1 settimana dopo...
Victoria's POV
Apro gli occhi di soprassalto come se avessi appena avuto un incubo.
All'inizio vedo solo luce, quindi penso di essere in Paradiso.
Poi, però, comincio a distinguere figure e suoni. Vedo il dottore che aveva assistito Michael quando aveva perso i sensi e altri infermieri e infermiere che mi guardano.
"Victoria, Victoria, Victoria, mi senti?" chiede il dottore.
"Si..." mugolo in un sussurro.
"ODDIO SI È SVEGLIATA" urla il dottore e tutti applaudono felici.
"VADO AD AVVERTIRE I PARENTI" urla un altro infermiere.
Nei successivi 5 minuti mi fanno dei test orali e uditivi. Poi i medici se ne vanno tranne uno, James.
"Ciao James" sussurro, come se avessi la gola bloccata.
"Vic, un tuo amico vuole che leggi questa" confessa James, e un debole sorriso mi appare in volto.
Il pensiero di lui mi invade.
James mi da una busta da lettere che scarta. Il foglio al suo interno è ricoperto di sabbia. Sgrano gli occhi per capire la scrittura di Michael e comincio silenziosamente a leggere la lettera."Cara Victoria,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che ti sei svegliata. Probabilmente tra qualche minuto io, i tuoi genitori, tua sorella, Adam e Jennifer saremo in ospedale.
Probabilmente ti starai chiedendo perché non anche Megan, ma non voglio causarti traumi dopo qualche settimana di coma, oltretutto appena sveglia, quindi chiedo alla tua coscienza di non concentrarti su questo particolare. L'unica cosa che ti posso dire in anticipo è che l'ho lasciata.
A questo punto potresti prendere a pugni qualcosa, ma trattieni il tuo istinto e leggi ancora.
L'ho fatto perché io ti amo.
So che ora mi chiederesti perché non ti ho chiesto di metterci insieme prima, e ora ti spiegherò perché.
Perché avevo paura. Non so se mi avresti accettato e per paura mi sono messo con Megan, e ho fatto un grandissimo sbaglio.
Io ti AMO, Vic, ti amo immensamente dal primo momento in cui ti ho vista, e ho sempre sospettato che noi due ci conoscessimo già, e sono sicuro che investigherò per la verità.
E no, per me QUELLO non è stato solo un bacio, per me è stato un turbine di emozioni insieme che non avrei saputo spiegarti a parole. In quella stanza avrei voluto riprenderti il viso tra le mani e ribaciarti, e sentire quelle tue labbra che sanno di pesca. E fidati, riviverei quella scena un milione di volte, se potessi.
Ora mi potresti odiare, quando entrerò in quella stanza potrai farmi quello che vorrai, e io lo accetterò, ma se fosse qualcosa di negativo lotterei per il tuo perdono, ti pregherei di rivolgermi la parola.
Ora immaginami mentre mi metto una maglietta pescata a caso nell'armadio mentre sto in estasi di rivederti.
E pensa a tutti così.
Tranne a Megan, mi raccomando.
Ti lascio con questa visione.
Ci vediamo tra poco, promesso cercaguai.
Tuo,
Michael."Sto per avere un attacco di iperventilazione. Un medico infatti mi porge un ventaglio e riprendo la calma. Ma non sono agitata, sono emozionata.
Michael mi ama. E non potrebbe esserci una migliore notizia. I dubbi saliti sono tanti e quando avrò superato lo shock post-coma chiederò tutto.Michael's POV
6:57, orario che non dimenticherò.
In quel momento sento una suoneria riecheggiare nella stanza, e mi rendo conto solo in quel momento di essere in soggiorno e di non sapere perché.
Inquadro il luogo in cui mi trovo e solo qualche secondo dopo il mio cellulare.
Sta suonando, e il numero che chiama è quello dell'ospedale.
"Pronto?" rispondo con la voce impastata dal sonno.
Dall'altro capo del telefono si sente io caos più totale, e non capisco cosa stia succedendo.
"DOVETE VENIRE IN OSPEDALE, VICTORIA SI È SVEGLIATA" urla un medico, di cui non conosco l'identità e riattacca la telefonata.
Urlo di gioia e tutti mi raggiungono incazzati.
"DOBBIAMO ANDARE, VIC SI È SVEGLIATA" urlo.
I genitori di Vic e Ruby quasi entrano in iperventilazione dalla gioia e Jennifer e Adam piangono felici.
Io non reagisco dalla contentezza.
Ci vestiamo tutti in fretta e furia e ci dirigiamo in ospedale. Noto come quasi tutti i componenti del gruppo portino i calzini spaiati, me compreso ovviamente.
Quando arriviamo alla C25, Vic si sta sventolando.
"Ragazzi, ora potete vedere dalla vetrina la ragazza, stiamo finendo l'ultimo controllo e solo a quel punto potrete entrare" spiega il dottore e noi annuiamo.
"Michael" mi richiama una voce familiare.
"Ciao James, Vic ha letto la lettera?" chiedo immediatamente.
"Si, e stava quasi svenendo di iperventilazione. Non so se sia un segno positivo o tutt'altro che bello, immagino lo scoprirai quando entrerai in stanza".
Effettivamente non so se essere rallegrato da questa notizia o pure non doverne essere così contento, ma provo a non pensarci.
Quando finiscono i controlli, i genitori di Vic e Ruby praticamente di catapultano in stanza.
"Amore mio" dice Julia, la madre, e Jack, suo padre, le accarezza una guancia.
Lei sorride con quel suo solito modo, e solo ora mi rendo conto che è da un mese che non vedo quei suoi occhi che nonostante tutto rimangono accesi, vibranti e solari.
