Ricordi

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Guardavo le foto di me e Josh con Chase tra le braccia, ero seduta sul divano e mio figlio stava dormendo tranquillamente. Una ritraeva me e Josh, davanti al mare, al tramonto e io sorridente tra le sue braccia e lui con il viso nell'incavo del mio collo mentre mi abbracciava da dietro, mi ricordavo bene quel giorno, era stata la prima settimana che mia madre ci aveva lasciato da soli.
Flashback

Stavo indossando un maglione bianco e i miei jeans preferiti con un paio di scarpe da ginnastica.

"Dove stiamo andando?" Chiesi a Josh mentre continuavo a cambiare stazione radio, finché non trovai la canzone che cercavo ovvero A sky full of stars dei Coldplay.

"E' una sorpresa" rispose lui sorridendo. Alzai il volume della musica così che mi  sembrasse rimbombasse nel cielo.

"Ti piace davvero questa canzone"

"Sì" dissi sospirando e iniziando a cantare a squarciagola.

"Go on and tear me a part, i don't care if you do"

Josh rise e iniziò a cantare pure lui.
"Because in a sky full of stars, i think i saw you"

Rimasi ammaliata dalla sua voce, era come sentire un angelo cantare.

"Perché ti sei fermata?" Mi chiese guardandomi di sfuggita.

"Canti da dio, sei bravissimo"

"Grazie, anche tu non sei male"

Sorrisi e spalancai gli occhi quando vidi che eravamo al mare.

"Oddio, io amo il mare, come facevi a saperlo?"

"Ho tirato a indovinare"

"Ma è autunno"

"Non ti ho portata qui per fare un bagno anche se, se vuoi il costume è nel retro"

"Sei fantastico, ci facciamo una foto?"

"Sì, anche se credo che sia meglio che qualcuno ce la scatti"

"Hai ragione"

Per nostra fortuna un signore passò e gli chiedemmo di scattare la foto.  Lui lo fece e ci restituì la macchina fotografica dicendoci:

"State molto bene insieme"

Arrossì.

"Grazie, ma noi non siamo insieme" disse Josh. Passammo il resto del tempo a guardare il mare su una roccia abbracciati intorno a una coperta a parlare delle nostre vite.
Fine Flashback

Guardai un'altra foto, eravamo in un lunapark. Ricordo quel giorno. Eravamo ancora una volta a casa da soli.
Flashback

Mi guardai intorno, ero così felice di essere lì.

"Come mai ti piace tanto questo lunapark?"

"Perché ci venivo quando ero piccola e poi qui trovi le migliori frittelle di tutta la città" dissi cercando di sembrare seria e fallendo miseramente. Lui rise e io mi unì a lui. La sua risata era così angelica, tutto di lui mi ricordava il paradiso.

"Dove vuoi andare prima?"

"Montagne russe, mangiare frittelle, casa degli orrori e andare nel labirinto degli specchi"

"Perché il labirinto degli specchi per ultimo?"

"Perché non riesco mai a trovare l'uscita"

Lui rise di gusto.

"Hey! Non è divertente" dissi fingendomi offesa ma non funzionò e scoppiai a ridere con lui un'altra volta. Salimmo sulle montagne russe, e gli proposi di giocare a venti domande. Lui accettò.

"Hobby preferito?" Gli chiesi gridando.

"Snowboard e cantare, il tuo?" Mi rispose anche lui gridando. In pratica gridammo tutte le domande e le risposte.

"Suonare la batteria e ascoltare musica"

"Hai una band?"

"No, tu?"

"Neanche, che musica ti piace ascoltare?"

"Rock, tu?"

"Non si direbbe, pop rock"

"Perché non si direbbe?"

"Dal tuo aspetto non sembri proprio il tipo"

Allora gli chiesi sempre gridando:

"Cosa pensi di me?"

"Sei bellissima, intelligente e fantastica, sei un pò arrogante e nervosa, e impulsiva ma sei anche dolce, e tu cosa pensi di me?"

"Che sei un ragazzo fantastico, perché ti sei messo con mia madre?"

"Perché sono sempre andato con le donne più grandi perché sono più esperte riguardo al sesso, mi odi ora?"

"No, ami mia madre?"

"Avevo un infatuazione per lei, ma amore no. Chi è Alexander per te?"

"Avevo una cotta per lui, è solo un amico, perché?"

"Non mi piace, lo sapevi che ti vuole portare a letto?"

"Sì"

"Ci staresti?"

"No, geloso?"

"Sì, avete avuto una storia?"

"No, cosa provi per me?"

"Mi piaci, tu?"

"Mi piaci anche tu. Sei sicuro che ti piaccio?"

"Sì, tu?"

"Sì, vuoi baciarmi?"

"Sì, tu?"

"Sì, perché stai con mia madre?"

"Non lo so, perché?"

"Curiosità. Mi ami?"

"Sì, tu?"

"Sì, mi bacerai?"

"Lo vuoi davvero?"

"Sì, tu?"

"Sì"

E così ci baciammo proprio quando scendemmo dalla giostra.

Sorrisi e lui disse:

"Andiamo a mangiare frittelle"

Lo presi per mano e corremmo fino allo stand delle frittelle.

"Avevi ragione, sono squisite!"

"Te l'avevo detto"

Dopo che finimmo di mangiare, andammo nella casa degli orrori e Josh gridò come una ragazzina. Ma è anche per questo che lo amo. Poi andammo nel labirinto degli specchi, dove se Josh non ci fosse stato, non avrei mai trovato la via d'uscita, tralasciando il tempo che avevamo perso a farci un sacco di selfie dentro il labirinto. Poi mano nella mano andammo a mangiare un hamburger con patatine, e tornammo a casa ascoltando Those nights di Skillet.
Fine Flashback

Vidi un'altra foto dove ci guardavamo negli occhi sotto un albero. Guardai l'orologio, presi le mie valigie e le cose di mio figlio, misi Chase nel baby pullman e partì. Guidai fino all'aeroporto, feci il check in e fui una dei primi passeggeri a salire sull'aereo dopo tutti i controlli. Speravo con tutto il cuore che Josh sarebbe venuto.

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Hey! Ciao Ragazzi, scusate per il ritardo nell'aggiornare. Mi dispiace ma tra due capitoli completo la storia, grazie a tutti quelli che stanno leggendo, se volete lasciate un commento, mi farebbe molto piacere.
Baciiiii
Al prossimo capitolo;)

Stepfather (short story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora