L'inizio

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Sono un massaggiatore professionista, con diverse abilitazioni e una padronanza di tecniche che adatto e integro per ottenere il miglior risultato possibile. La mia passione per il massaggio risale a un periodo cruciale della mia giovinezza, durante le scuole superiori, quando un infortunio alla schiena mi costrinse a sottopormi a massaggi fisioterapici. Questi trattamenti erano tutt'altro che rilassanti, spesso dolorosi e concentrati su una parte del corpo in sofferenza. Tuttavia, in quelle sedute, percepivo chiaramente le differenze tra chi mi massaggiava: mani gelide, dita insensibili al mio dolore, chi dimenticava perfino il talco, e poi c'era la mano ferma ma delicata. Fu in quel periodo che cominciai a documentarmi, attratto dai benefici che sentivo, e iniziai a formarmi un'idea personale su cosa un massaggio dovesse essere.

Cominciai con un libro, usando le mie gambe come cavie. Frequentai vari corsi, alcuni seri, altri meno, che mi diedero una prima infarinatura sulle tecniche che poi approfondii. Oggi, il massaggio è diventato il mio lavoro. Eseguo trattamenti in un centro estetico e privatamente. La mia carriera ha avuto un'evoluzione inattesa, e vorrei raccontarvi alcune esperienze che mi sono capitate. Ma prima di tutto, lasciate che vi narri come è iniziata questa avventura.

Quando mi presentai al centro estetico, l'inizio non fu semplice. Con tutti i miei attestati in mano, mi feci avanti durante una ricerca di personale che il centro pubblicava per l'ennesima volta. Al colloquio, la titolare mostrò subito scetticismo. Gli uomini erano rari in questo campo e le sue esperienze precedenti non erano state positive. Le massaggiatrici scarseggiavano, e quelle poche che si presentavano non si rivelavano professionali o ambivano ad altro. Il massaggio, se fatto seriamente, è faticoso e non tutte erano disposte a sopportare questa fatica. Tuttavia, aveva bisogno di personale e, a malincuore, decise di mettermi alla prova.

Il giorno dopo, mi richiamò per mostrarmi il centro, chiarendo che ero in prova. Portai con me la mia divisa, intuendo che non avrebbero avuto taglie da uomo. Passai il pomeriggio accanto a lei, che mi mostrò le diverse sale, mi presentò alle future colleghe e mi fece assistere, con il consenso di tutti, ai vari tipi di massaggi praticati. L'ambiente era formale, la clientela altolocata, e spesso si associavano ai massaggi sedute estetiche come unghie, depilazione, trucco e altri trattamenti. Per alcune clienti, su prenotazione, c'era anche il parrucchiere. Quel pomeriggio osservai senza poter effettuare un solo massaggio.

A fine serata, la titolare non mi congedò subito. Mi chiese di aspettare la chiusura per aiutarla a mettere in ordine per il giorno successivo, così avrei imparato dove si trovavano gli oggetti che forse avrei utilizzato. Chiuso il centro, rimanemmo solo io e lei. Mi disse di andare nella saletta n. 3, dove mi avrebbe raggiunto. Mi preparai a eseguire un massaggio total body su di lei. Tempo cinque minuti, si presentò, in accappatoio.


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