La piccola vacanza di Charles nella sua Monaco stava per concludersi. Tra pochi giorni sarebbe dovuto ripartire per Maranello e poi volare a Melbourne, in Australia, con tutta la squadra.
Da quando era tornato a casa, Charles aveva promesso a se stesso che avrebbe evitato Verstappen il più possibile. Non voleva averlo intorno, lo infastidiva come nessun'altro e tutto ciò su cui voleva focalizzarsi era di cercare di migliorare le sue gare. L'anno scorso era riuscito ad affermarsi come vice-campione del mondo, ma a lui non bastava. Charles non era in Formula 1 per essere il secondo al mondo, ma per diventare un campione, per strappare a Max Verstappen il titolo mondiale che lo stesso olandese gli aveva strappato l'anno prima.
Charles voleva tutto questo, ma non avrebbe potuto farlo se prima non si fosse rimesso in forza. Quella mattina stessa si sarebbe dovuto vedere con Andrea per allenarsi, ma di togliere la testa dal cuscino non ne voleva proprio sapere.
Il sonno tranquillo di Charles venne però interrotto dalle cuscinate della sua amica Charlotte, la quale gli aveva chiesto di poter restare a dormire con lui dopo aver vissuto un appuntamento fallimentare (l'ennesimo).
"Ma sei scema?" gridò infastidito.
"Sveglia principessa, tra poco hai gli allenamenti" rispose lei con un sorriso sornione e tono calmo.
"Sembri Andrea al femminile. Adesso ho due rompiscatole che mi vengono appresso"
"Questa rompiscatole ti ricorda che hai doveri. Alzati immediatamente oppure chiamo Andrea" disse la ragazza alzandosi dal letto.
"Eh? No, aspetta!"
In men che non si dica Charles si alzò dal letto e seguì l'amica in cucina, dove aveva preparato la colazione per entrambi.
"Lottie, non dovevi"
"Prendilo come un 'grazie' per avermi sopportata ieri sera. So quanto le mie lamentele ti diano fastidio" disse lei serio.
"Ma no tesoro," disse Charles per poi avvicinarsi a lei e posarle un tenero bacio sulla fronte "non sei tu a darmi fastidio, ma gli stronzi che ti riducono in quel modo. Dimmi che da oggi in poi non piangerai mai più per un ragazzo"
"Charles, lo sai che non te lo posso promettere, ma ci proverò almeno per farti contento"
"Charlotte tutto ciò che noi facciamo, lo facciamo per noi stessi e per nessun'altro. Quindi qualsiasi decisione tu debba prendere per te, lo dovrai fare sempre e solo pensando te stessa"
"Dio, ma tu senti? Sembri mia madre, ecco perché gli piaci così tanto" rispose la ragazza prima di addentare il suo toast con la marmellata, scaturendo una risata sul volto del moro.
Ma quella era solo una presa in giro, Charles sapeva quanto la ragazza apprezzasse i suoi modi da 'fratello maggiore'.
Charlotte era la sua migliore amica, si sono conosciuti da bambini durante i primi anni di scuola.
Cresciuto con due fratelli, Charlotte era un po' la sorella che Charles non aveva mai avuto. Lo stesso valeva per la monegasca, che da figlia unica qual'era sperimentava da tutta la vita cosa significasse avere dei fratelli grazie ai Leclerc, e in particolare grazie a Charles.
Erano l'una la roccia dell'altro: si sostenevano in qualsiasi momento, condividevano tutto perché i segreti tra loro erano vietati e dopo ogni litigio c'era sempre il confronto e poi la riappacificazione.
Fecero colazione prendendosela con comodo, senza fretta, parlando del più e del meno. Charles scrisse ad Andrea dicendogli che sarebbe arrivato con cinque minuti di ritardo, mentre Charlotte spostò di un'ora il meeting organizzato nel suo ufficio.
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Purple | A Lestappen Story
RandomCharles Leclerc x Max Verstappen 🏎💨 Tutto cominciò con uno scontro, una corsa con i kart. Due amici d'infanzia che diventano nemici, due perfetti opposti sin dal primo giorno. Charles e Max non potrebbero essere più diversi. Il monegasco cresce...