Chiedo alla tua amica bionda
di prestarmi qualche completino da yoga.
Ovviamente non sono riuscito a dormire.
È stata una di quelle notti che non passano mai, che ogni volta che apri gli occhi ti sembra sia quasi mattina e invece è solo mezzanotte.
Mi sono sdraiato nel letto con Lucrezia, ma non facevo altro che sentirmi un bugiardo.
Bugiardo con lei.
Perché in fondo probabilmente è davvero innamorata di me, e io invece condivido con lei un letto pensando a un'altra donna; a una donna che dorme nella stanza accanto, con un uomo che le ha chiesto di accettare di sposarlo.
Bugiardo con Bianca.
Perché le lascio credere di essere innamorato di Lucrezia, le lascio credere di non provare più nulla per lei che invece è l'unica donna della mia vita. Le lascio credere che mi vada bene che stia concedendo il suo cuore ad un altro uomo.
Bugiardo con me stesso.
Perché mi rifugio nelle bugie, nel silenzio, nel temporeggiare, nel "lasciar credere", piuttosto che fare concretamente qualcosa e prendere una posizione.
E così facendo faccio soffrire Lucrezia che tiene veramente a me, e rischio di perdere davvero -e per sempre- chi amo.
Dopo essermi girato e rigirato nel letto, ormai disperato, mi alzo. Faccio colazione seduto al bancone dell'isola della suite e cerco di distrarmi, continuando a lavorare al banchetto che ci aspetta domani sul Monte.
Si tratta di definire ormai gli ultimi dettagli, anche la mia borsa personale per il viaggio è pronta.
Domani ci sarà anche Bianca, ma devo essere mentalmente pronto a rivederla già oggi perché sicuramente capiterà l'occasione...Devo essere in grado di fingere di non avere idea che lei porti al collo un anello di fidanzamento.
"Buongiorno" mi dice Lucrezia lasciandomi un leggero bacio sulla guancia "Non ti ho sentito venire e letto ieri sera"
"Ho fatto un po' tardi, quindi ho cercato di non svegliarti"
Mi sorride, si siede di fronte a me con il suo yogurt dietetico e la sua spremuta (colazione che prende tutti i giorni e che le ho ordinato dalla cucina insieme alla mia) e comincia a mangiare.
La osservo, approfittando del fatto che sia distratta.
La mattina appena si sveglia va in bagno e non esce da lì prima dei venti minuti che passa a truccarsi e sistemarsi i capelli; poi va direttamente in camera -o meglio, nella sua cabina armadio grande come una camera- dove impiega altri venti minuti per scegliere cosa indossare ed abbinarci ogni volta scarpe, borsa, occhiali da sole e a volte persino il cappello. L'ho vista struccata e con i capelli scompigliati così poche volte che quasi non riesco a immaginarla.
È davvero bella, non si può dire il contrario.
Eppure, manca qualcosa tra di noi. Manca, manca...
"...quindi pensavo di venire con voi al Monte"
Sbatto gli occhi e deglutisco accorgendomi di aver perso una buona parte dell'inizio del discorso. "Cosa?"
"Cosa, cosa? Vengo al banchetto anche io, non ho voglia di stare qui ad annoiarmi. E ho già fatto shopping ieri, quindi...Pff, che noia" conclude roteando gli occhi e agitando il cucchiaino dello yogurt.
"Lu, non credo sia una buona idea"
"E perché no?" mi chiede con il bicchiere della spremuta a mezz'aria e lo sguardo triste di un bambino a cui è stato negato un gelato.
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Ti aspetto come sempre, al solito posto - Volume II
RomanceUn anno dopo gli avvenimenti del primo volume, Jason e Bianca hanno ormai imparato ad affrontare la vita con consapevolezze differenti e a compiere delle scelte ardue mettendosi ininterrottamente alla prova. Si sa però che il destino ama giocare con...