⚠️ ATTENZIONE: Questa fanfic potrebbe contenere linguaggio scurrile, violenza, problemi mentali, sesso, scene violente, abusi e dipendenze. ⚠️
🔞 Hazbin Hotel è un prodotto per il pubblico adulto. 🔞
📜 Ispirandomi all'idea di Agnese Pagliarani, che...
Il mattino successivo i bambini erano stati radunati davanti all'Hazbin Vault ed erano saliti su un furgoncino con un robot androide come guidatore. La scritta sopra il furgone recitava "L Scuolabus", il mezzo non era in ottime condizioni, aveva lamiere gialle ripiegate su alcuni punti, in altri presentava fori di proiettili o incisioni di armi da taglio, alcune regolari e parallele come graffi di artigli. I vetri erano stati sostituiti da lamiere saldate che lo blindavano e impedivano di vedere all'esterno. Alastor si era mostrato efficiente nel trovare un posto ai piccoli usando i suoi contatti, forse per la fretta di levarseli di torno. Lo scuolabus era pronto per il trasferimento al Vesper, l'orfanotrofio che dopo ogni Esecuzione accoglieva volti nuovi e offriva loro riparo e un'istruzione affinché potessero inserirsi nel mondo del lavoro delle MegaCorp in base alle loro inclinazioni.
Charlie accanto a Vaggie li aveva abbracciati uno ad uno, dando loro parole di conforto, ma quando si era chinata per fare lo stesso con i ragazzini più grandi, molti di loro l'avevano scansata, guardandola con diffidenza, finché non si era avvicinata a Pearl, una ragazzina con l'aria imbronciata di circa dodici anni che era arrivata a spingerla per evitare di essere abbracciata.
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"Non mi toccare! Mi fai schifo! Tu e tutte le tue idee da pazza di merda!"
Charlie era raggelata e aveva fatto un passo indietro, mentre Vaggie era avanzata per posare la mano sulla spalla della compagna. La ragazzina aveva proseguito, scimmiottando la bionda proprietaria dell'Hazbin facendo una voce stridula ed entusiasta.
"Dobbiamo aggrapparci alla speranza, possiamo trovare la luce, possiamo costruire un mondo migliore in pace con EDEN! Tutte stronzate e i piccoli ci credono!"
"Ma..." Charlie era senza fiato, la rabbia di quella bambina sembrava condivisa dai suoi coetanei.
"Ma un cazzo! Quelli hanno tutti i privilegi, sono scesi qui sotto e hanno sterminato le nostre famiglie e tu parli di pace! Comodo mentre te ne stai al sicuro in quel buco che chiami Hazbin! Privilegiata del cazzo! Noi non avevamo un rifugio così, i miei sono morti, le Valkyries sono programmate per sterminarci, per loro siamo feccia, non si ragiona con EDEN!"
Gli occhi di Charlie si stavano velando di lacrime, non sapeva cosa dire e si era voltata verso Vaggie in cerca di supporto ma la sua compagna aveva abbassato lo sguardo e stava serrando i denti.
"Se sapessi che fine ha fatto Lilith – Pearl proseguì – e se veramente stesse preparando una ribellione, vorrei combattere al suo fianco e ammazzare tutti i figli di troia che vivono lì sopra, quindi, risparmiami i tuoi abbracci e le tue fantasie strambe, io sono stanca di nascondermi una volta all'anno e vedere chi amo venire ammazzato!"
La ragazzina si era voltata senza lasciar replicare le due donne muovendosi verso lo scuolabus, ricevendo da una parte pacche e complimenti da alcuni dei suoi compagni, dall'altra sguardi tristi di quei bimbi che forse in una pace ci stavano credendo. Lo scuolabus aveva chiuso le porte e Charlie lo aveva guardata allontanarsi con le lacrime agli occhi e una stretta al cuore. Vaggie le aveva cinto i fianchi con un braccio, tirandola a sé.