di avere il ciclo.» sussurro ma Zayn mi sente. Per fortuna in tutto questo Trisha è in cucina.
Harry ci rimane male. «Tranquilla, sarà per un'altra volta» dice. Saluta tutti e va via.
Chiudo la porta e vado a sedermi sul divano di fronte a Zayn. Lui mi rivolge uno sguardo truce, fino a quando sua madre entra in soggiorno.
«Ragazzi, mi hanno chiamata. Devo correre a lavorare. Turno di notte» sbuffa. Ci lascia un bacio sulla guancia e se ne va.
Nel momento in cui chiude la porta, Zayn torna a guardarmi malissimo.
Mi alzo in piedi.
«Non ti muovere» quasi mi ordina.
Lo guardo alzando un sopracciglio. «Non puoi darmi ordini»
Si alza in piedi e si mette di fronte a me. «Mi spieghi a quale cazzo di gioco stai giocando?»
«Nessuno.»
«"Nessuno"?» ringhia. «"Oh Harry, mi sei mancato anche tu", "oh Harry, avevo bisogno di questo bacio", "oh Harry, certo che vengo a dormire da te"»
«E allora?»
«Perché l'hai baciato?» quasi mi rimprovera.
«Perché mi andava!»
«Ti andava?! Mi prendi per il culo?!»
«Mi andava di baciarlo e l'ho baciato! Si! Che ti fotte?» gli urlo in faccia.
«Volevi addirittura andare a dormire da lui! Ma sei impazzita?!»
«Sono fatti miei, Zayn!»
«Fatti tuoi?! Se non avessi avuto il ciclo...» si blocca. Chiude gli occhi e sospira. «Tu non hai il ciclo»
Continuo a guardarlo, arrabbiata.
Scuote la testa. «Io non capisco. Pensavo che...»
«Cosa, Zayn?»
Sospira. «Potevi evitare di baciarlo.»
«Perché?» Deglutisco. «Dopo aver sceso le scale e visto te e Perrie che vi scopavate con la bocca, era venuta voglia anche a me.»
Lui sembra aver capito il punto. Sono gelosa. Incredibilmente gelosa.
«Jane, io...»
Lo interrompo. «No, Zayn. Non devi dire altro. È meglio smetterla con questa storia.»
«Non è così.» dice.
«Le hai chiesto di fermarsi a cena.» gli ricordo.
«Non era un invito, era solo una domanda.» dice. «Mi dispiace che tu abbia visto ma io non potevo...»
«Lo so» Lo interrompo di nuovo. «Ma vedendo lei un attimo dopo al posto mio mi sono sentita una merda»
Sospira. «Mi dispiace»
«Basta, Zayn. Smettiamola. Non riesco ad andare avanti così»
«Davvero vuoi mollare tutto?»
«No» rispondo sinceramente. «Non vorrei mollare mai, ma non ho altra scelta»
Sento già una fitta al cuore.
Viene vicino a me e mi bacia sulle labbra. Cerco di staccarmi ma lui mi tiene ferma.
«Non riesco a stare senza di te.» sussurra.
Appoggio la testa sul suo petto. «Nemmeno io»
Non potrei mai vivere nella sua stanza senza stare con lui.
Sorride. «Scusa se oggi ti ho fatta arrabbiare»
«Va bene. Mi sono divertita» ammetto e scoppiamo a ridere entrambi.
«Dormi con me?» mi chiede.
«Dormire o...?»
«Dormire» sorride.
«D'accordo»

Pov. Zayn
Chiudo la porta e vedo che lei è ancora un po' giù per avermi visto con Perrie.
Se solo avessi saputo che lei era lì!
Le vado dietro e la stringo tra le mie braccia, appoggiando il mento sulla sua spalla.
Sorride. «Sono stanchissima»
«Lo so» dico. «se vuoi, ti aiuto a togliere i vestiti»
Ridacchia. «Grazie»
Ci sediamo sul letto e io le sbottono la camicia, mentre sento il suo sguardo fisso sulle mie labbra. La lancio sulla sedia e le sfilo anche i pantaloncini. Mi spoglio anch'io e mi sdraio. Lei si infila sotto il lenzuolo, insieme a me.
«Ti ho mai detto quanto sei bella?» sussurro.
Lei arrossisce.
«Mi dispiace un casino per quello che è successo» ammetto.
«Tranquillo, va tutto bene» dice ma si che sta mentendo.
