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Quella mattina non riuscivo proprio a concentrarmi.

Mi capitò più di una volta di cadere o andare contro Taylor mentre pattinavo.
Alla millesima volta che le andai addosso lei si innervosì.
<<Senti Harry. Non so che cosa tu abbia in questo momento nella tua testolina che non ti fa concentrate, ma ti giuro che se un'altra volta mi vai addosso, esci dalla pista>> disse con un tono di voce molto più alto del dovuto ed indicando con l'indice l'uscita.

<<Si lo so Tay, scusami, e che oggi sono sovra prensiero>>

<<Si, l'ho notato>>

<<Non trattarlo così Taylor, poverino non lo vedi che è cotto perso>>
Lì mi agitai.
<<Cosa intendi scusa>> dissi scazzato e confuso.

<<Andiamo Harry, l'ho visto che fai gli occhi dolci a quello con gli occhi azzurri di hockey>>
Taylor si girò verso di me con le sopracciglia alzate per lo stupore.

Io, impanicato, iniziai a negare tutto, anche perché non era vero, non mi piaceva Louis. Perché avrebbe dovuto? Non lo conoscevo neanche e solo perché ci ho parlato tre volte non significa che mi interessi.
<<Tu stai solo dicendo sciocchezze Nick. Non mi piace Louis, non lo conosco neanche>>

<<Oh beh, allora perché sai subito a chi mi riferivo?>> ammiccò Nick.

Taylor che in tutto ciò era rimasta zitta, iniziò a ridere a crepapelle.
<<Oh caro, carissimo Harry, mi stai dicendo che ti piace uno di hockey? Tu, che eri il primo ad aver detto ad Eleonor di non parlarci neanche perché erano stupidi?>>

<<Non mi piace nessuno della squadra di hockey! E poi Louis non è stupido, è simpatico>>
Taylor e Nick si guardarono e poi riguardarono me con fare divertito.

<<Vaa bene tesoro, noi faremo finta di crederti, invece tu andrai dal tuo boyfriend che è proprio lì dietro di te con gli altri della squadra>> disse mentre mi metteva una mano sulla spalla divertita e se ne andava via con Nick fuori dalla pista.

Io mi girai di scatto, appena mi disse che c'era la squadra proprio dietro di me.
E se Louis avesse sentito tutto? Dio fai di no.

Uscì anche io prima che Luke potesse arrivare e dirmi ancora qualcosa come di suo solito.
Louis non mi aveva neanche visto per fortuna. Non mi fermai neanche per togliere i pattini, l'avrei fatto in spogliatoio.

Appena uscito dalla palestra, mi sentì in colpa per non aver salutato Louis, ma avevo le mie ragioni, e tanto l'avrei visto stasera.
Oddio.
Stasera. Io e lui a casa mia. Dio mi ero dimenticato il motivo per cui oggi ero tutto il tempo sovrapensiero.

Iniziai a correre verso casa mia. Mi feci un'altra doccia veloce perché in quella corsa avevo sudato, anche se era fine settembre, faceva ancora abbastanza caldo.

Andai in camera mia per cercare i migliori vestiti per la serata. Dovevano essere belli ma non troppo eleganti, infondo era solo un tè fra vicini a casa mia, non una cena fra due amanti in un ristorante stellato.

Decisi di optare per dei jeans e una felpa senza cappuccio nera.
Mi sistemai velocemente i capelli e alla fine mi guardai allo specchio.
Ero carino, mi piacievo molto.

Scesi al piano di sotto per sistemare tutto il soggiorno e la cucina.

Dopo un po' guardai l'orario e vidi che erano le 9.08 . Aveva finito gli allenamenti, sarebbe arrivato da un momento all'altro.

Appena lo pensai, sentì qualcuno bussare alla porta.
Inciampai nell'andare ad aprile la porta ma mi rimisi subito in sesto.
Mi piazziai davanti alla porta e la aprì.
Ed era lì.
Con i capelli arruffati ma ancora bagnati dalla doccia post allenamento. Felpone nero addosso e jeans. Eravamo vestiti uguali, che ironia.
Gli occhi azzurri ancora più azzurri del solito e le guance rosate, come se avesse corso per arrivare qui in tempo.

<<Ciao>> dissi mentre entrava in casa mia, ma nell'entrare, inciampò sulla porta e mi andò addosso.

Io riuscì ad afferrarlo in tempo.
<<Ops>> dissi.
Lui alzò la testa verso l'alto, guardandomi.
I nostri occhi si incrociarono.
Blu nel verde.

Le mie mani sorreggevano ancora il suo copro quando lui di colpo si alzò.
<<Scusami Harry, e che non avevao visto che la tua porta fosse rialzata>> disse mentre si girava verso la porta e le faceva un dito medio.

Io scoppiai a ridere.
Lui si girò e mi guardò, confuso all'inizio della mia reazione esagerata, ma mi seguì a sua volta inziando a ridere di gusto.

<<Si lo so, spesso accade anche a me, ma sai com'è, le case vecchie sono sempre piene di sorprese. Comunque seguimi che andiamo a sederci>>










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Comunque domani Taylor si esibirà per la prima sera a milano e io non sarò li☹️ chiunque ci andrà buon divertimento davvero!!
Buona lettura!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11 ⏰

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Ice on Break || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora