no.
non l'ho detto una cosa sbagliata.
ho detto la cosa che penso da quattro anni ormai, e l'ho detta a lui.
lui è sempre stato l'oggetto dei miei pensieri, dio.
che siano pensieri positivi o pensieri negativi,è sempre stato lì.
se n'è andato e l'ha fatto brutalmente.
in una maniera davvero schifosa, e no, non sono esagerata.
ma è sempre stato lì, nella mia mente.
anche se io non ero nella sua.
la gente mi diceva che non ci dovevo stare male, perché ormai era grande.
era normale che crescesse.
ma io non ero arrabbiata con lui perché se n'era andato,perché è la vita, va bene.
io ero arrabbiata con lui perché mi ha fatto affezionare a lui, andiamo, siamo cresciuti insieme.
e per la maniera in cui se n'è andato.
non puoi andartene dopo 14 anni di amicizia, prendendomi per il culo con le tue amiche.
nessuno lo supererebbe,o almeno io non lo supererei.
e non l'ho fatto.Guardo Riccardo, in attesa di una risposta.
<<non dici niente perché non sai cosa dire o perché mi credi una stupida?>>
<<non dico niente perché hai ragione>>
non avrei dovuto sfogarmi, né tantomeno con lui, però quando ho incrociato i suoi occhi, non ho potuto fare altrimenti.
diciotto anni che mi sempre lo stesso effetto.
lo sento imprecare.
<<lascia stare, aspettiamo rebecca, poi torniamo a casa e non ci vediamo più, ognuno con la sua vita, okay?>>
<<ma perché?>>
<<"perché" cosa?>>
<<perché dobbiamo ignorarci? e se io volessi essere nella tua di vita?>>
troppo tardi.
"mi hai ignorato per quattro lunghi anni Riccardo"
ghigno e vedo che si irrigidisce, so che quando "ghigno" o qualcosa del genere per non dimostrarmi completamente rotta e tremolante gli si gela il sangue.
mi ha distrutta, e lo sa.
<<anzi no, non mi hai ignorato completamente, mi hai anche preso per il culo per tutto il quartiere.ora io ignoro te, non ti sarà difficile fare come hai fatto fino ad ora, persino a cena lo hai fatto.
non vuoi ignorarmi solo perché mi hai incontrata, e ti sei sentito in colpa.>>
senza che lui dica niente, io scendo dall'auto ed entro in ospedale, aveva solo messo in moto, non era partito.
non mi seguirà, sono sicura.non sapendo cosa fare mi siedo nella sala d'attesa dell'ospedale.
non perché ci sia qualcuno a me caro qui,ma più che altro perché non voglio rimanere in macchina con Riccardo,né tantomeno davanti a quella macchina. quindi sono entrata, perché sono sicura che Riccardo non entrerebbe ormai.è ormai una famosa celebrità,
bleah, che odio.
quindi non vuole restare quelli che chiamano"scoop", suppongo.sto aspettando quando intravedo qualcuno di familiare, Diego.
si accorge di me e mi sorride, come sempre, penso non ci sia nessuno di più solare.
<<da quanto tempo, leana, finalmente ti fai viva>>
<<si, e mi sono pentita>>
diego è il mio migliore amico, se così si può definire, è il mio amico più caro.
dopo Riccardo non ero pronta ad altri migliori amici, ma lui mi era comunque vicino, gli devo molto.<<e come mai?>>
<<poi ti racconterò,mister "devo sapere tutto e subito", rebecca dov'è?>>
<<devi aggiungere mister perspicace, perché ti sei pentita perché qui ti ha accompagnato calafiori, o sbaglio?>>
<<hai chiesto a reb, hai barato>>
<<no, ma almeno ci vedo, vedo che non c'è ne la tua macchina ne la moto, e che c'è quella di calafiori qui fuori.
e ci sento, come ho sentito che mi hai chiesto di Rebecca, quindi sai che è qui, proprio perché l'hai accompagnata tu>>
<<ti odio>>
<<anche io, anche io>>
<<mi dai un passaggio a casa die'?>>
<<te lo do il passaggio, te lo do>>usciamo dall'ospedale e lui mi mette il braccio sulla spalla, in modo protettivo, perché Riccardo ci sta guardando, e sa quanto m'ha fatto male.
ci guarda con gli occhi della rabbia, ma la reprime, non la caccia fuori, se la cacciasse, prenderebbe a pugni diego fino allo sfinimento.
lo guardo, negli occhi, ma stavolta non piango
sii forte lea'.
alzo un sopracciglio in segno quasi di disprezzo.
amo roma, ma c'è il mio passato, e c'è anche lui nel mio passato.
ma che cazzo dico, ci sarà sempre, mi perseguita, e se non fosse così, è la mia mente che perseguita lui.
Riccardo ci sarà nel mio passato, presente e futuro.<<sai che c'è die'?>>
<<che c'è lea'?>>
<<rimango a roma.>>
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•an heavenly paradise• /~Riccardo Calafiori• Fanfiction ❤️🩹
Fanfictionavete mai vissuto una delusione? non semplicemente d'amore, una delusione familiare, in qualche amico, e le delusioni sugli amici, sono quelle che fanno più male, o almeno, questo è quella che pensa Lea, una diciottenne fin troppo matura per la sua...