"Sorellina" piange di felicità Ruby, e si fionda tra le sue braccia.
"Ruby" la richiama lei, e subito l'interpellata tace, "ho un vago ricordo di te che metti un girasole sul comodino" indica il fiore accudito dai medici.
Lei ridacchia e mi indica.
"Ti sbagli" afferma lei, "è stato lui".
Vic diventa un pomodoro e mi sorride, quel suo modo timido e piacevole che mi riserva.
Ricambio il suo sorriso e Vic distoglie lo sguardo, tornando a concentrarsi sulla sua famiglia.
"Beh, questo ragazzo conosce bene i tuoi gusti" commenta Julia.
Vic annuisce e mi allontano per dare un po' di privacy. Mi rendo conto di non aver fatto colazione quando sento un vuoto dentro.
Così mi dirigo alle macchinette e prendo un croissant alla marmellata di albicocche.
Dopo qualche minuto mi raggiungono Jennifer e Adam, abbracciati, e prendono una bottiglietta d'acqua.
Quando Julia, Jack e Ruby raggiungono la terrazza e ci danno il via libera, dico ai ragazzi di andare per primi, e senza indugi eseguono gli ordini.Victoria's POV
"Vita mia" esclama Jennifer appena entrata nella mia stanza. Sorrido e lei corre per abbracciarmi.
Restiamo così per qualche minuto. Non abbiamo bisogno di parole, è questo il bello della nostra amicizia.
"Amore mi sei mancata così tanto, non vivevo più" continua lei, e le lacrime mi risalgono agli occhi.
Ho la gola serrata, e non riesco a parlare dalla contentezza di vederli.
"Pensavo che non vi avrei rivisti più" piango io, e Jenny mi ordina di stare zitta stringendomi più forte.
Poi si allontana, e dietro di lei scorgo il corpo alto di Adam.
"Sorellina" mi abbraccia lui con le lacrime che gli rigano la guancia.
"Ciao, fratellone" lo saluto, e lui si porta i palmi delle mani sulle guance asciugandosi il liquido trasparente che ha smesso di corrergli su di esse.
"Penso che ci sia qualcuno che non veda l'ora di rivederti" sussurra Jen, come se fosse un segreto.
Sorrido come una scema e annuisco.
"Michael" scandisco il suo nome con dolcezza, quasi come una preghiera.
Adam fa il pollice in su e a turno mi salutano.
Jennifer mi lascia un bacio sulla guancia, Adam invece mi fa battere il cinque.
"Sei una campionessa" sussurra Adam al mio orecchio.
Dopodiché escono dalla stanza lasciandomi di nuovo da sola.
Circa due minuti dopo, vedo una figura avanzare verso la mia stanza.
Michael è qui.
Come aveva detto alla fine della sua lettera, si è veramente messo una maglietta a caso dell'armadio.
Infatti, quest'ultima rappresenta un omino stilizzato che fa il segno dell'ok con le dita.
Mi viene da ridere alla vista dell'indumento.
Si affaccia alla vetrina della stanza e quando nota che lo sto già guardando, arrossisce e, titubante, fa cigolare la porta della stanza.
Quando entra non osa avvicinarsi.
Scoppio in una risata fragorosa.
Lui mi guarda con un sopracciglio alzato.
"Mica mordo" spiego notando la sua espressione accigliata, e si libera ad una risatina emozionata.
"Ti stavo solo ammirando" ammette lui, e d'improvviso mi sento le guance accaldate.
"Perché sei arrossita?" chiede trattenendo un sorrisetto strafottente
"È c-che qui f-fa c-caldo" balbetto.
"Si, infatti, fa caldissimo" afferma lui continuando a sorridere.
Si avvicina, e io divento un pomodoro, leggermente a disagio.
"Sono io che ti creo questo effetto, Mi lady?" chiede.
"Può darsi" affermo.
"Oh, davvero?" continua.
"Si,tu..." non mi dà il tempo di finire la frase che le sue labbra si posano sulle mie.
Il nostro secondo, primo, bacio, è dolce ma anche bisognoso.
L'uno ha bisogno dell'altro, come una forza magnetica.
Le sue labbra sanno di ciliegia.
È un sapore che riconosco.
É il mio burrocacao.
"Ti sei messo il mio burrocacao per caso?" ridacchio.
Lui alza le mani in segno di resa.
"Era buono" commenta, e io sorrido.
Mi stringe la mano.
"Ti amo, Mi lady" .
"Ti amo, capelli pazzi".
Poco dopo ci stacchiamo a malincuore visto l'arrivo del dottore.
Guardo il calendario. È il 20 luglio.
Il dottore dice che tra qualche giorno potrò essere rilasciata, e che intanto dovrò reimparare a camminare ed eseguire movimenti.
Dopodiché esce e io e Michael ci salutiamo.
Mi dà un bacio sulla guancia.
"Ci vediamo domani, Mi lady".
Esce dalla stanza e si affaccia alla vetrinetta, dove sventolo la mano in segno di saluto.
Appoggio la testa al cuscino, e per la troppa stanchezza mi addormento dopo poco.{spazio autrice: ciao a tutti! finalmente sono uscita dal blocco dello scrittore. ecco a voi l'atteso capitolo 15!
alleluja, i nostri protagonisti vivranno felici e contenti (sperate...). ci sentiamo al prossimo capitolo. XO, Ele}
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Broken Hearts ~ Giura Che Sei Mio
RomanceVictoria Smith pensa di sapere tutto sull'amore. Almeno finché il suo fidanzato non la lascia per scappare con la sua ex. Michael Moore, invece, non ne ha mai saputo molto,a causa della sua ex fidanzata Sofia, ma ha cominciato a capire tutto quando...