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Mi strofinai la testa con la mano dopo che andai a sbattere contro qualcuno uscendo dallo spogliatoio.
Alzai lo sguardo sulla persona in questione, non riconoscendo subito i vestiti che aveva addosso, capì che non era della squadra. Alzai ancora di piu lo sguardo e lo posai sul volto del ragazzo e, wow.

Stetti fermo con la mano in aria ancora a massagiarmi la testa ad osservare ad occhi aperti il ragazzo davanti a me.
Era bellissimo. Capelli ricci, lunghi fino al collo.
Forma del viso bella scolpita e due labbra bellissime che erano chiuse in una smorfia, ed infine gli occhi verdi, pieni di una luce strana che mi guardavano in un modo che mi fece subito sobbalzare dalla paura per quanto erano furiosi, ma come se allo stesso tempo, stupidi e meravigliati?

Mi alontanai subito dal ragazzo.
<<Scusami tanto amico, non era mia intenzione andarti contro>> dissi in tono molto calmo.

Lui non disse niente. Fece un lieve accenno di capo ma ancora con quella smorfia sulla faccia, e chiuse la porta dello spogliatoio con molta forza alle mie spalle.

Io, confuso, mi girai verso la squadra, che a loro volta c'era chi mi guardava stupito, chi divertito e chi sorpreso.

<<Uhm, ok ragazzi, io direi di iniziare ad allenarci>> disse Liam, richiamando l'attenzione dei ragazzi e tirando giù il paraocchi del casco ed entrando in pista.
Quasi tutto lo imitarono tranne Niall, che rimase fermo ad aspettarmi.

<<Beh amico, non puoi nascondermi che quel ragazzo non ti abbia colpito>>

<<Si Niall, dritto in faccia mi ha colpito>>

<<Non intendo in quel senso scemo, sai quale intendo>>

<<Oh Niall ti prego, solo perché sono andato a scontrarmi contro un bellissimo pattinatore non significa che mi piaccia. Poi non so manco chi è>>

Niall roteo lievemente gli occhi ed entrò finalmente in pista e così pure io.

Fu un ottimo allenamento anche se più breve rispetto al solito, era andata molto bene.

<<Forse allenarci così poco ci fa anche bene>> accenò Oli mentre pattinava vicino a me.

<<Già forse è stata anche una fortuna che la pista di quelli di pattinaggio si rompesse, così ci concentreremo a migliorare le cose essenziali in questa settimana>>

<<Eh già e dimmi caro LouLou, quel colpo dritto in testa con quell'altro di pattinaggio artistico non deve essere stata una grande disgrazia per te in fin dei conti>> mi sorrise ammicando, facendo una faccia da ridicolo scemo.

<<Oh andiamo, anche tu Oli, non è solo perché è di bell'aspetto mi ci innamoro>>

<<E per fortuna direi, ma l'hai visto? È solo uno sfigato>> disse Luke pattinando verso di noi ed affiancandomi.

<<No Luke, sei solo tu un rompi coglioni. Poverino poi, stava per fare un meraviglioso axel e tu lo fai cadere>> ammise Oli.

<<Ma che axel e axel. Sono capaci a farlo tutti>>

<<Allora fallo>> replicò Oli
Io ero confuso in realtà, perché non sapevo cosa fosse sucesso mentre ero ancora in spogliatoio, ed in effetti, quel ragazzo mi sembrava parecchio scazzato mentre entrava in spogliatoio. Decisi che a fine allenamento avrei chiesto a Niall.

Prima che Luke potesse replicare in ogni modo, Liam richiamò l'attenzione di tutti.

<<Ok ragazzi. Per oggi può anche bastare. Domani cercate di non creare disagi di ogni tipo con quelli di pattinaggio artistico>> Disse lanciando uno sguardo a Luke che era ancora affianco a me.

Mi girai per vedere la sua espressione e sbuffo per poi girarsi verso l'uscita della pista insieme ad altri ragazzi per derigersi negli spogliatoi.

Uscì anche io e aspettai Niall per chiedergli cosa fosse successo a quel ragazzo prima che arrivassi.

<<Hey Niall, che è sucesso prima che uscissi dallo spogliatoio?>>

<<Oh ecco, il ragazzo che ti è andato contro stava facendo un'ultimo axel, ma quello stupido di Luke gli ha lanciato il discetto sui piedi facendolo cadere all'atteraggio. In realtà è stato un grande perché gli ha dato anche quasi del filo da torcere a Luke>>

Io lo fissai senza parole. Luke come al solito aveva fatto lo stupido e doveva far vedere quanto fosse per lui più importante e bello l'hockey in confronto al pattinaggio artistico che, onestamente capisco l'odio reciproco fra le due fazzioni, ma per me non ha nessuno senso.

Ci lavammo tutti e ci vestimmo per poi andare ogniuno per la propria direzione per tornare a casa. Io come sempre decisi di tornare a piedi perché abitavo vicino alla palestra.
Mentre giravo l'ultimo angolo che portava nella via di casa mia, notai sul portico di una casa, a non troppi isolati dalla mia, una figura che mi sembrava familiare.

Mentre con calma mi avicinavo alla casa in questione, riconobbi la figura snella del ragazzo che mi era venuto addosso oggi.
Impossibile pensai. Abitare così tanto vicini e non averlo mai visto prima? Impossibile.
Continuai a guardare la figura appoggiata alla staccionata del portico per confermare a me stesso se fosse lui, perché non riuscivo a vedergli la faccia essendo che era chinata, o almeno finché dopo due secondi non la alzò e mi guardò dritto negli occhi.

Ice on Break || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora