Una sigaretta giunta al termine
La grande mano di Dio preme
la mia incandescente testa
contro il terreno
mi schiaccia
come un essere insignificanteAlterna il moto:
Orario, il pensiero rallenta
Antiorario, il ramato, rovente sentimento
muta in grigi cumuli di cenere
Dopo queste avvilenti piroette
Insiste con polso veemente
Come a volermi far diventare tutt'uno
Col posacenereOra che anche le mie ossa, le mie fondamenta
sono distrutte
la spina dorsale accartocciata
Non resta che un cinereo
fiacco sonno