5-Sebastian

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"Niente è
costante come
il cambiamento"
-Ludwig Borne

Dopo essere rientrati in camera di Chloe, rilascio i suoi fianchi e chiudo la finestra. Mi giro verso di lei e prendo atto di ciò che ho davanti, ha i capelli scombinati dal vento e lo sguardo stanco.

Chissà da quanto non dorme...

Mi avvicino a lei e le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, osservo i suoi movimenti e il modo in cui risponde al mio tocco. Le sue guance sono leggermente rosa e i suoi grandi occhioni verdi seguono attentamente ogni mio spostamento.

«Non mangio mica.» Le dico ridendo
«Eh?» Mi risponde distrattamente «Ah...sì, lo so. Ero solo sovrappensiero»
«Ho notato, Princesa. A che stai pensando?»
«Alla conversazione che ho avuto con Logan l'altro giorno»
«Ancora?»

Che diamine aveva quella conversazione di così speciale? Perché non riesce a smettere di pensarci?

Mi siedo sul suo letto e aspetto che continui a parlare ma rimane in silenzio; perciò, decido di farle cenno a raggiungermi e mettersi vicino a me. Batto leggermente la mano sul materasso per attirare la sua attenzione. Il suo sguardo si incrocia con il mio e le rivolgo un leggero sorriso

Cazzo se è bella...

I minuti che precedono dall'averla accanto a me sembrano interminabili fino a quando si decide e cammina verso il bordo del letto. Il suo pigiama bordeaux a quadri fa risaltare le sue curve e cerco con ogni forza presente nel mio corpo di sforzarmi a non fissarla troppo ma è più forte di me. Finalmente si siede e fissa un punto non preciso della stanza, le mie dita raggiungono il suo mento e fanno un po' di pressione per farla girare a guardarmi.

«Ti va di parlarne?»

Mi fissa come se avessi detto chissà cosa e poco dopo annuisce. Non so cosa mi sia preso, non è mio solito interessarmi alla vita delle persone o a ciò che le preoccupa ma questa ragazza ha qualcosa di speciale e per qualche motivo ho bisogno di rimanerle accanto, andando contro al mio meccanismo di difesa secondo il quale affezionarsi è una debolezza. Il flebile suono della sua voce mi riporta alla realtà, le mie mani tornano sul materasso mentre aspetto che prenda parola

«Ti è mai capitato di avere una connessione istantanea con una persona?»
«No.» Si.
«Oh...»
«Come mai, princesa
«La conversazione che ho avuto con Logan è più o meno incentrata su quello.»
«Sull'avere una connessione istantanea?»

La sua nuca si muove lievemente in segno di approvazione. Prende un respiro e continua il suo discorso

«Logan dice che non c'è nulla di male ma credo di conoscere questa persona da troppo poco per essermi legata così tanto in poco tempo...Non so cosa fare»
«Beh, non so chi sia questa persona ma se c'è una cosa che so della vita è che è imprevedibile. Devi accettare questa sensazione e lasciar correre. Può portarti ad un finale positivo o negativo ma sei tu a sceglierlo. Ora...mi sembri parecchio stanca, hai lezioni oggi?» Le chiedo e quando scuote la testa, sorrido «Bene, princesa, allora stenditi e riposati perché non me ne andrò da qui finché non avrai recuperato le energie.»

Chloe apre la bocca un paio di volte, come se volesse protestare, poi la richiude e poggia la testa sul cuscino. Le accarezzo delicatamente i capelli con una mano mentre con l'altra, apro le mail del telefono per vedere se qualche posto di lavoro mi avesse contattato. Trovare un modo per mettere da parte dei soldi si è rivelato piuttosto difficile e sta rallentando il mio piano di andarmene dalla Pennsylvania e tornarmene in Virginia.

Nessuna nuova mail...fantastico, rimarrò qui per sempre

Apro la galleria e la prima foto che mi viene suggerita è una mia e di mia madre: siamo seduti davanti ad una fontana, papà ci aveva portato a fare pranzo fuori...una cosa che non succedeva quasi mai a causa del suo lavoro ma quando lo faceva le giornate erano sempre quelle migliori.

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