«Non devi dire per forza che tutto va bene. So che non va bene, so che avresti voluto strangolarmi quando mi hai visto con Perrie. Dovresti sapere che tu... Tu sei molto di più»
«Zayn, tu non devi darmi spiegazioni.» dice. «Lei è la tua ragazza, io sono solo...» si ferma non sapendo come definirsi.
«La mia amante» finisco. «e anche di più»
Sorride. «A volte mi sento in colpa per Perrie» dice. «ma non posso farci niente. Io...»
Non sa cosa dire, come è successo a me quella sera in cui indossava quel vestito rosso.
Le prendo una mano e me la porto sul petto. «Credi che possa essere... Cioè noi due... Potrebbe essere amore?»
Lei sobbalza. Forse l'ho colta di sorpresa. Riesco a sentire il suo nervosismo e si smuove sul letto. «Amore?»
Mi sento in imbarazzo, non mi era mai capitato. «Si, insomma. Noi due...»
«Tu ami Perrie» dice sottovoce.
Le accarezzo la guancia. «Se l'amassi, non la tradirei. Non credi?»
Abbassa lo sguardo. «Certe volte si commettono tanti sbagli.»
«Tu saresti un mio sbaglio?»
Fa un mezzo sorriso. «Beh, insomma... si»
«Allora sei lo sbaglio migliore della mia vita»
Lei, sorpresa, schiude le labbra e poi fa un sorriso. «Wow. Sai, mi hai appena detto una frase romantica»
Ridacchio. «Già»
Mi guarda sorridendo, poi si sporge su di me e mi bacia. Appoggia la testa sul mio petto e mi accarezza il collo con una mano.
«Prima di venire a vivere qui, pensavo che dovesse essere noioso. Mi ero detta "E se l'amica di mamma avesse un figlio? Che palle!"» dice e scoppiamo a ridere.
«E sono palloso come ti aspettavi?» chiedo.
«No» sorride. «sei molto peggio»
Mi metto a ridere. «Immagino quanto ti annoi con me»
La sorprendo a fissarmi.
«Perché mi fissi?» le chiedo.
Abbassa lo sguardo. «Perché amo la tua risata, il tuo sorriso... e perché sei bellissimo» sussurra.
Mi scappa un sorriso. «Neanche tu scherzi»
Ridacchia. «Modestamente» scherza e io la guardo mentre ride.
"Dio, è bellissima"
Si solleva e appoggia le mani sulla mia spalla. «Vuoi uscire con me?»
Ridacchio, non capendo. «Cosa?»
Fa uno splendido sorriso. «Si, insomma, vuoi uscire con me? Intendo fare una passeggiata, andare al centro commerciale o dove vuoi» dice con quella sua splendida bocca. «Allora? Saresti disposto a sopportarmi per una giornata intera?»
«Ti sopporto già per una giornata intera» le faccio notare.
La sua espressione si rattrista, anche se lei non vuol farmelo capire. «Quindi no?»
«Certo che voglio» sorrido e lo fa anche lei.
Le metto una mano sul viso e lo accarezzo. La guardo, è così bella... Non riesco a resisterle...
Avvicino il mio viso al suo e le sfioro le labbra con le mie: prendo il labbro inferiore tra le mie e lo trascino verso il basso; le metto una mano sulla nuca e inizio a succhiarle il labbro. Lei preme la bocca sulla mia, poi si ritira e poi lo rifà... Ancora e ancora.
Si solleva in ginocchio e poggio le labbra sul suo seno.
Sento di essere completamente eccitato.
La tiro giù sul materasso, in mezzo alle mie gambe, e mi metto su di lei. Si solleva il petto e si sfila il reggiseno, risparmiandomi questa fatica.
Mi piego e le prendo un capezzolo tra le labbra. Lo succhio e faccio scivolare la lingua sul suo seno. Ha la pelle così liscia e fresca. Il suo seno non è nemmeno troppo grosso, è una seconda abbondante - lo so perché ho controllato la taglia sul reggiseno, inoltre ho notato che le sporge sempre un po'. Ha una misura perfetta, che le sta da dio. Mi fa impazzire.
Chiudo un seno in una mano e prendo a baciarle il collo. «Sei così bella, Jane» sussurro.
Lei sorride e mi stringe un braccio con la sua manina.
Rallento i baci e mi sollevo per guardarla negli occhi. «Dormiamo nudi»
Sorride e si morde il labbro. «Okay»
Dopo esserci sbarazzati delle mutande, ci ritroviamo ad ansimare, stanchi, sdraiati in mezzo al letto, tra un bacio e l'altro.

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