"certi dubbi
o indecisioni
ti rendono le idee
chiare"18:18, quando ero una ragazzina (non che ora sia vecchia),io e le mie amiche ci divertivamo a fare il solito giochetto di "tocca naso tocca verde".
Praticamente se l'orario ha gli stessi numeri, qualcuno ti sta pensando.
è una cazzata.
l'ho appurato molto tempo fa, ma ci penso ancora,perché ancora un'abitudine.
Una volta funzionò però: ero uscita con le mie amiche, ed erano le 22:22,e proprio in quell'istante mi arrivó un messaggio da riccardo coincidenze, eh?.. era ancora prima che ci perdessimo.
poi da lì non funzionó più,e quindi ci persi totalmente le speranze.
Alle 20:00 ho un appuntamento, ricevere delle persone a casa tua è considerato un appuntamento? (suppongo di si), però comunque devo ricevere gente a casa. cioè non la devo ricevere io, la deve ricevere mia mamma.
lea', ma la riesci a prendere una decisione? però è come se la ricevessi io,perché
mi devo preparare.
anche se onestamente non mi va di stare in mezzo alla gente,quindi me ne tornerò in camera mia subito dopo aver mangiato. Sempre considerando l'ipotesi che mi vada di mangiare.Ho avuto dei disturbi alimentari, li ho avuti prima di diventare un'amica stretta di Riccardo,e li ho avuti dopo.
nel periodo in cui io e Riccardo praticamente vivevamo in simbiosi (e questo mi ha fatto male perché poi è diventato fin troppo importante), io ero felice con me stessa.
ero felice perché c'era lui a non farmi pensare di non essere abbastanza per me,
e per gli altri.
invece quando se n'è andato... io non ero più Leana.
da quando se n'è andato io non mi chiamo Leana, mi chiamo lea
ma qui a Roma sono e sarò sempre Leana, lo so.Bene,allora suppongo sia ora di prepararmi, ho fatto un grosso sbaglio a venire a casa dei miei nel weekend e lasciare il campus universitario.
metto semplicemente pantaloncini di tuta e top nero, come ho detto, me ne ritornerò in camera a breve.
è presto, ho due opzioni, o vedere un film, o buttarmi sul letto e pensare,ma finirei per pensare a lui.
andata per la prima.--------------------------------------------------
ha suonato il campanello, sono le 20:00 in punto, che precisione.
mi alzo perché so già che mi chiameranno per andare di là, ma non andrò di mia spontanea volontà, già mai.
la famiglia entra in casa, li sento molto bene, anche se non ho ben chiaro quali degli amici dei miei sono.
poi sento un nome, anzi, più nomi.
Rebecca.
Barbara.
Alberto.cristo, sono i Calafiori.
solo immaginare il cognome mi fa rabbrividire, riccardo non c'è. ne sono sicura, sennò lo avrei sentito, no?
la curiosità mi mangia viva, bene, andiamo di là.Dio, non posso crederci, non voglio crederci.
entro nell'ampio atrio e lo vedo, riccardo.
non lo guardo, non voglio.
non vuoi, perché scoppieresti a piangere solamente guardandolo lea'.
no, non è vero.
si, è vero, ma non mi fermerò.sono superiore al mio passato, quindi lo sorpasso con disinvoltura e vado a salutare la mamma e il resto della famiglia educatamente.
i parioli, un mondo, ma un mondo fin troppo piccolomi siedo a capotavola, in modo che non possa rischiare di sedermi accanto a lui, ma ho dimenticato, evidentemente, che lui era l'unico a sapermi tenere testa.
lo stronzo si mette difronte a me, proprio dall'altro estremo della tavola.
no, non lo guarderò, non gli degnerò nemmeno uno sguardo.
si leana, lo farai
merda.
non ricordavo come fossero i suoi occhi, non ricordavo come un semplice verde scuro potesse penetrarmi l'anima.
no, non era il verde scuro, erano i ricordi vissuti con lui, e il tempo trascorso a guardare quei occhi.
si, forse riccardo mi ha interessato, ma ero una ragazzina, quattordici anni e lui diciotto, ero solo curiosa, ora non mi fa alcun effetto.
sei sicura, lea'?
sicura.i sentimenti, strana parola eh?
sono totalmente confusi, eppure ho diciotto anni, uno pensa che si è più maturi, più sicuri e con più ordine mentale.
al diavolo la sicurezza, al diavolo i sentimenti, al diavolo Riccardo e quei occhi di merda.Nota autrice
capitolo un po' corto, ma spero vi piaccia lo stesso, scusate l'orario, pubblicherò anche il punto di vista di Riccardo in merito!!
baci❤️🩹❤️🩹
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•an heavenly paradise• /~Riccardo Calafiori• Fanfiction ❤️🩹
Fanfictionavete mai vissuto una delusione? non semplicemente d'amore, una delusione familiare, in qualche amico, e le delusioni sugli amici, sono quelle che fanno più male, o almeno, questo è quella che pensa Lea, una diciottenne fin troppo matura per la sua...