Capitolo 1

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《Dai Ragazzi, lanciamoci in acqua》dice Sara, seguita a ruota da Paolo e Martina
《Io non c'ho proprio voglia ragazzi, sono stanchissimo stasera》dice Luca
《Mhh, andate》rispondo io infastidito da cotanta felicità
《Falla una risata, depresso》dice Sara a voce bassa, sento tutto ovviamente
Mentre gli altri si fanno il bagno di notte, io vicino al fuoco leggo "L'ombra dello scorpione" e Luca scorre profili su Tinder.
《Ehy, come stai?》mi dice Luca,《abbastanza bene, perché?》rispondo,《perché ti vedo più giù del solito, non pensare alle parole di Sara. Fa sempre così ma, non è cattiva come sembra》mi dice lui,《mi infastidisce il suo credersi così superiore, non riesco ad averci una conversazione senza l'impeto di volerla strangolare》dico, Luca ride ed annuisce《lo pensiamo un po' tutti, ma nessuno lo dice》. Continuo a leggere il mio libro ascoltando le onde battere sugli scogli, arrivo alla pagina 102, metto il segnalibro e chiudo, per ora può bastare. Dopo qualche minuto passato a fissare il vuoto, i ragazzi tornano
《La smetti di fissarmi? So di esser bella, non c'è bisogno di incantarti》dice Sara ridendo, 《se volessi vedere una cosa bella, l'ultimo mio pensiero saresti tu》rispondo con tono deciso, anche se mentivo, è oggettivamente una bella ragazza, capelli corti neri con punte rosse, occhi verdi, poche lentiggini, qualche tatuaggio sulle braccia e corporatura formosa, alta 1,65. 《Mai far innervosire il ragazzo tranquillo della classe, che alla risposta A, continua con K-47》dice Luca ridendo, seguito a ruota dagli altri, compreso me.
Dopo aver mangiato qualcosina, verso le 3:00 torniamo alle auto, nella macchina di Luca vanno Paolo e Martina, nella mia viene, purtroppo, Sara.
Dopo 10 minuti di tragitto, Sara interrompe la musica
《Scusami se sono stata stronza prima, non volevo ferirti o infastidirti in qualche modo. È solo che ti vorrei più attivo nel gruppo, non sembri male ma sei sempre sulle tue, vorrei capirti e capire perché stai così sempre》rimango colpito dalle sue parole e, meravigliato, rispondo 《Scusami anche tu se sono parso stronzo, non pensavo quelle cose davvero. Sei una bella ragazza davvero》《grazie》risponde sorridendo, 《ora puoi spiegarmi, se ti va, cosa succede?》mi dice con tono serio e preoccupato, 《è una storia lunga, più lunga di questo tragitto. Se vuoi possiamo parlarne domani》le rispondo 《cos'è, un appuntamento?》 Mi dice ridendo 《se parlare di depressione, morti, suicidi ecc ti eccita, si lo è 》le dico prendendola in giro 《allora domani passami a prendere, andiamo in un posto tranquillo e parliamo》. Il tragitto continua tranquillo, ascoltando qualche canzone scelta da lei, ai limiti dell'orecchiabile, e qualche canzone scelta da me e non approvata da lei.
La accompagno a casa e la saluto, due baci sulla guancia e via, si torna nella mia grande e bella dimora. Durante il percorso per casa mia, mentre ascolto musica, mi accorgo di avere una chiamata persa "Paolo". Arrivo a casa e lo chiamo
《Paolo, cosa c'è?》
《Nulla nulla, volevo chiederti come fosse andato il tragitto solo con sara. Luca mi ha raccontato cosa vi siete detti prima》
《Tutto bene tutto bene, mi ha parlato in modo più serio e non da "cheerleader americana", sembra una persona normale》
《Quindi non l'hai strangolata?》dice ridendo
《Ancora no, ancora no》rispondo ridendo anch'io
《Vabbe, allora ci vediamo domani. Notte》
《A domani, notte》
La chiamata termina ed io poso le chiavi.
Mi rifugio nella mia stanza, un buco di libertà, buco letteralmente perché la casa è 60mq e la mia stanza a malapena ha spazio per un letto, però è tutta tinta di nero, poster di artisti ecc. Mi lancio sul letto e mi addormento. Inizio a sognare, c'è mio padre un omone grosso che mi ha abbandonato appena ha saputo che mia madre fosse incinta, l'ho visto qualche volta per sbaglio. Sta picchiando mia madre, ubriaco come mia madre mi ha sempre raccontato, se ne va. Mia madre sembra piangere, aiuto, voglio svegliarmi.
Sobbalzo dal letto, sono le 4:30. Perché ho fatto quel sogno? Perché c'era mio padre? È un segno? Aiuto, non lo so. Sto impazzendo. Vedo il telefono "3 messaggi", è Sara
<Secondo me, io e te abbiamo qualcosa in comune>
<Quando pensi alla tua vita hai lo sguardo spento come me quando penso alla mia>
<Domani ti racconto qualcosa di me anch'io>. Leggo dalle notifiche a tendina, non visualizzo e cerco di riaddormentarmi, sperando di non fare nessun sogno strano di nuovo.

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