2-Chloe

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"Ogni emozione
è un attimo
di vita memorabile,
non rinunciare
a ciò che desideri"
-Uknown 

Il suono della sveglia mi fa sobbalzare, premo il tasto "spegni" e sbatto lentamente gli occhi. Sono le sette del mattino e tra un'ora devo essere pronta per andare a prendere James e Adeline così andiamo a scuola insieme. Mi metto a sedere sul bordo del letto e guardo fuori dalla finestra: un gattino nero dagli occhi azzurri è seduto tutto bagnato sul davanzale; mi avvicino e apro lentamente un piccolo varco in modo da poterlo accarezzare, allungo la mano sulla sua testa e con grandissimo stupore noto che non prova a scappare. Guardo oltre la sua figura e mi accorgo che la pioggia sta aumentando, non posso lasciarlo qui fuori così decido di prenderlo in braccio e portarlo all'interno.
«Bene piccolino, per oggi resterai con me ma prima devo asciugarti»
Mi dirigo verso il bagno della mia stanza e chiudo la porta dietro di me così da poterlo appoggiare a terra. Cerco nel mobile bianco vicino al lavandino un asciugamano piccolo, fortunatamente in fondo allo scaffale c'è n'e uno azzurrino. Mi siedo sul pavimento e aspetto che si avvicini a me. Lentamente lo vedo avanzare e salire sulle mie gambe, ne approfitto per iniziare ad asciugargli il corpo esile e le zampe. Sento un flebile miagolare da parte sua così mi fermo.
«Hai fame?» Sento un altro miagolio in risposta «Va bene, andiamo a vedere se ho qualcosa in cucina»
Fortunatamente i miei genitori sono già usciti, se mi avessero vista con un gatto o qualsiasi altro animale domestico in casa mi avrebbero sgridata.Non puoi distrarti in nessun modo tesoro, non sprecare il tuo talentoLe parole di mio padre mi vengono in mente, sin da quando ho iniziato a suonare il piano sono dovuta stare alle loro regole: non distrarti, niente animali, il tuo unico hobby deve essere suonare il pianoforte e soprattutto sii perfetta.
Arrivata in cucina avanzo verso la dispensa e cerco una scatoletta di tonno che trovo quasi subito, prendo un piattino e appoggio la scatoletta aperta su di esso. Poso il piatto per terra e il micio si avventa sul tonno, avvalgo di questo momento di pace per andare a vestirmi; apro l'armadio e do una rapida occhiata ai vestiti presenti, opto per una camicetta bianca, una gonna a quadri blu e degli stivaletti bianchi. Raccolgo i capelli in due trecce e mi metto un filo di mascara. Sento vibrare il telefono

James: Hey pianista, tra quanto passi a prenderci?

Io: Dammi mezz'ora, ho avuto un imprevisto. Anzi devo chiederti un favore, puoi prestarmi la casa al lago?

James: Tutto ok? È successo qualcosa con i tuoi?

James ha sempre saputo che ciò che faccio non è una mia scelta, sì il pianoforte mi piace ma non mi sarei mai impedita di vivere l'adolescenza

Io: No ma se non mi presti la casa al lago potrebbe.

James: Va bene

Dopo aver digitato un "grazie" in risposta poso il telefono e  metto la borraccia in cartella.
Torno in cucina a vedere se il gattino ha finito di mangiare tutto e lo trovo sulla poltrona vicino al camino, si è addormentato. Recupero il piattino dal pavimento, lo lavo velocemente con acqua e sapone, lo asciugo e lo ripongo nel mobile sul lavandino. Mi avvicino alla piccola palla di pelo per prenderla in braccio e andare a prendere la cartella in cameretta poi mi avvivo verso la macchina che mi accompagnerà a casa di James e Adeline.

Dopo venti minuti, io ed il gattino, che durante il viaggio ho soprannominato Raven per via del suo manto nero, arriviamo davanti alla Villa dei Collins. Dalla macchina esce il suono del clacson e cinque minuti dopo i gemelli escono dal grande portone in legno di betulla, l'autista scende dal posto del guidatore per andare ad aprire la portiera e farli accomodare vicino a me
«Buongiorno!» Adeline si siede a fianco a me sorridendo
«Buongiorno Ly! Ciao anche a te James»
«Cooper non ti saluterò finché non mi dici perché ti serve la casa al lago»
Non faccio in tempo a rispondere perché Raven lo fa al posto mio. Lo sguardo dei gemelli si sposta dal mio viso a quello del gattino che sto tenendo sulle mie gambe
«Da quando hai un gatto?»
«Da stamattina. Era sdraiato sul davanzale tutto bagnato. Non potevo lasciarlo lì ed ora non posso rimetterlo in mezzo alla strada. L'unico modo per tenerlo con me era trovare una casa che non sia mia.»
«Sei fortunata che James abbia comunque deciso di portare una copia delle chiavi, le ha prese all'ultimo minuto»
«Grazie James...non posso deludere i miei»
La mia risposta altera visibilmente James che serra la mascella e per rispondermi alza il tono della voce
«Chloe hai sedici anni cazzo, dovresti scegliere tu cosa farne della tua vita!»
Decido di interrompere la conversazione girandomi verso il finestrino e accarezzando la testolina del micio che ormai si era addormentato.

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