5- UN BICCHIERE DI TROPPO

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(Cameron)

Mentre parlavo con Gray vidi Derek con delle rose rosse in mano e con una faccia dispiaciuta.

"Gray, girati". La guardai come per dirle 'girati che c'è una sorpresa per te '.

"Grace, mi dispiace tantissimo, non so che mi è preso... se ho un'altra possibilità e se mi vuoi ancora..." Derek aveva gli occhi lucidi.

Grace si alzò di scatto e gli prese il viso tra le mani.
"Certo che ti voglio ancora, ti vorrò sempre". E gli diede un bacio a stampo.

Questo è successo tre mesi fa. L'estate è passata di fretta, in un battito di ciglia ero già nella High school di Chicago. Addio mare, addio fare cazzate con i miei amici.

Tristezza a parte, questo è l' ultimo anno di liceo e io, ovviamente, sono al bar. Da sola. O almeno credevo di essere sola.

"Che vuoi?" Domando ad Alek che nel frattempo si è seduto a fianco a me

"Barista, uno shot di vodka, grazie". Chiedo.

"Uh, ora il cagnolino beve pure?"

"Facciamo due". Correggo la mia ordinazione. "Non ho voglia di litigare, Alek". E butto giù lo shot. Mi segue a ruota il gemello.

"Altri due, grazie". Chiedo.
"Chi ti dice che ne voglia ancora?"
"Chi ti dice che uno sia per te?" Ribattei e ne butto giù uno.

Afferro anche l'altro ma Alek mi blocca la mano.
"Piano ragazzina". Mi prende lo shot e lo buttò giù.

"Ehi, quello era per me!"
"Non urlare". Mi rimprovera.
"Non dirmi cosa devo o non devo fare!"

***
Purtroppo scoprii che il mio livello di tolleranza alcolica era molto basso: dopo tre shot ero completamente ubriaca.

"Ti hanno mai detto che sei proprio bello?" Questa frase la accompagno con una risata.

"Ti hanno mai detto che non sai reggere l'alcool?"

"Sei uno stronzo, ma..."
"Ma..." Mi incalzò.

"Ma mi piaci, idiota". Lo spiazzo, ha gli occhi sbarrati e la bocca aperta in una piccola 'o'. Spinta da un impulso, mi allungo verso di lui e gli lascio un bacio.

Lui sgrana gli occhi prima di tornare il gemello che conosco.

"Oh, ma che cazzo fai?"
"Bacio il ragazzo che mi piace da ubriaca. Non è abbastanza chiaro?" Rido di nuovo.
Lui farfuglia qualcosa prima di alzarsi.

"Ehi, dove vai?" Sbiascico.
"Ti do una mano ad alzarti, poi ognuno andrà a casa sua e ci rivedremo solo ad allenamento e a scuola. Abbastanza chiaro?"

"Non riesco ad alzarmi!".
"Alzati". Mi intima.
"Non ci riesco". Ripeto guardandolo negli occhi.

Alek alza gli occhi al cielo e poi mi prende in  braccio.

"E così io ti piaccio eh".

"Beh, era abbastanza palese, non credi? Hai bisogno dei miei occhiali per caso?".

"Chi ti viene a prendere?" Continua come se non avessi detto niente.

"Nessuno, dovevo andare a casa a piedi. Ma, come puoi vedere, non sono nelle condizioni adatte. E poi mia madre mi urlerebbe addosso per essermi ubriacata". Spiego.

"E quindi cosa mi stai chiedendo, cagnolino?"

"Posso dormire a casa Williams? Per favore". Mi volto verso di lui e faccio gli occhioni.

"Cosa dirai a tua madre?"
"Le manderò un messaggio e le dirò che sta notte dormirò da Grace".
"Non riesci a camminare, figurati a scrivere".
Mi fa notare Alek.

E se non ci fossimo incontrati? (Titolo provvisorio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora