La cena arrivò e noi ragazze preparammo tutto. Io cucinavo, con l'aiuto di Olivia, mentre Abby e Anne sgranocchiavano senza ritegno. I ragazzi, invece, cercavano di allestire il tetto rendendolo il più confortevole possibile per la serata. Anche se Daniel e Mason non erano molto d'accordo con l'invito fatto da Abby, cercarono comunque di non farle pesare la cosa.
"Olivia, Evelyn, avete cucinato per almeno una trentina di persone," disse Anne, con un sorriso divertito.
"Lo sappiamo, ma i ragazzi valgono almeno due persone ciascuno," risposi io, ridendo.
"Vero," aggiunse Olivia, annuendo. Poi sentimmo suonare il campanello e vedemmo Ethan entrare con un mazzo di fiori e dei cioccolatini. Noi ragazze fummo addolcite da quel gesto, mentre i ragazzi, con fare ingordo, iniziarono subito a divorarli. Con fare disinvolto, io e Anne accompagnammo Ethan sul tetto, mentre Olivia e Abby rimproveravano gli altri.
"Vedete di comportarvi come si deve... sul serio, ragazzi. Per favore..."
"Ok," risposero in coro, alzando le mani in segno di resa.
Poi li vedemmo arrivare e subito Daniel attaccò con mille domande in stile interrogatorio. Il povero Ethan rispose senza troppi problemi, ma vedendolo in difficoltà decisi di intervenire dicendo: "Hey Dan, perché non vai a prendere le altre birre?"
"Ok, ma ti giuro che non le abbiamo bevute tutte noi," rispose, alzando un sopracciglio.
"Lo so, tranquillo, ma adesso vai..." dissi spingendolo leggermente. Ethan mi sorrise come per dire grazie, poi io andai da Abby dicendole: "Salvalo, ti prego."
"Sì sì, tranquilla. Da adesso in poi gli starò sempre vicino," rispose, lanciando un'occhiata preoccupata a lui.
Poi Daniel salì dicendo: "Hey, ma non ci sono altre birre..."
"Già, le ha bevute tutte Mason. Scusami, è che eri davvero insopportabile con Ethan. Lo vedevo in difficoltà. Comunque, adesso mangiamo, dai." Ci sistemammo su delle sdraio e poi mangiammo gustandoci il panorama di New York. La cena era stata proprio un successo. Le stelle brillavano creando un'atmosfera magica e i ragazzi non assillavano più Ethan. Tuttavia, la serata non era ancora finita. E mentre tutti ci godevamo il dessert, il mio dessert, preparato con le mie povere mani, Abby ricevette una chiamata inaspettata. Era il suo vecchio capo, Mr. Brown, che le offriva un'opportunità di lavoro irripetibile: un progetto all'estero. Abby era entusiasta, ma anche confusa. Accettare significava lasciare New York e, forse, Ethan di nuovo oltre che tutti noi amici. Olivia, notando l'espressione turbata di Abby, le chiese cosa fosse successo. Abby le spiegò la situazione, e lei, con un sorriso comprensivo, le disse: "Non puoi lasciarti sfuggire questa occasione. Questa potrebbe essere un'opportunità irripetibile. Davvero, non preoccuparti per noi."
"Ok, ma a prescindere, adesso come lo dico agli altri?"
"Non devi per forza stasera, ma..." La cosa venne a galla quando Daniel chiese: "Che succede, ragazze? Perché avete cambiato umore?" Abby ci raccontò tutto e noi fummo distrutti. Soprattutto io, ero appena arrivata e non volevo perdere una coinquilina anche se nulla era detto. A prescindere da ciò, la serata continuò con risate e racconti grazie alla presenza del giullare Mason, ma si vedeva che Abby non riusciva a togliersi dalla mente la scelta che doveva fare.
Il giorno seguente, Abby decise di prendersi del tempo per riflettere. Passeggiò per le strade tutta sola cercando di mettere ordine nei suoi pensieri. Ma scoprimmo che Ethan l'aveva raggiunta, portando con sé un caffè caldo. "Pensavo che potessi aver bisogno di questo," disse, porgendole un bicchiere.
"Grazie, Ethan. Sei sempre così premuroso," rispose Abby, sorridendo mentre prendeva il caffè. Il calore del bicchiere le scaldava le mani, contrastando la fresca brezza mattutina.
Si sedettero su una panchina, osservando la gente che passava. "Sai," iniziò Abby, "questa potrebbe essere un'opportunità davvero irripetibile, ma con degli amici come voi e la tranquillità in cui sono in questo periodo... non vorrei lasciarvi, ah... non so cosa fare."
Ethan la guardò con fare sincero. "Abby, non devi scegliere tra una grande opportunità e le persone a cui tieni. Troveremo un modo per far funzionare tutto. Ti staremo sempre accanto."
Lei sentì un'ondata di sollievo. Forse, con noi al suo fianco, poteva davvero avere tutto. Ma sapeva che la strada non sarebbe stata facile. Doveva prendere una decisione, e presto.
Io e le altre non riuscivamo a smetterla di pensarla e perciò, una volta che ci accorgemmo del fatto che non fosse a casa con noi, organizzammo una piccola sorpresa carina. Andammo in camera sua posizionando un sacco di nostre foto, ovviamente le foto delle altre erano migliaia mentre le mie poche, ma ciò non rovinava il gesto. Attaccammo anche una serie di lucine attorno e poi chiudemmo la porta. Scendemmo giù in salotto distraendoci con alcuni programmi stupidi. E quando sentimmo le chiavi di casa balzammo in piedi correndo per arrivare di fronte alla porta e farci trovare lì, ma ad entrare fu Mason che subito disse:
"Ragazze, lo so che sono come l'aria ma non dovete sul serio..."
"Ahahah," disse poi Olivia prima di lanciargli un cuscino e risedersi sul divano. Mason si unì a noi ma poi, quando capimmo che Abby stava per arrivare, dicemmo a lui: "Ok, devi andartene. Questa è una sorpresa fatta da noi ragazze quindi... fuori."
"Cosa, ma perché?" disse lui mentre io lo spingevo fuori.
"Perché sì. Ciao, a dopo." Chiusi la porta e dopo venti minuti sentimmo delle chiavi. Era Abby, alché la accogliemmo davanti alla porta abbracciandola. Poi aspettammo che lei andasse in camera per accompagnarla e vedere la sua reazione. Si emozionò davvero tanto e poi pianse. Stessa cosa facemmo noi con lei.
"Ragazze, siete la cosa migliore che io abbia mai avuto. Davvero..."
"Anche tu," dicemmo poi in coro con fare sdolcinato prima di renderci conto della situazione e fingere di essere forti.
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Evelyn E Gli Amici Di New York
Nezařaditelné"Evelyn e gli amici di New York" narra il ritorno di Evelyn Jones, una giovane donna che, dopo anni all'estero, si ritrova a calpestare nuovamente le strade di una New York che brilla di luci e riecheggia di suoni familiari ma al tempo stesso nuovi...