Era lui.
Lo stesso ragazzo di questo pomeriggio a cui ero andato addosso.
Mi fissava con uno sguardo quasi come se l'avessi beccato a fissarmi. Forse era proprio così.Inclinai la tesa e alzai un sopracciglio verso la sua direzione, aspettando che parlasse.
<<Uhm, ciao>> disse alzando una mano verso la mia direzione, mentre l'altra teneva stretta al petto la fascia del borsone.
<<Ciao>> accenai un lieve saluto, perché, anche se mi sembrava uno apposto, era comunque della squadra di hockey.
<<Hey senti, mi spiace per esserti andato addosso oggi, e i miei compagni mi hanno raccontato cosa ti ha fatto Luke in pista, mi scuso anche da parte sua. Perdonalo, non è antipatico, è solo, come dire, stupido>>
Lo guardai continuando a tenere il sopracciglio alzato ma con fare divertito.
<<Beh se lui non è antipatico, io sono un giocatore di pallavolo>>
Rise alla mia battuta. Una risata dolce e sincera. Si portò la mano leggermente davanti alla bocca mentre rideva e non so, la trovavo una cosa, carina?<<Beh, se riuscirò a non fargli fare altre cazzate durante tutto il resto della settimana, stai tranquillo che non ti succederà nient'altro>>
<<Guarda che non devi proteggermi>> disse tornando con una faccia seria.
Lui continuava a guardarmi da lontano dal marciapiede. Illuminato dalle lievi luci dei lampioni. Il sole non se ne era del tutto ancora andato ma potevo dire che si, era quasi buio.
Aveva i capelli ancora un po' bagnati dalla probabilmente doccia che si era fatto dopo gli allenamenti. Indossava una felpa verde e dei pantaloni neri.
Era molto bello, anzi, bellissimo.Dopo alcuni secondi di silenzio parlai.
<<Comunque non so come voi teniate quello spogliatoio in quelle condizioni. Io e il mio compagno di pattinaggio ci siamo entrati ed era uno schifo. Lui per i primi cinque minuti da quando ne era uscito, è dovuto restare seduto un attimo per la nausea provocata dalla puzza lì dentro>> risi alla fine della frase.
Così fece anche lui.<<Già lo so, essere in 10 dentro ad uno spazio così ridotto porta a queste cose>>
Era simpatico. Ma davvero simpatico. Sarei volentieri rimasto a parlare con lui per tutta la sera se dopo poco non avesse ricominciato a camminare.<<Comunque abitiamo molto vicino, che coincidenza giusto? Non ti avevo mai visto da queste parti>> disse mentre camminava.
<<È perché mi sono trasferito da poco, o almeno in un certo senso. Prima abitavo in un altro quartiere molto più lontano da qui ma in questa casa ci sono cresciuto perché era dei miei nonni, ma ora che sono morti l'ho presa io circa due settimane fa, così avrei speso meno tempo a venire ed andare dalla palestra>>
<<Oh, ecco, mi spiace per i tuoi nonni>>
<<Grazie. Onestamente a volte quando sto qui dentro da solo ripenso a quando ero piccolo e giocavo con loro e mi sale un po' la nostalgia, ma so che mi volevano bene e mi rasserena un po'>>
Il ragazzo si era di nuovo fermato e mi guardava con un espressione in volto molto dolce e compassionale.
Rimasimo altri secondi in silenzio solo a guardarci.
Onestamente non sapevo cosa mi fermasse così tanto da fermarmi a parlare con quello sconosciuto, di cui non sapevo neanche il nome e raccontargli di cose private come la morte dei miei nonni.<<Comunque mi chiamo Louis>>
ammise prima di alzare un braccio e ricominciare a camminare.Io preso alla sprovvista non mi venne subuto in mente di dirgli come mi chiamassi e quindi lo urlai solo quando era oramai troppo lontano.
Forse mi aveva anche sentito, ma non ne ero sicuro.Rimasi immobile, appoggiato alla manigliera della grata del portico di casa mia, continuando a osservare verso la direzione verso cui era andato il ragazzo.
Louis.
Che bel nome.
Mi sorpresi nel ritrovarmi a sorridere ripetendo quel nome. Basta Harry sei pazzo.
Decisi di entrare in casa che oramai si erano fatte le 10 e dovevo essere riposato per gli allenamenti del giorno dopo che se, come aveva promesso Louis, sarebbero andate meglio di com'erano finite oggi.Spensi tutte luci del primo piano per poi andare al piano superiore per lavarmi i denti ed andare in camera mia.
Preparai il borsone per il giorno successivo e mi misi a letto.
Prima di chiudere gli occhi però, presi il telefono e andai su instagram.Provai a cercare il profilo instagram della squadra di hockey maschile della città, cosa che non pensavo avrei mai fatto. Andai sui seguiti e digitai il nome "Louis" nella barra di ricerca. Era la sua squadra, se aveva instagram doveva per forza seguirli.
Ed infatti fu così.
L'account di "Louist91" mi comparve davanti agli occhi.
L'istinto di stolckerargli tutto l'account ovviamente vinse la mia buona voglia di andare a dormire. Cosa saranno cinque minuti in meno tanto?Era pieno di foto di lui sulla pista di hockey e con la divisa, che a dirla tutta, gli stava da dio.
Foto con i suoi compagni di squadra tra cui quello stronzo di Luke.
Foto con varie ragazzine più piccole di lui di alcuni anni ed una donna. Saranno le sue sorelle e sua madre probabilmente.
La cosa sorprendente di quelle foto è che, non c'è nera una in cui non era brutto.
A quel pensiero spensi il telefono e chiusi gli occhi perché era troppo per quella giornata._________
Eccoci qui!! Nuovo capitolo della storia. Spero vi stia piacendo!

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Ice on Break || Larry Stylinson
FanfictionCosa succede se un giorno la pista di pattinaggio artistico si rompe e i pattinatori sono costretti a condividere la pista con la squadra di hockey maschile della città? Louis, uno dei migliori giocatori di hockey della sua città incontrerà in ques...