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𝓹𝓸𝓿 𝓪𝓵𝓮𝓼𝓼𝓲𝓪
sono seduta sul mio letto, cercando di studiare, ma la mia mente continua a tornare a micciarella. non riesco a far finta di niente io lo voglio e quindi me lo prenderò, e il pensiero di lui con victoria mi fa impazzire,devo fare qualcosa, non posso lasciare che tutto finisca così
mi alzo e mi dirigo verso la cella di Micciarella
devo parlargli, fargli capire che lui e io apparteniamo insieme,quando arrivo, lo vedo che guarda innamorato una foto di victoria,accanto ha anche l'ecografia del suo bimbo, il mio cuore si spezza un po' di più, ma cerco di rimanere calma
-micciarella, possiamo parlare?- chiedo, la mia voce tremante
lui mi guarda, la sua espressione è una miscela di sorpresa e fastidio -alessia,nun rompr o cazz,m'agg sta accort a victoria e u criatur,p mezz ra famiglia toij-
il mio cuore batte più forte al sentirlo parlare così del loro bambino -ma micciarella, noi potremmo essere qualcosa di speciale,non puoi buttare tutto via per victoria,lei ti sta solo usando perché sei pazzo di lei-
micciarella scuote la testa, il suo sguardo è duro -alessia, basta,te mettr l'anima in pace,io a victoria la amo-
sento le lacrime riempire i miei occhi, ma cerco di non piangere -ma io ti amo, micciarella,non posso fallire e lasciarti andare,ti prego, ripensaci-
lui si avvicina a me, il suo volto vicino al mio -alessia, mi dispiace,ma ij aggia ij annanz,fa a stessa cos pur tu-
faccio un passo avanti, la mia mano che sfiora il suo braccio -non ti chiedo di abbandonarli,ti chiedo solo di provarci,guarda che potrai ancora vederli,non te lo impedirò-
vedo il conflitto nei suoi occhi e so che ho una possibilità,mi avvicino ancora di più, il mio corpo quasi a contatto con il suo -so che provi qualcosa per me, micciarella,lascia che ti dimostri quanto ti amo-
lui tenta di allontanarsi, ma io lo afferro per il colletto della maglia, tirandolo verso di me. -alessia,per favore...-
non gli lascio finire la frase,le mie labbra si incontrano con le sue in un bacio disperato.
𝓹𝓸𝓿 𝓿𝓲𝓬𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪
dopo la lunga parlata con cucciolo ieri,mi sono sfogata un po', ma adesso ho voglia di passare un po' di tempo con micciarella così mi dirigo nella sua cella,facendogli una sorpresa,spalanco la porta della cella e mi trovo una scena che non avrei mai voluto vedere,micciarella ed alessia,si stavano baciando
micciarella si gira di scatto e mi vedono sulla soglia della porta, i miei occhi pieni di dolore e tradimento,il tempo sembra fermarsi, l'aria si fa pesante
-victoria- esclama micciarella,la sua voce rotta dal senso di colpa
rimango lì, immobile per un istante, prima di entrare nella cella con passi decisi,lui si  allontana da alessia, cercando di spiegare -non è come sembra, ti prego ascoltami...-
la mia voce carica di rabbia e dolore -come puoi dire una cosa del genere? ti ho visto con i miei occhi-
alessia, con un sorriso soddisfatto, si avvicina a me -lui mi ama, victoria,non puoi competere con quello che avremmo-
la guardo con occhi pieni di fuoco, ma quando parlo la mia voce è sorprendentemente calma -tu non sai nulla del nostro amore, alessia,non sai cosa significa affrontare tutto per la persona che ami,non sai cosa significa mettere al mondo un figlio e lottare per lui,sei solo una ragazzina viziata che vuole tutto e subito-
alessia sembra colpita dalle mie parole, ma non arretra -non rinuncerò a lui,non lascerò che tu prenda quello che è mio-
micciarella si mette tra noi due, cercando di evitare che la situazione degeneri -basta cosi,non voglio che nessuna delle due si faccia del male-
io lo guardo, le lacrime che iniziano a scendere -ah no,nessuno si farà male perché io adesso me ne vado,buona fortuna raffaele-
-victoria per favore,abbiamo un bambino come puoi farmi questo?-
-ah adesso abbiamo un bambino?solo adesso ricordi?cazzo,mentre io parlavo con tuo fratello che ero preoccupata per te,tu eri qui con alessia-
alessia cerca di interrompermi, ma le lancio uno sguardo feroce -non osare,hai avuto la tua possibilità,ora tocca a noi-
alessia però non si arrende,si avvicina a micciarella e senza alcuna vergogna inizia a strusciarsi contro di lui, dandogli baci sulla guancia e sul collo,la mia rabbia cresce di nuovo, ma cerco di mantenere la calma,
-vabbè dai,io vado a fare l'ecografia-
-vero,finalmente abbiamo l'ecografia oggi- dice micciarella esultando
-ti correggo,ho l'ecografia per mio figlio- quelle parole fanno più male che bere veleno
-almeno posso venire?- dice dispiaciuto
-si vieni,ma ognuno per conto proprio- mi giro e me ne vado
sono in infermeria,seduta fuori per aspettare l'ecografia,finalmente vedrò il mio bimbo,non posso smettere di pensare a quello che ho visto,mi sento tradita e confusa,per la terza volta,micciarella mi raggiunge, il suo sguardo è pieno di rimorso
-victoria, per favore, possiamo parlare? -mi chiede, sedendosi accanto a me
lo guardo freddamente -parla, ma sappi che niente di quello che dici potrà cambiare quello che ho visto-
-non è come sembra,alessia mi ha baciato, ma io l'ho respinta- dice, cercando di prendere la mia mano, ma io la ritiro
-non importa,il fatto che lei pensi di avere una possibilità con te è sufficiente per farmi capire che qualcosa non va-
prima che possa rispondere, l'infermiera chiama il mio nome,mi alzo e mi dirigo verso la stanza, sentendo micciarella dietro di me,durante l'ecografia, guardo lo schermo e vedo il nostro bambino,il mio cuore si scioglie, ma la presenza di micciarella mi riporta alla realtà
-allora victoria,sembra vada tutto bene,però devi riposarti un po' di più- dice l'infermiera spegnendo il monitor
-cerco di rilassarmi,ma la situazione non è molto facile- aggiungo dispiaciuta
-mi dispiace,ma devi riposarti un po' di più perché quello che senti tu lo sente anche il bambino-
-va bene,proverò a riposarmi di più,grazie di tutto,alla prossima-
dopo l'ecografia, usciamo dall'infermeria in silenzio,finalmente, micciarella rompe il silenzio
-victoria, capisco quello che provi ma voglio essere presente per te e per nostro figlio,non importa cosa pensi alessia,io voglio te-
lo guardo negli occhi, cercando di trovare la verità nelle sue parole -proverò a perdonarti,in tal caso io non ci riesco,tranquillo che tuo figlio lo vedrai lo stesso-
lui annuisce -grazie mille victoria,vai in cella e riposati- mi saluta con un bacio sulla fronte
-si,a domani raffaele-
mi dirigo verso la mia cella e ne approfitto e prendo Speranza per andare a fare un giro insieme a lei,tenendo in braccio speranza mi sento responsabile ed emozionata perché tra poco avrò mio figlio in braccio,ma ad un tratto sento una voce familiare alle mie spalle
-beh, beh, cosa ci fai qui da sola?- dice cardiotrap con un sorriso sprezzante -hai avuto un piccolo dramma familiare?-
-cardiotrapp, cosa cazzo vuoi?- gli chiedo, cercando di mantenere il controllo
-sono venuto a farmi una chiacchierata con te- risponde, avvicinandosi a me con un sorrisetto -sai,devi riposare per bene se vuoi che il tuo bambino cresca perfettamente- avanza verso di me
-perfavore possiamo parlare dopo che ho Speranza qui- dico facendo un passo indietro
-oh no,voglio farti soffrire come micciarella ha fatto con alessia-
-perfavore cardiotrap,a me puoi anche ammazzarmi,ma lascia stare i bambini- dico con determinazione nascondendo la mia maschera di paura
-e che sfizio c'è se ammazzo solo te?- ride,mentre il suo sorrisetto sprezzante si fa ancora più evidente
-qui non puoi farmi proprio niente- abbasso lo sguardo
-oh davvero?- ride
e prima che io posso reagire,cardiotrap mi afferra violentemente il braccio....

nisciun t vo comm t vuless ij//micciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora