3. when i'm away from you, i'm happier than ever

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Dopo la cena propongo al mio ragazzo di restare a dormire da me, ed entusiasta lui accetta.
Scendo le scale di corsa, quasi rompendomi il collo, e avviso mia madre.

<<Mamma, sta sera resta a dormire Marcus, va bene per te?>>, chiedo con gli occhi da cerbiatta.

<<D'accordo tesoro, ma ricordati sempre di usare le precauz...>>, dice lei con tono serio.

<<Mamma! Ma per chi mi hai presa!>>, sbotto infuriata, e salgo di sopra.

Entro nella mia stanza e noto che Marcus si sta spogliando, perciò richiudo la porta e decido di bussare.

<<Puoi entrare>>, dice lui.

Entro e lo trovo ancora con i boxer, cosa che non mi interessa sinceramente, per cui decido di entrare in bagno a struccarmi e farmi una doccia.

Appena finisco, torno con ancora l'accappatoio addosso nella mia camera e li lo trovo disteso ad aspettarmi.
<<Vieni>>, mi dice facendo cenno di avvicinarmi.
<<Ehm, d-dovrei m-mettere il pigiama e...>>, dico imbarazzata.
<<Ho detto vieni>>, dice con tono serio.

Ma che gli prende?

<<Marcus, h-hai preso i farmaci?>>, chiedo spaventata mentre indietreggio poiché lui si avvicina pericolosamente a me.

Marcus soffre di psicosi a causa di traumi subiti in passato, ovvero la violenza psicologica esercitata da suo padre.

<<Vieni qui, piccola...>>, dice con gli occhi sgranati.

<<Marcus, non sei in te, non fare cose di cui ti potresti pentire...>>

E succede quello che non mi sarei mai aspettata.

Marcus mi blocca con entrambe le mani le spalle e mi carica in spalla, mentre io cerco di dimenarmi da lui, ma con scarsi risultati.

Mi mette a letto e mi tappa la bocca con una maglietta, poi va a chiudere la porta a chiave.
In questa frazione di secondo mi alzo e corro in bagno, ma lui è più veloce di me e mi afferra per un braccio.

Mi rimette a letto e si sfila lentamente i boxer, mentre io mi dimeno.
Ad un tratto, la sua mente formula un pensiero.

Pensiero di Marcus: mi dispiace.

E il suo cuore dice:

Non sono in me.

Continuo a dimenarmi ma con scarsi risultati, e in preda alla stanchezza, mi addormento. O forse svengo.



La mattina seguente

Mi sveglio con un dolore lancinante al basso ventre, quasi non riesco a camminare.

Aspetta...

D'un tratto i ricordi di ieri sera mi offuscano la mente, mentre il mio respiro si fa irregolare e delle lacrime iniziano a solcare il mio viso.
Mi alzo dolorante e chiamo immediatamente il mio ragazzo, che fra poco sarà ex ragazzo.

<<Tu! Brutto pervertito! Cosa mi hai fatto?>>, sbotto al telefono.

<<Piccola, che hai?>>, mi chiede spaventato dal mio tono di voce.

<<Cosa mi hai fatto ieri sera, eh? Dimmelo o ti denuncio alla polizia!>>, sbotto ancora infuriata.

<<Amore, io non ho fatto proprio nulla. Ieri sera abbiamo cenato insieme ai tuoi, Blake, Michael e Jake. Poi siamo andati a prendere un gelato, ti ho riaccompagnata a casa e io sono tornato nella mia.>>, dice calmo.

Ho davvero fatto un incubo?

<<Oddio, mi dispiace così tanto Marcus, ho fatto un incubo...>>, spiego fra le lacrime.

<<Va tutto bene amore, sono qui... con chi parli tesoro?>>, dice l'ultima frase una voce femminile.

<<Con chi sei?>>, chiedo furiosa, realizzando.

<<Elizabeth, vedi...>>, comincia lui.

<<CON. CHI. CAZZO. SEI?>>, urlo, facendomi sentire da quasi tutto il vicinato.

<<Liz, posso spiegare...>>, comincia lui...

<<Non devi spiegare proprio nulla. È finita.>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 10 ⏰

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𝐿𝑜𝓋𝑒 𝒾𝓈 𝒶 𝒟𝒶𝓃𝑔𝑒𝓇𝑜𝓊𝓈 𝒢𝒶𝓂𝑒 - L'amore è un Gioco PericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora