Parte 5

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Al rientro dalla gita il sentimento prevalente è quello della nostalgia, nostalgia di quei meravigliosi giorni passati. Ma, fortunatamente, il professore di Musica aveva organizzato una serata al Teatro Lirico per vedere la Turandot di Puccini; già in passato avevamo partecipato ad uno spettacolo, quello dei Pagliacci di Leoncavallo, sempre con le classi della scuola in cui studiava Silvia, ma non ci eravamo incontrate comunque. Questa volta invece ci saremmo potute incontrare: io, lei e il mio migliore amico. Non serve dire che è stato fantastico, sia la rappresentazione dell'opera, sia rincontrarci. Inoltre avrei incontrato nuovamente Silvia l'anno successivo, perché avrebbe frequentato il Liceo Classico, proprio come me. Passano i giorni e noi continuiamo a sentirci ogni giorno, abbiamo legato tanto. Arriviamo all'esame di terza media: una delusione totale. Premetto che io per tre anni ho sempre studiato e sempre preso voti alti, nonostante i miei problemi, ed entro con l'otto. Alle prove scritte, da stupida, aiuto i miei compagni, mentre io non chiedo niente a nessuno; all'orale rispondo a tutte le domande e addirittura mi fanno parlare della mia crescita personale, delle prove che ho superato durante il viaggio. Tutto bene, no? No. Per niente. Escono gli esiti totali e il mio voto rimane l'otto, quello di una mia compagna che ha più copiato che studiato è diventano un nove. So sicuramente che non siamo il numero che ci viene dato ad un esame, ma io ci credevo tanto, dopo aver passato tre anni a, scusate il francesismo, farmi il culo. Addirittura la madre di un mio compagno mi dice di andare a chiedere spiegazioni sul mio voto, perché non me lo meritavo. Ma comunque il mio pensiero poco dopo è passato al fatto che sarei andata al Classico, che avrei studiato materie come il Latino e il Greco. Ma quando ho deciso di studiare in quella scuola? A Dicembre 2013, mi sembra, il Liceo aveva organizzato un open day, grazie al quale si poteva visitare la scuola, parlare con i professori e vedere un po' se fosse la scuola giusta. Io ho partecipato e, tra le varie informazioni, ci hanno anche detto che avrebbero organizzato un corso di Greco. Mando la mail per iscrivermi e mi danno le date in cui avrei dovuto partecipare. Tanta ansia, ma anche impazienza, non vedevo l'ora di provare a cimentarmi in quella materia a me totalmente sconosciuta. Durante la prima lezione la professoressa ci dà dei fogli contenenti l'alfabeto greco, con parole scritte con i segni dell'alfabeto greco e il disegno corrispettivo. Inutile dire che ho studiato ogni singola informazione datami in quelle lezioni e ho iniziato a scrivere il mio nome con quei segni milioni di volte. Quel corso mi ha portata a scegliere la scuola che mi avrebbe accompagnata per cinque anni. Una scuola che mi ha dato tanto, ma che mi ha tolto altrettanto, lasciandomi spesso senza speranza.  

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 25, 2024 ⏰

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