➸capitolo quattro

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"Eccoci, buona fortuna Blanca" dice Marc.
"Amo aggiornami" dice Aurora che mi dà un bacio volante.

Sono davanti alla porta, l'ansia di suonare a casa dei suoi genitori, non so cosa fare. Ad una certa mi faccio coraggio e suono.

Apre la porta Lamine, a petto nudo.
"Che ci fai qui?" domanda Lamine guardandomi.
"I-io" dico cercando di non farmi prendere totalmente dall'ansia, cosa che non riesco a fare, visto che balbetto come una scema.
"Tu?" domanda Lamine incitandomi a parlare.
"Io volevo vederti, non voglio litigare con te" dico facendomi coraggio ma pentendomi subito.
"Mh, e pensi che così non litigheremo, vestendoti elegante cercando di sedurmi, ma davanti al tuo amato Pablo mi sfotti?" dice il 27 del Barça.
"Scusa, se devi prendertela per quello mamma mia! Cosa dovrei dirti io che mi hai mandato a fanculo? Guarda vaffanculo!" sbotto esasperata, girandomi su me stessa e iniziando a camminare per allontanarmi da lui.

Lamine però più furbo di me, mi blocca per il braccio.
"Mollami" gli urlo.
"Col cazzo" mi risponde.
"Perché?" dico con più calma.
"Così non ci vai in giro, sei qui per me" dice Lamine, al che io mi arrendo.
"Allora, vogliamo stare fuori dalla porta?" domando io retorica.

"Eccoci" dice Lamine dopo avermi fatto fare il giro della sua casa.
"Ora verrà Héctor e andiamo a casa sua, non me ne frega se tu non vuoi" dice sicuro di se stesso il ragazzo.
"Io non voglio" dico lamentandomi.
"E cosa vuoi fare" mi domanda abbastanza retorico il 27 del Barcellona.
"Stare sul divano a giocare con la play?" cerco di proporre qualcosa.
"Si ok, così ti batto" dice Lamine, che chiama Héctor per disdire tutto e si siede sul divano con me.

Giochiamo un po', e ovviamente perdo e ad una certa mi suona il telefono. Era lo studio di psicologia di Madrid, dove ero stata in cura.
"Ciao Blanca, sappiamo che non sei più qui a Madrid, ma hai bisogno di aiuto e lo sai" mi dice la mia assistente che mi ha aiutata.
"No non ne ho bisogno, io sto bene così" dico iniziando ad arrabbiarmi.
"Blanca, hai passato dei traumi, non è possibile che non hai bisogno di aiuto, fatti aiutare è per il tuo bene" dice sempre l'assistente.
"No, non è vero, io mi sono salvata da sola" dico agganciando e scappando in bagno.

"Blanca" urla dall'altra parte della porta Lamine.
"Lasciami" dico io piangendo.
"Niña, apri" dice con calma il ragazzo.
"Non posso" dico io iniziando ad avere un attacco di panico.
"BLANCA APRI" urla questa volta Lamine al che io apro.

"Niña, guardami, respira con me e parliamo" arriva Lamine che si siede lì con me per terra.
"Che succede?" incomincia a parlarmi con calma Lamine.
"Lami, non mi vorresti mai più al tuo fianco" dico io cercando di fare la potente.
"Perché? Blanca, non è solo amicizia tra noi, e lo sai" dice il 27 del Barça.
"Possiamo andare in camera, vorrei riposare" dico io, al che Lamine mi prende in braccio e mi porta in camera.
"Tieni dei pantaloni e una maglia" mi passa gli indumenti e lui sparisce in bagno.

Mi metto i pantaloni e anche la maglia, e vedo Lamine uscire dal bagno

"Vieni che ti riposi" dice il ragazzo che dopo un po' esce dalla camera.

Io mi addormento ma dopo mezz'ora faccio un incubo e mi sveglio tutta sudata e in ansia.

"Niña, che succede?" entra in stanza Lamine.
"Stai qui con me" dico totalmente in ansia.
"Certo" dice il ragazzo togliendosi i pantaloni e stendendosi sul suo letto.

Io mi faccio piccola per evitare di disturbarlo ma Lamine mi prende per i fianchi e mi fa mettere sopra di lui.
"Non ti do fastidio?" domando io cercando di scendere da lui.
"Eiei niña, stai qui" dice Lamine coccolandomi.

Insieme ci addormentiamo e dormiamo tranquillamente insieme.

"OH CAZZO" a svegliarci sono due voci femminili che subito dopo chiudono la porta.
"Scusami" dice Lamine appena si accorge che mi ero svegliata.
"Nono non vorrei fare l'amante" dico cercando di rivestirmi.
"Sono la mia migliore amica e mia madre" dice Lamine ridendo.
"Io scendo comunque" mi avvisa il ragazzo che va verso i suoi parenti.

Dopo 5 minuti raggiungo Lamine.
"Scusatemi, io ci tengo a dire che io e Lamine non stiamo insieme, è solo che ho avuto un po' di problemi per via di una chiamata non vorrei passare per una poco di buono" dico cercando di scusarmi a sufficienza.
"Ei niña" dice cingendomi i fianchi Lamine.
"Per me parte la ship" dice la migliore amica.
"Comunque piacere Julia" dice la migliore amica.
"Salve sono la mamma" dice sua mamma.
"Piacere Blanca" dico sorridendo.

"Io vado, Auri mi vuole a casa" dico ridendo.
"Dai andiamo da Héctor, invita anche i Gavira" dice Lamine.
"Aurora è con Marc" dico.
"E vabbè, Pablo il tuo amichetto?" domanda quasi retorico Yamal.
"Lamine, vaffanculo" sbotto uscendo dalla porta.

"Ma che cazzo ti prende?" mi domanda Lamine appena mi raggiunge fuori dalla porta.
"Prima dormi con me e dopo mi sfotti, con me non funziona così" dico io
"Uh chi ha dormito con te Blanca?" mi domanda Héctor che spunta fuori dal nulla.
"Ma stai zitto Héctor!" dico sbottando pure con lui.
"Dai su a casa mia bambini" dice Héctor che ci carica in macchina, a me di peso e Lamine contro voglia ma lo fa.

"Ma ti rendi conto?" dico verso la fidanzata di Héctor, Ayla Yildiz.
"Secondo me può esserci qualcosa tra voi due" dice Ayla.
"Bho" dico io sbuffando.

"Ragazze venite fuori" ci richiama Héctor, e io e Ayla andiamo fuori.

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