Noah, il fratello minore della famiglia Gordon, composta da solo maschi, viene rapito in tenera età.
Dopo 13 anni, viene finalmente ritrovato ma... Qualcosa è cambiato.
Come faranno i fratelli, a riottenere il loro amato fratellino ?
Da quando è successo quell'incidente a scuola, non faccio altro che entrare e uscire dallo studio del Dott Adrien. Non abbiamo fatto alcun progresso. Non me la sento di dirgli tutto. Comunque... c'è una novità... "Noah !!!" Urlò come un'aquila Rayan, rompendomi i timpani. Guardai con un tick all'occhio Rayan.
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Questo squilibrato, che ha un megafono al posto della voce, si chiama Rayan Cloud ed ha 19 anni, ma tra tre giorni ne comprerà 20. Lui e suo fratello minore Jin, li ho conosciuti nella struttura dove lavora il dottor Adrien. "Ciao Noah." Disse con voce debole e timida Jin, stando dietro il fratello maggiore.
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Jin ha 17 anni appena compiuti. Lui e suo fratello sono amanti e la cosa non mi disturba per niente. I due vengono qui, per le allucinazioni di cui soffrono, e dell'ansia di Jin, che quando prende il sopravvento, finisce sempre male. "Jin, che bei fiori." Sorrisi. Jin arrossì, abbassando lo sguardo facendomi sorridere. "Lo so, non è un amore ?" Sorrise Rayan, abbracciando il collo di Jin, baciandolo sulle labbra. Ridacchiai e presto delle fragili braccia mi avvolsero la vita. Sorrisi sapendo che appartenevano a London. Da quando è successo, tutto quel bordello, lui non mi ha mai lasciato da solo. "Allora, perché siete ancora qui ?" Chiesi confuso. "Ti stavamo aspettando assieme al piccolino." Sorrise divertito Rayan, tenendo il braccio, avvolto sulla vita di Jin, che annuì in silenzio. London mi tenne a se, nascondendosi dietro la mia schiena facendomi sorridere. Onestamente... mi sento capito solo da loro, soprattutto da Jin e Rayan, che soffrono anche loro di allucinazioni. "Andiamo a mangiare !" Sorrise Rayan, prendendo la mano di Jin e trascinandolo fuori. Ridacchiai del suo comportamento infantile. Presi la mano di London ed insieme li seguimmo.
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La mattina dopo, sentendo Samantha che canticchiava una ninna nanna a Romeo.
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•○~I bambini piccoli sono una rottura~~~
Alzai gli occhi al cielo, scendendo le scale, trovando quella scena bellissima. "Buongiorno Noah." Sorrise Samantha. "Ciao Samantha. Posso tenerlo ?" Chiesi felicemente. Samantha mi sorrise, porgendomi Romeo.
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Mentre cullavo Romeo, pensai a quanto sarebbe bello avere un figlio assieme a London. Già me lo immagino con il pancione, un bell abito e la nostra fede nuziale sull'anulare. Mi immagino tutto. Sorrisi felice, mentre Roemo emetteva i classici suoni di un neonato.
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°○~È così tenero~~~
Per una volta fui d'accordo. "Sei proprio adatto per fare il papà." Sorrise Samantha. "È ancora troppo presto per lui Samantha." Sorrise Hunter, entrando in soggiorno e prendendosi Romeo, sollevandolo in aria. Romeo rise, ed io sorrisi udendo quella risata. In quel momento tutte le cose negative che avevo in testa scomparvero e vennero sostituite da un immagine che ritraeva me e London in futuro, con nostro figlio.
