✒️_𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓼𝓮𝓲 𝓯𝓻𝓪𝓽𝓮𝓵𝓵𝓲𝓷𝓸

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║❦⃤۵❀┊Nickolai_racconta:

Tenevo gli occhi aperti, osservando il soffitto bianco della stanza, dove mi trovavo da quando fui portato via da quegli uomini.
Ci sono così tante persone...
Alcune sono di colore, altre hanno gli occhi a mandorla...
Fa così strano vedere così tanti volti, volti che non significavano niente.
Me ne sto sempre in silenzio.
Non parlo con nessuno.
Non voglio parlare...
Verrò punito...
Non voglio essere punito...
"Nickolai." Mi chiamò la voce dell'uomo che mi aveva visitato, fin da quando sono qui.
Ho sentito delle donne chiamarlo... Dottor Miller.

Lo guardai, senza emettere alcun suono

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Lo guardai, senza emettere alcun suono.
Mi guardò con un espressione che non avevo mai visto sui volti di mamma e papà.
Da quando sono stato portato qui, non li ho più visti, ma non sarebbe la prima volta che mi lasciano da solo.
"Nickolai, stanno arrivando i tuoi fratelli. Sei felice ?" Chiese con un sorriso, mai visto prima d'ora.
Quest'uomo è così strano.
Io poi... non ho fratelli... vivi...
Sono tutti morti... ed io non potevo fare niente per loro...

۵۵۵

║❦⃤۵❀┊Gabriel_racconta:

Andai in ospedale assieme a Raymond.
Insieme camminammo per i corridoi dell'ospedale.
"Siete i Bellerose ?" Chiese un uomo, con una targhetta che diceva
《𝐃𝐨𝐭𝐭.𝐌𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫》
"Siamo noi. Lei invece è il dottor Miller, dico bene ?" Chiesi, stringendogli la mano, cosa che venne copiata anche da Raymond.
"Esattamente. Prima di entrare, vorrei descrivervi al meglio le ferite, che ha subito in questi 9 anni.
Per prima cosa, le sue spalle, sono coperte di cicatrici, cicatrici causate dell'acido.
Sul polpaccio della gamba destra, gli è stato inciso l'immagine di una balena.
Le sue braccia sono state amputate, con mano precisa, sospettiamo di un chirurgo.
I suoi outomail o protesi, sono di un metallo leggero, molto resistente.
L'acqua non gli darà problemi, può anche farsi la doccia con le protesi attaccate al suo corpo.
(Non credo sia possibile, ma mia la storia, mie le regole)
Il suo orecchio destro (mi pare) é sordo, a causa dell'acido che gli hanno versato.
Anche sul suo collo ci sono cicatrici da acido.
Dalle analisi, risulta che abbia subito numerosi abusi, e grazie a delle radiografie, abbiamo scoperto che molte delle sue ossa erano rotte e non del tutto rimarginate.
Ha una grande cicatrice sulla testa, per questo i capelli... non gli cresceranno più.
Dovrà tenerli rasati, altrimenti il distacco sarà evidente.
Ha un occhio nero, il naso rotto, ed il labbro spaccato.
Gli sono stati ricostruiti i denti davanti, ed ha una cicatrice che va dalla tempia al sotto degli occhi.
Pensiamo che sia stato colpito da una padella rovente.
Le unghie dei piedi gli sono state strappate, ma grazie a un nostro intervento, i suoi piedi sono come prima.
È malnutrito in modo gravissimo.
Da quando è qui, è stato molto difficile dargli da mangiare." Disse con tristezza il medico, sospirando pesantemente.
"Inoltre non parla con nessuno. Abbiamo controllato le sue corde vocali, bel caso fossero danneggiate.
Tutto nella norma... pensiamo che sia una sorta di autodifesa." Disse il dottor Miller.
Ero furioso e preoccupato.
Sentivo una metà del mio cervello che mi urlava contro di cercare quei fetidi cani e di farli a pezzi, trasformando i loro corpi in poltiglia, ma l'altra mia metà piangeva, bramando solo di rivedere il mio fratellino.
Non era giusto... perché ha dovuto soffrire così tanto ?
Ha solo 12 anni.
"Vi porto nella sua stanza." Disse il dottor Miller, facendoci strada.
Raymond stava piangendo, ed io lo consolai con un abbraccio, e delle carezze sulla schiena.
Presto fummo davanti alla stanza di Nickolai.
Con il fiato corto, entrammo, trovando quel minuscolo corpicino, che sembrava appartenere a un bambino di 6 anni, invece che a un vicino (Non tantissimo) pre-adolescente.
Nickolai fissava il soffitto con occhi stanchi.
Le braccia stese hai suoi lati, facendoci vedere quelle braccia non più sue.
Guardai l'enorme cicatrice che aveva sul retro della testa, prendendo quasi tutta la sua circonferenza.
Raymond fece di tutto per non piangere, cosa che feci anch'io.
Con le gambe fatte di burro, ci avvicinammo al letto.
Sia io che Raymond rischiammo tre volte di cadere, a causa delle nostre gambe tremanti, come se ci fosse il terremoto.
"Ciao Nicko." Dissi con fatica.
Nickolai non mi degnò di uno sguardo e questo fece molto male.
"Nickolai... sono tuo fratello maggiore Gabriel. Lui invece è Raymond, il secondo maggiore." Dissi, presentandoci.
"Ehi dolcezza." Sorrise a stento Raymond.
Lentamente Nickolai ci guardò.
Sussultammo.
Conoscevamo molto bene quegli occhi pieni di morte, oscurità, che emanavano la sconfitta... la resa...
Quegli occhi li vedemmo sui volti dei nostri genitori, sia prima, che dopo la morte.
Quegli occhi così vuoti adesso... appartenevano a lui e chissà quanto ci sarebbe voluto, per riempirli.
Firmai i documenti di uscita e Raymond lo tenne in braccio.
Nickolai... sembrava una bambola.
Non aveva alcuna reazione.
Fa davvero male....vederlo così...

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𝐈𝐥 𝐅𝐫𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐌𝐚𝐟𝐢𝐨𝐬𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora