Parto

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"Adesso o mai più" mi ripetevo davanti allo specchio. Dovevo dire a Josh che lo amavo, che lo amavo sul serio e che non potevo vivere senza di lui. La verità era che per la prima volta nella vita avevo davvero paura. Avevo paura che avrei perso Josh per sempre. Non avrei mai pensato di incontrare qualcuno così straordinario come Josh, ma soprattutto non avrei mai pensato che lo avrei conosciuto come il ragazzo di mia madre. Lei aveva scelto di dare a Josh una seconda possibilità e lui l'ha accettata. Quindi si sarebbero sposati in poco tempo.
"Lui non ti ha mai amata" ripetevo nella mia testa. Il mio cuore era ridotto in mille pezzi.
Lui ha scelto tua madre a te
Per lui sei solo una stupida ragazzina
Ma non lo capisci che eri solo un divertimento?

La mia testa non mi dava pace, corsi in bagno e iniziai a vomitare. Qualcuno bussò alla porta ma non riuscivo a rispondere, allora la persona entrò. Finalmente finì di vomitare, ma sentì qualcosa tra le mie gambe, spalancai gli occhi quando un liquido trasparente partì dalle mie gambe per arrivare al pavimento. Ero al nono mese, questo poteva significare solo una cosa.

"Marissa, mi si sono rotte le acque"

In quel preciso istante iniziarono le doglie e anche le mie urla.

"Vieni, andiamo all'ospedale"

Annuì e salimmo in macchina. Marissa frecciava come una pazza, se ci avrebbe fermato la polizia o un autovelox, le avrebbero sicuramente sequestrato la patente. Grazie al cielo non c'era nessuno dei due. Arrivammo in ospedale appena in tempo, mi portarono subito in sala parto.

"Il bambino è già in posizione, e lei è già dilatata di dieci centimetri, cerchi di far corrispondere le sue spinte con quelle del bambino" l'ostetrica mi disse.

"C-ci provo" dissi mentre il dolore si impossessò di me. Marissa uscì dalla stanza. Incominciai a spingere e a gridare.

"Brava, così" l'ostetrica mi disse.
Josh's pov

Guardai il mio cellulare, ero alle prove per il mio matrimonio. Sto per sposare una donna che non amo. Sono un idiota. Perché lo sto facendo? Per un semplice ricatto. Non voglio una denuncia e non voglio che l'amore della mia vita finisca nei casini. Sentì le note di A sky full of stars provenire dal mio cellulare. Amore. Presi la telefonata ma invece di essere Simo a rispondere, fu Marissa.

"Pronto Josh, sei tu?"

"Sì, che succede?"

"Devi venire all'ospedale subito"

Sentì le urla di Simo dall' altro capo della linea.

"Marissa che succede?"

"Simona sta partorendo"

Altre urla.

"Sto arrivando" dissi staccando la telefonata.

" Chi era?" Helen mi chiese.

" Mio figlio sta nascendo"

Lei roteò gli occhi.

"Dai, ti accompagno all'ospedale"

"Sul serio?"

"Sì, però resterò in macchina"

Salimmo in macchina e guidai il più velocemente possibile.

"Josh rallenta!" Gridò Helen ma io non le diedi ascolto.

"Sai sono curiosa di vedere come la prenderà tuo figlio quando vedrà che tua moglie è più bella di quella sgualdrina di sua madre" lei disse ridendo.

"Non chiamarla così! E ti stai davvero paragonando a una ragazza di diciassette anni, quasi diciotto?"

I suoi occhi si spalancarono come se avesse realizzato qualcosa.

"Josh, io ti amo" risi ironicamente.

"Se mi amassi, non mi costringeresti a sposarti, questo non è amore" dissi parcheggiando e sbattendo la portiera della macchina.

Corsi per le scale e sentì urlare il mio nome. Salì ed entrai in sala parto.

"Un ultima spinta e ci siamo" disse l'ostetrica. Simo annuì e continuò a spingere mentre le presi la mano.

Vidi la creatura più piccola e più fragile ma anche la più bella che avessi mai visto.

"E' un maschio" disse l'ostetrica. Lui stava piangendo, così lo presi in braccio.

"Ti assomiglia" Simo disse sorridendo.

"Ciao Chase"

Chase era il nome che io e Simo avevamo scelto se fosse stato maschio. Cercai nella mia tasca e presi una scatoletta di velluto blu. Lei la prese e la aprì.

"Josh, cosa significa?"

"Mi vuoi sposare?"

"Ma tu stai sposando mia madre e-" la fermai.

"Se tu mi dirai Sì, io non lo farò, perché io amo solo te e onestamente non riesco a immaginare una vita senza di te"

" Sì, Josh Golden, sarò tua moglie e anch'io ti amo, più di ogni altra cosa al mondo" mi disse dandomi un leggero bacio sulle labbra.

Stepfather (short story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora