Aprile '24

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Una sigaretta giunta al termine
La grande mano di Dio preme
la mia incandescente testa
contro il terreno
mi schiaccia
come un essere insignificante

Alterna il moto:
Orario, il pensiero rallenta
Antiorario, il ramato, rovente sentimento
muta in grigi cumuli di cenere

Dopo queste avvilenti piroette
Insiste con polso veemente
Come a volermi far diventare tutt'uno
Col posacenere

Ora che anche le mie ossa, le mie fondamenta
sono distrutte
la spina dorsale accartocciata
Non resta che un cinereo
fiacco sonno

Chiaroscuri intrapsichiciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora