1 CAPITOLO: PIACERE MI CHIAMO MATTIA..

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Sto x parlare di una storia che vi lascerà senza parole, parla di due innamorati oltre l'infinito del sentimento chiamato AMORE.

Mi chiamo Giulia è frequento il quarto anno di liceo ,non sono una ragazza popolare , ma conosco quasi tutti di vista , non sono la solita sfigata che va in giro con il maglione lungo , o secchiona ma semplicemente GIULIA . Un giorno arrivando in ritardo a scuola mi scontro con un tipo alto , capelli biondi ,occhi azzuri,quando il mio sguardo incrocia il suo , mi scivolano i libri dalle mani ,lui gentile si china per raccoglierli "scusami sono nuovo , mi sapresti dire dové la segreteria? Sii infondo a questo corridoio a desta " grazie " di niente . Entrai in classe gia la professoressa di latino era li a fare l'appello , ma ad un tratto fu interrotta da una voce di un ragazzo ." buongiorno mi scusi e questa la 4D ?"SI GIOVANOTTO sei nuovo ? si vengo da Chicago e mi sono trasferito da poco , "va bene vai a sederti accanto a Luca,"prof" io non lo voglio qui lo straniero" mi guardava come se mi trovasse interessante e mi sorrideva ,allora prof mi posso sedere qui accanto a lei? Si scusa il tuo nome ? scusatemi non mi sono presentato mi chiamo MATTIA .Il suo nome era cosi bello al suono delle mie orecchie ,stirai la mano verso lui piacere io sono Giulia lui mi strinse la mano ,morbida e calda ,la lezione cominciò la prof non si staccava mai di parlare, vidi il suo braccio allungarsi verso di me dentro il suo pugno ,un pallina di carta con un messaggio.

"SEI LA PRIMA CHE HO INCONTRATO,E LA PRIMA COMPAGNA DI BANCO , TI VA SE PER RICREAZIONE MI PORTERESTI A FARE UN GIRO ..PLESEE ?

Lui guardò la mia espressione sorridevo sotto le labbra ,prendo la matita e scrivo "BASTA CHE NON CI PROVI CON ME PLESEE.. Allungai la mia mano verso lui ,lasciai la pallina di carta sul suo banco ,lui lo apre e scoppia a ridere mantenendosi davanti la prof. le ore passano la ricreazione inizia , Giulia si alza dal banco si avvicina lui e escono insieme dalla classe ,"sai ti porterò in un posto in cui non porto mai nessuno nemmeno le mie amiche sembri un ragazzo simpatico ,non i soliti spacconi,dietro la scuola in un viale di alberi una panchina di legno ancora intatta dalle scritte .ecco siamo arrivati questo e il mio posto dove posso fare i compiti e rilassarmi non ci viene mai nessuno perché e isolato .ci sedemmo li gli domandai il perché si fosse trasferito,sto cercando di cambiare vita e abitudini ce mi sono trasferito perché mio padre dopo la morte di mia madre non si e piu ripreso, io avevo preso vie sbagliate l' alcol mi aveva offuscato la mente , tornavo a casa ubriaco e mio padre piangeva perché pensava che avesse perso anche me .poi mi anno espulso dalla squadra di baschet perché ho picchiato un compagno, uno che mi stava antipatico , allora mio padre a deciso di vendere casa e andare via, ora sono una persona nuova .Tutto questo mi colpiva al cuore , maledetta la mia sensibilità, piangevo , le mie lacrime scendevano come se fossero pioggia , lui alzò il capo e vide il mio viso ,mi guardò negli occhi "non fare cosi ,mi incoraggio cambiando discorso "allora comè la tua vita? Mi racconti di te? Asciugandomi le lacrime con le sue mani .cosa dirti sono una ragazza semplicissima ,vado a scuola,o una bella casa, o le mie amiche , non ho un ragazzo, solo cosi come mi ai vista. "sai da quando sono stato fuori dalla terapia non avevo mai raccontato la mia vita a qualcuno, tu sei l'unica a chi lo dico dopo tanto tempo ,mi faceva piacere che lui aveva aperto il suo cuore a qualcuno. Ritornammo in classe continuarono le lezioni , ma nella mia testa pensavo a quando fosse fragile ma nello stesso tempo forte ,la campanella suonò , uscimmo da scuola come una mandria imbufalita. Le mie amiche Broke , e Elis mi cercavano tra la folla per i soliti pettegolezzi,si diceva che il ragazzo nuovo era un gran figo ,camminammo verso casa e vedo Mattia entrare nella casa dopo un isolato da dove abito , broke come al solito dice la sua visto quello non solo si trasferisce , ma anche un tuo vicino di casa che fortuna .. Giulia risponde cosa mi importa lo solo conosciuto a scuola ed e seduto accanto a me ..le sue amiche restano a bocca aperta e tu stai cosi impalata con un tipo del genere seduto accanto a te , restai in silenzio li salutai ed entrai in casa .la giornata passò in fretta ero nella mia stanca a scrivere il mio diario e affacciandomi dal mio balcone vidi una luce dalla casa accanto , Mattia era li a fumare di nascosto, lo vidi perso nei suoi pensieri mentre consumava quella sigaretta,entrai dentro e andai a letto.

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noi due all'infinitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora