3-Chloe

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"Il cuore che ama
è sempre giovane"
-Proverbio Greco 

Apro WhatsApp e scorro tra le chat fino a trovare quella di Sebastian, ci schiaccio sopra e faccio per premere il tasto della chiamata: uno squillo...due...tre...
Perchè non risponde?
Chiudo la chiamata e mi stendo sul letto a guardare il soffitto, magari sta chiamando la sua ragazza, non che mi interessi ovvio.
O magari gli è successo qualcosa
La vocina nella mia testa inizia a mettermi ansia, riprendo in mano il telefono e digito velocemente sulla tastiera

Io: Hey Harrison sei vivo?

Dieci minuti e nessuna risposta, riprovo a chiamare altre quattro volte e alla fine mi risponde

«Chloe è successo qualcosa?»
«Dovrei chiederlo io a te, ti ho chiamato cinque volte! Mi hai fata spaventare»
«Che carina, ti preoccupi per me. Ti mancavo Señorita?»

A quella affermazione mi blocco, non volevo che tornasse da solo ma infondo è vero mi mancava. L'ingresso di Sebastian Harrison nella mia vita ha stravolto tutto.

«Volevo solo assicurarmi che tornassi all'orfanotrofio tutto intero» dalla mia bocca esce un tono incerto e imbarazzato allo stesso tempo
«Certo, certo...In verità volevi solo sentirmi»
«No. Mi dispiace solo che tu ti stia facendo mezz'ora a piedi da solo alle dieci di sera»
«Va bene, i tuoi dormono?»
«Si. Hanno il sonno profondo, non credo che mi abbiano sentita entrare. Ora sono in camera mia»
«Un giorno la vedrò quella camera o i signori Cooper non mi faranno mai entrare?»
«Questo non lo so ma so che puoi vederla anche adesso la mia stanza.»

Premo il pulsante per passare ad una videochiamata

«Sul serio Cooper?»
«Serissima! Accetta la videochiamata»

Qualche secondo dopo la schermata che racchiudeva la sua immagine profilo si trasforma e sul display intravedo il volto di Sebastian, il vento gli sta portando i capelli all'indietro. Sorrido e giro la telecamera verso l'esterno per far sì che possa vedere cosa si trova all'interno della stanza

«Ci vedi Harrison?»
«Benissimo, da cosa cominciamo?»
«Da dove vuoi tu»
«La scrivania»

Mi avvicino al piccolo tavolino con lo specchio attaccato proprio sopra di esso. Appoggiati sulla sua superfice ci sono vari quaderni e alcuni spartiti, dei trucchi che ho lasciato in disordine questa mattina e un sacco di libri da leggere

«Ti piace leggere eh?»
«Ho poco tempo libero ma quando prendo un libro mi immergo in un altro mondo»
«Cosa stai leggendo adesso?»
«Uhm aspetta fammi controllare»

Mi giro verso il comò accanto al letto e leggo il titolo del libro appoggiato accanto all'abatjour
«"Cose che abbiamo dimenticato", fa parte di una sottospecie di trilogia di Lucy Score. Sono alle prime pagine»
«Capito, beh sono arrivato all'orfanotrofio e se ho capito bene quello che mi hanno raccontato i ragazzi la Signorina Thompson mi farà una bella ramanzina non appena sorpasserò questa porta. Mi farai vedere il resto della stanza dal vivo, un giorno»
« D'accordo, ti lascio alla tua sorte Harrison. Buonanotte»
«Buonanotte Cooper, grazie per avermi chiamato ed esserti preoccupata per me.»
«Di nulla»

La chiamata si chiude e io mi lascio cadere sul letto con un sorriso da ebete stampato sul volto. Ho come l'impressione che aver incontrato Sebastian mi metterà in un mare di guai in futuro però con lui mi sento bene e ci conosciamo solo da un giorno. Mi metto seduta, prendo il libro e i post-it
Massi è presto, posso leggere qualche pagina
Tolgo il segnalibro e ricomincio a leggere da pagina venticinque.

8:00 del mattino
Apro gli occhi e leggo l'orario sul display del telefono
Cazzo ma sono in ritardissimo!
Mi devo essere addormentata mentre leggevo, ho ancora addosso i vestiti di ieri e il libro è per terra. Salto giù dal letto e corro in cucina per prendere qualche scatoletta di tonno, ormai arriverò in classe tardi quindi decido di passare alla casa al lago. Le appoggio in borsa e vado a cambiarmi; metto un paio di pantaloni a zampa neri e un top arancione, lego i capelli in una treccia e passo un velo di mascara sulle ciglia. Prendo la borsa, il telefono e le chiavi della casa al lago. Scorro tra i contatti e chiamo Logan, dopo due squilli sento la sua voce assonnata
«Chloe sono le otto del mattino, non hai lezione?»
«Sì ma sono in ritardo, tu hai lezione oggi?»
«No, hai bisogno di qualcosa?»
«Riesci a venirmi a prendere, devo andare alla casa al lago per dare da mangiare a Raven.»
«Va bene, prendo la macchina e arrivo. Stai bene?»
«Sisi! Ci vediamo dopo!»

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