Vivi la tua vita

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Una settimana dopo...

"C'è tu mi stai dicendo che vuoi andare alla festa di Marissa? Lo sai che la' ci sono gruppi di adolescenti arrapati che vogliono solo scoparsi mia figlia?!" Mia madre gridò. Roteai gli occhi.

"Sei solo arrabbiata perché vorresti essere al mio posto"

"Helen, ci sarò io con lei, non preoccuparti" disse Josh a mia madre. Perfetto ora mi serve anche il controllore.

"Okay, controllala mentre io sarò via in questi due giorni" lei gli disse sorridendo.

"Mamma! Ho diciassettenne anni! Non ne ho cinque!"ribatte' offesa.

"Io vado, ciao tesoro" disse dandomi un bacio sulla guancia. E dando un bacio a stampo a Josh, lei voleva approfondire il bacio ma lui non glielo consenti'. Lei lo guardo' stupita.

"Devi andare" lui le disse e lei sorrise. Usci' e Josh l'accompagno'.

Un'ora dopo Josh tornò e io uscì dalla doccia, avevo solo l'intimo addosso, stavo andando nella mia camera quando Josh corse di sopra. Mi vide e restò a bocca aperta, si giro' subito e disse:

" Mi dispiace, io non volevo, era solo, cioè, io-" lo fermai. Gli toccai il collo e dissi:

"È tutto okay, capisco"

E corsi in camera a vestirmi.
Josh's pov

Tornai dopo aver accompagnato Helen all' aeroporto. Sali' al piano di sopra per vedere se Simo avesse bisogno di qualcosa. Ma la vidi in intimo, stavolta ci vollero davvero tutte le mie forze per non cedere.

"Mi dispiace, io non volevo, era solo, cioè, io-" mi fermò. M toccò il collo e disse:

"È tutto okay, capisco"

No, tu non lo capisci. Non lo capisci quello che io provo per te, non lo capisci il fatto che voglio farti ogni volta che ti vedo, non capisci che ti sogno ogni notte, non capisci che sei diventata la mia droga perché tu questo non lo sai. Iniziai a prepararmi per la festa visto che dovevo accompagnare e restare con Simo. Misi dei jeans attillati, un paio di scarpe bianche e una camicia anch'essa bianca. Senti' il rumore dei tacchi avvicinarsi. Mi girai e vidi Simo. Lei stava indossando un top bianco corto, una gonna di jeans e scarpe nere alte col tacco. Le misi un braccio intorno alla vita e andammo in macchina.

"Vedrai che ci divertiremo" le dissi sorridendo.

"Certo" lei rispose roteando gli occhi. Arrivammo alla festa a casa di questa Marissa. Quando la videro, un gruppo di ragazze le corse incontro urlando il suo nome, dietro c'era un ragazzo, alto, con i capelli biondi e gli occhi verdi, poteva avere diciannove anni.

"Simo"

"Alexander" lei gli disse abbracciandolo.

Volevo spaccare la faccia a quel ragazzo.

"E tu sei?" Una ragazza non tanto alta con i capelli neri ondulati, gli occhi neri profondi, non bellissima, non brutta, carina.

"Josh, sono qui con Simo"

"Ohh, quindi tu sei il famoso Josh, piacere, io sono Marissa."

Le strinsi la mano.

"Che cosa ha detto di me?"

"Che sei il ragazzo di sua madre, però ha ragione, sei molto bello"

Sorrisi e guardai Simo parlare con quel Alexander. Andai da lei e le cinsi la vita, Alexander mi guardò male e io feci un sorriso malizioso.

Stepfather (short story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora