Ⅳ QUEL Ragazzo

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Suona la campanella, è finita l'ora. Il prof richiama la nostra attenzione per ritornare in classe.

«È stato bello conoscerti»
«Ah. Anche per me è stato un piacere. Sono t/n e te?»
«Anna. E lui è Francesco»
«Ma puoi chiamarti strecatto o stre se preferisci» mi sorride.
«Va bene. Allora ciao ragazzi» gli sorrido e me ne vado.
«Per tua informazione, noi siamo della 4^LA»

«t/n allora?»
«Cosa?»
«Che palle il prof. Io volevo stare con te... Piuttosto, dove ti aveva spostata?»
«Ero vicina a quelli del gruppo di stamattina: la ragazza e quello molto magro»
«ODDIO. E cos'hai fatto?»
«Beh, abbiamo fatto amicizia»
«Davvero?! Con loro. Ma ridevano di te»
«Vabbè dai. Comunque sono simpatici»
«Se lo dici te...»

Torniamo in classe e nel corridoio vedo QUEL ragazzo. Alex.
«MONICA!!» la tiro per una spalla.
«Oh ma che cazzo fai andicappata?!»
«Guarda chi c'è là!» dico a bassa voce.
«Alex?»
Annuisco.
«ODDIO È LUI»
«SI MA non urlare cretina!» gli tiro uno scappellotto in testa.
«Mi hai fatto male! OH MA SI STA AVVICINANDO, che fai lo saluti?»
«Non ci avevo pensato... forse dovrei. Dovrei?»
«Secondo me si. Guardalo negli occhi e salutalo con un bel sorriso. E NON ALZARE QUELLA MANI PER FACE CIAO»
«Cercherò di non farlo»

Lui si avvicina sempre di più a me. Ovviamente per l'occasione mi sistemo la maglia e vedo se i pantaloni cadono bene sulle scarpe, che forse non guarderà mai MA FA NIENTE DAI. Sembro così in disordine: perchè le braccia ciondolano? Perchè la maglietta non è bella come stamattina? Perchè i pantaloni sono troppo larghi? No, sono troppo stretti. E i capelli? ODDIO I MIEI CAPELLI. E se non vedesse le mie lentiggini? Io ho le lentiggini. E SE NON NOTASSE GLI OCCHI VERDI? GIURO NON LI HO MARRONI. E SE GUARDASSE MONUCA E NON ME? E SE-
«Ciao t/n» mi sorride.
D'un tratto il mio corpo e la mia mente si rilassa e si lascia andare.
«Ciao Alex» gli lancio uno dei miei sorrisi più sinceri.
È proprio un bel ragazzo.
È bello
È bello da morire.. e
E IO?
IO ERO BELLA DA MORIRE? LO SONO STATA PER LUI? IO ODIO TUTTO QUESTO. PERCHÈ? PERCHÈ?
È ancora qua. Si è fermato davanti a me. Oh.
«Come va?»
«Bene grazie. E te?» Sto sudando. Chissà se si vede che ho le ascelle pezzate e le mani bagnate...
«Bene anch'io grazie. Fa caldo, vero?»
«Eh si. Oggi fa un po' caldo»
«Quando arrivi in classe bevi un po' d'acqua che sennò rischi di svenire» ridacchia un pochino.
«Ehm... Perchè scusami?»
«Sei tutta rossa in faccia. Per il caldo»
«Davvero?! Ah beh si, si fa un po' caldo ecco... Siamo stati ora in palestra e quindi... FA CALDO!»
«Va bene dai, torno in classe. È stato bello rivederti» Se ne va facendo ciao con la mano e ricambio il suo saluto.
«È stato un piacere anche per me»
Mi giro verso Monica, ma lei non c'erano. Beh in realtà tutta la mia classe non c'era. ODDIO DOVE SONO FINITI TUTTI?!

Corro per tutto il corridoio. LA MIA CLASSE ERI L'ULTIMA. Questa è un'ingiustizia..

