1. Prolungare la notte

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Sistemo i miei capelli neri alla bene e meglio mentre mi osservo nello specchio del bagno di casa mia, prima di uscire a fare una passeggiata.
Amo l'estate, fin da bambina l'ho sempre preferita a tutte le altre stagioni, forse perché appena arriva il caldo la Grecia si riempie di turisti di tutto il mondo e mi è sempre piaciuto osservare le varie persone che entravano nel negozio di souvenir dei miei genitori, i loro modi di parlare, i loro modi di vestire, e mi è sempre piaciuto tanto vedere le varie famiglie che affittavano per qualche settimana le case vicino alla nostra, fare amicizia con loro e scoprire tante cose delle varie parti del mondo raccontate dalle loro bocche. È stato come viaggiare e scoprire tantissimi fatti e aneddoti ma senza spostarsi nemmeno un po', e questo mi ha fatto nascere una voglia fortissima di girare il mondo, di scoprire gli angoli più remoti ed ammirare tutto direttamente con i miei occhi. Sono affascinata dalle altre culture, dalle altre lingue, dall'altre tradizioni, per questo ho anche deciso di iscrivermi alla facoltà di lingue. Mi sembra di avere le chiavi del mondo in mano in questo modo, per quanto magari possa sembrare sciocco.

Ma se per tutto questo, ed oltre, ho sempre amato questi mesi estivi, non posso dire lo stesso dei miei capelli. Quando arriva il caldo si rifiutano di collaborare e sistemarli non è esattamente cosa da poco, per questo oggi ho deciso di legarli con una semplice pinza nera. Devo dire, però, che non mi dispiacciono nemmeno al momento (o meno del solito perlomeno); mettono in evidenza il mio viso abbronzato e gli occhi neri truccati solo con del mascara.

Afferro la piccola borsetta di pelle marrone, che avevo posato sul tavolo appena sono rientrata dal negozio dei miei, e finalmente esco.

Mykonos è sempre spettacolare, ma la notte lo è ancora di più. Le luci che si accendono e la colorano dandole un aspetto magico, come se ci si trovasse all'interno di una cartolina, le persone che passeggiano e ridono per strada andando verso il mare o cercando un locale in cui cenare, le coppie che felici e innamorate si giurano amore eterno. Ho perso il conto di quante volte ho visto queste scene, ma non smettono mai di avere un sapore davvero particolare e unico. Quando la gente è qua sembra non avere problemi, sembrano tutti così spensierati, senza responsabilità, come se all'entrata della Grecia fossero stati derubati tutti dai pensieri negativi, ed è una cosa davvero bella. Le espressioni felici sui loro volti trasmettono tanta allegria anche a chi passa al loro fianco come me.

Cammino per le stradine, quasi con la testa sulle nuvole, e vado verso il bar centrale, il mio preferito. Mi piace incontrarmi qua con le mie amiche, bere e mangiare qualcosa con loro e osservare il mare e tutto ciò che lo circonda. È quasi una tradizione, praticamente veniamo qua tutte le sere per tutta l'estate da non so quanti anni.

Faccio per entrare all'interno del locale, ma mi blocco quando mi rendo conto di essere sbattuta contro a qualcuno che stava uscendo. Alzo lo sguardo e i miei occhi si scontrano con quelli verdi di un ragazzo alto e con i capelli castani e lunghetti che non ho avevo mai visto prima d'ora, molto probabilmente è un turista. Immediatamente la mia mente si perde a immaginare da dove venga e cosa faccia nella vita. Credo sia francese o magari spagnolo, sì direi sicuramente che è spagnolo vedendo i suoi lineamenti.

Mi sorride in modo dolce e si passa la mano tra i capelli, facendomi stringere lo stomaco. È davvero un bel ragazzo, impossibile non pensarlo. La sua mascella definita, il suo viso spigoloso e gli occhi chiari gli donano un'aria davvero particolare, sembra quasi scolpito sulla pietra da un artista rinascimentale.

"Scusami, non ti avevo vista." l'accento mi fa capire subito di essermi sbagliata, non è né spagnolo né francese, è italiano. Mi basta poco ormai per capire da dove vengono i turisti quando parlano.

"Non preoccuparti, nemmeno io. Ero distratta." gli sorrido in modo cordiale e lui ricambia allo stesso modo, fissandomi nel viso senza imbarazzo per qualche secondo, dopodiché si sposta appena e mi lascia lo spazio per passare. "Grazie."

A summer of desire - Riccardo Calafiori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora