𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓

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Ava

Appena entrata in casa, era tutto buio, sembrava una prigione, era stato un incubo la sera precedente, la prima cosa che notai furono i vetri rotti della vetrinetta contro cui mi aveva sbattuta la sera prima.

Appena entrata in casa, era tutto buio, sembrava una prigione, era stato un incubo la sera precedente, la prima cosa che notai furono i vetri rotti della vetrinetta contro cui mi aveva sbattuta la sera prima

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Le mani sulle braccia tenendomi bloccata, il nastro sulla bocca perché così i vicini non mi sentissero urlare e piangere, era diventata brava a non farsi scoprire con il tempo... "Ancora un altro anno", continuavo a ripetermi...

"Resisti un altro anno Ava..."

Ti prego non mollare proprio ora.

Fallo per papà, fallo per lui..

Presi lo zaino da per terra e uscì fuori casa, presi la bici e pedalai fino a casa della mia migliore amica, avevo bisogno di lei, le avrei detto una bugia sul perché stavo piangendo ma dovevo assolutamente stare con lei. Vorrei non far preoccupare Eleanor rivelandoglielo, ma sono anni che glielo nascondo, quando ero piccola mamma non lo faceva quando papà era in casa, e se la scopriva lei prometteva di non farlo più, ma da quando e morto, il mio mondo e crollato.

Ogni volta che tornavo a casa avevo paura di cosa aspettarmi, urla? Forse.

Colpi? Probabile.

Pedalai finché non arrivai a casa di Eleanor, sbattei gli occhi qualche volta per il bruciore, lasciai la bici accanto alla moto di Alexander e andai alla porta, bussai una, due volte, per far si che qualcuno mi aprisse, anche se speravo che non fosse lui, ma appena il portone si aprì mi trovai le sue iridi davanti, verdi e profonde più di quelle di Eleanor...

Le sue avevano una sfumatura malinconica, colpevole, scheggiata, ci conoscevamo da molto e vero, ma la loro famiglia per me è sempre stata un mistero, quel tipo di mistero che però non vedi l'ora di scoprire, di capire, di volere.

Ti attirano, con le loro anime gentili e misteriose rendendoti conto che in così poco tempo tutto ricomincia ad avere senso, e ti domandi se fossi proprio tu da sola a stonare tra la gente, mi sono sempre sentita inadatta con tutti, ero sempre quella o troppo felice o troppo cupa, quella taciturna o quella chiacchierona. Erano anni che cercavo di inserirmi tra le persone ma sempre con scarsi risultati, ma quando avevo conosciuto Eleanor, le cose erano cambiate, un semplice sorriso, una semplice risata, un semplice paio di occhi che ti sanno capire, rubare e sorridere.

 Erano anni che cercavo di inserirmi tra le persone ma sempre con scarsi risultati, ma quando avevo conosciuto Eleanor, le cose erano cambiate, un semplice sorriso, una semplice risata, un semplice paio di occhi che ti sanno capire, rubare e sorri...

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