«Prof! Mi scusi il ritardo, ma-»
«Era insieme ad un ragazzo»
«COSA DICI?!»
«Dai per questa volta la scuso signorina, ma che non accada più. Poi mi dica chi è il fortunato» il prof di italiano mi fa l'occhiolino.
NO NO ASPETTI NON È COME SEMBRA!!! Anche se non sarebbe proprio male, ecco.
«Stai zitto Raffo»
«Un bacetto non ve lo siete dati?» dice lui.
«Raffo dicci chi è» dice una.
«E che classe fa!» poi un'altra ragazza.
«Com'è fisicamente?» e un'altra ancora.
«Bimbe vi prego basta. Non mi sono baciata con nessuno e non sto insieme a nessuno. Quindi vi prego di far tacere il vostro lato gossip girl. GRAZIE»
«Dai t/n calmati. Noi stiamo solo scherzando»
«Però perchè sei tutta rossa in viso?»
«Dai bimbe fa caldo»
«Eh si si. Sarà»

Per fortuna entra un prof.

Non le sopporto. Sembrano tanto amiche ma poi sono delle serpi, sono dei serpenti. Le odio tutte, tranne Monica. Lei è la mia migliore amica da praticamente sempre. La adoro.

Anche quest'ora è finita ed è ora della pausa merenda. Non ho tanta fame, ma voglio andare lo stesso alle macchinette a prendere qualcosa da mangiare.
«Monix! Andiamo a prendere qualcosa alle macchinette?»
«Prendo i soldi»
«Okay. Ti aspetto fuori dalla classe»

«Allora. Andiamo?»
«Andiamo»
«Scusa se non sono rimasta prima, ma il prof non voleva che io restassi. Poi ti chiamavo ma nemmeno ti giravi»
«Oddio. Ero troppo concentrata su di lui»
«A quanto pare si»
«Che figuraccia»
«Ma no dai. Sarai sembrata sicuramente carina»
«Bah. Io non ti credo»
Punta gli occhi al cielo e mi fa la linguaccia.
«Oddio guarda che fila alla macchinetta. Cavolo così ci impiegheremo tutta l'ora»
«Ma quello laggiù non è Alex? ODDIO Sta alzando la mano E TI GUARDA! Vai da lui, magari ti fa saltare la fila»
«Vieni anche tu defuciente»
«Ehy Alex» gli sorrido. «Guarda che fila»
«Eh si. Se volete posso farvi passare avanti a me»
«Non ti preoccupare, io vado a fare la fila. Nel dubbio io t/n voglio la barretta quella al cioccolato. Ciao!»
«MA ASPETTA! Vabbè, ricevuto capo»
Si mette a ridere.
«Vabbè dai, vado in fila con lei»
«No dai, ti faccio passare volentieri. Avrei fatto passare anche la tua amica ma ha deciso di andarsene» mi sorride.
Che gentile.
«Avrei pagato anche per lei»
«Cosa? Non se ne parla assolutissimamente. Nemmeno ci conosciamo»
«Dai scherzavo. Sono povero» ridacchia.
Però che peccato, sarebbe stato carino. Vabbè, e anche oggi si risparmia domani.
«Ehy guarda. Tocca a te»
«Oh! Grazie»
Sarà meglio che prenda qualcosa anche per Monica. La chiamo.
«Alex, vai avanti te. Io chiamo Monica per sentire cosa vuole»
«Ok»
«Ohi Monix. Ma che vuoi da mangiare?»
«Ma te lo avevo già detto! Vabbè TE LO RIDICO... Voglio la barretta proteica al cioccolato e una bottiglietta d'acqua»
«Ok. Cia' cia'» chiudo la chiamata.
«Hai finito Alex?»
«Si. Passa pure» mi lancia uno dei suoi sorrisi. Aiuto penso di svenire.
«Grazie» gli ricambio il sorriso.

Suona la campanella.
«Allora, in che classe sei?»
«Sono all'ultimo anno del geometra»
«Bello!»
«E tu?»
«Io faccio la terza de-»
Non finisco di parlare che Monica arriva e mi prende per un braccio.
«EHY! MA CHE FAI?!»
«Dobbiamo andare in classe»
«Ma stavo parlando con Alex!»
Si ferma.
«Ah. Allora salutalo E FAI VELOCE!»
Lo guardo negli occhi e alzo la mano per salutarlo.
Guardo Monica, gli prendo la mano e insieme andiamo in classe.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30 ⏰

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