Capitolo 8

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Martina e Luca arrivano all'ospedale, appena arrivano al reparto, incrociano Sara, 《Ehy, è entrato? Come sta?》dice Martina, 《sembra star bene, ora lo stanno operando. Speriamo vada tutto per il meglio》risponde Sara preoccupata, 《se vuoi, ti accompagno a casa. Ti riposi un po', rimaniamo noi qui ad aspettare ed appena esce, ti veniamo a prendere》le chiede Luca, preoccupato della salute fisica di Sara, visibilmente assonnata e stanca, 《te ne sarei veramente grata. Però voglio aggiornamenti ogni tot minuti, ho bisogno di sapere come sta appena esce》risponde Sara, 《Va bene, ora ti accompagno dai. Andiamo》dice Luca, prima di uscire dall'ospedale. Nel frattempo Martina rimane lì seduta e nota, dalla finestra, una macchina uguale a quella della sorella, ferma davanti all'ospedale, 《signorina, lei è non può stare qui, sono posti riservati alle persone in attesa. Può gentilmente spostarsi nella sala d'aspetto? Grazie》le dice uno del personale, distraendola da ciò che stava guardando, 《si certo, mi scusi》risponde Martina, prima di alzarsi e dirigersi nell'altra sala. Nel frattempo, da quell'auto, esce Paolo che, salutando Sofia, si incammina verso l'ospedale, pensando alla mattina passata con Sofia. Arrivato al reparto, Paolo incontra Martina, 《ehy marti, come stai?》gli chiede, 《bene dai, a te come va?》risponde, 《tutto bene dai. Sei da molto qui?》gli chiede Paolo, prima di sedersi vicino a lei, 《non tanto. Ora arriverà anche Luca, ha accompagnato un attimo Sara a casa. Ha fatto la nottata vicino Luigi ed era molto stanca e molto provata》risponde Martina. I due sembrano essere molto distaccati, anche per l'accaduto di ieri sera. Martina cerca di tenersi a distanza, cosa che fa insospettire Paolo, dato che lei era quasi la sua ombra. 《Sicura di star bene? Sembri distante e spenta rispetto al solito》le chiede preoccupato Paolo, 《stavo pensando. Prima ero al centro commerciale e, mentre uscivo da Euronics, ho visto una coppia baciarsi》esclama Martina, 《chi hai visto?》dice Paolo preoccupato che Martina l'abbia visto, 《perché stai così impanicato? Non so chi sia quella coppia. Fatto sta che ho immaginato per un attimo noi due》dice Martina ridendo, la classica risata isterica per non piangere, 《ah si? Perché hai immaginato noi?》chiede curioso Paolo, calmatosi dal fatto che Martina non li abbia scoperti, 《perché mi piaci, e lo sai, e perché quando sto con te sento qualcosa in me di diverso. Ho frequentato anche altre persone, ma sei un pensiero fisso. Però mi devo mettere l'anima in pace, lo so》risponde triste Martina, 《io ci sarò sempre, anche se non come vorresti tu》le dice Paolo, prima di asciugarle una lacrima, 《lo so, però è una situazione sgradevole ora. Mi sento molto in crisi, anche per la cosa con mia-》mentre parla Martina, vengono interrotti in lontananza da Luca, 《ehy ragazzi, come va? Notizie di Luigi?》esclama, ormai si erano fatte le 12:30 e i medici erano scomparsi, non avevano notizie. Mentre Paolo pensa di aver scampato quel discorso, iniziano a chiacchierare del più e del meno; nel frattempo, a casa di Sara, bussano alla porta, 《chi è?》dice lei, 《sono io, Giovanni》risponde lui fuori dalla porta. Giovanni è l'amico del ragazzo che Luigi ha mandato all'ospedale e conosceva abbastanza Sara, anche se non si sentivano da anni ormai, da quando Sara e il ragazzo, Giulio, si lasciarono. 《Vattene, non ho tempo per gli stronzi come te》risponde scazzata Sara, 《volevo solo informarti che, appena Giulio si riprenderà, denuncerà Luigi e, che a te piaccia o no, rischia grosso. Sappiamo tutti chi è il padre di Giulio》dice Giovanni prima di andarsene. Ciò che Sara non aveva detto prima, è che Giulio era figlio di una persona molto importante e che, purtroppo, era nella cerchia degli intoccabili dello stato, anche se commette reato come molestia o altro. A quel punto, impanicata da ciò, Sara molla quel che stava facendo e si fionda giù, chiama un taxi e corre all'ospedale.
<sto arrivando, devo parlarti subito. Sei all'ospedale?> dice Sara
<sisi, sono arrivato da poco, cosa succede?> risponde Luca
<ti spiego appena arrivo>
Arrivata all'ospedale, Sara si fionda dai ragazzi, 《è venuto da me Giovanni, il migliore amico del ragazzo che Luigi ha mandato all'ospedale, Giulio. Dice che lo vuole denunciare e, se succede, è la fine. Giulio è il figlio del vice-sindaco, quindi sappiamo tutti che non lo toccheranno》dice Sara tutto d'un fiato, i ragazzi preoccupati discutono della cosa, 《ed ora come facciamo? Non possiamo permettere che vada in carcere》dice Martina, 《magari patteggiando, potrà andare ai domiciliari》dice Paolo, 《non lo so, la situazione è molto delicata. Luigi però, appena esce non deve sapere nulla. Potrebbe sclerare, essendo sotto effetto di farmaci》esclama Luca. Dopo un po' di tempo, i ragazzi vedono i medici trasportare Luigi, 《è andata bene l'operazione, ora deve riposare un po' in stanza. Cercate di non stressarlo però》dice il primario, 《non si preoccupi, grazie di tutto》dice Sara; 《ti hanno già detto quando uscirai?》dice Luca, 《dovrei uscire domani, salvo complicazioni》risponde Luigi, 《perché Sara piange?》dice Luigi preoccupato, 《è felice di vederti. Non sai quanto sia provata e in colpa per l'accaduto》esclama Paolo, 《potete farla entrare ed uscire voi? Per favore》chiede Luigi, i ragazzi annuiscono ed escono, 《vuole te》dice Martina a Sara.
Sara entra e si fionda su Luigi, 《Ti voglio bene》gli dice, 《anch'io scema. Non sentirti in colpa di nulla》dice Luigi mentre l'abbraccia,《esprimi un desiderio, cosa vuoi fare domani?》esclama Sara, mentre si asciuga le lacrime, 《bere alcool a casa mia con voi》dice Luigi, 《si ma non troppo eh, ora lo dico agli altri》dice Sara. Esce e impone a Luca e Paolo di andare a comprare alcool, patatine e cose varie per una piccola festa domani, i ragazzi annuiscono e vanno al supermercato. 《Prima o poi, starete insieme》dice Sara a Martina, 《lo spero tanto, grazie》risponde lei.
<mi raccomando, vodka e redbull devono essere le prime cose ad entrare nel carrello> scrive Sara a Paolo
<va bene capo, le prendiamo subito> risponde lui; e mentre i due ragazzi comprano le cose per la festa, le ragazze rimangono un po' a chiacchierare con Luigi. Apparentemente sembra che tutto sia tornato alla normalità, ma manca poco per far cadere tutto questo castello di finta felicità creatosi. Magari, manca meno di quanto possano immaginare, chissà....

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