2- PAROLE SBAGLIATE

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Visto che è estate e fa molto caldo, Gray mi propone di andare in piscina.
Accetto entusiasta.

“Posso invitare anche i gemelli? Se ti va”. Mi chiede.

“Certo! Sono nostri amici! O meglio, Derek mi ha detto delle cose…” Risposi  con un ghigno.

“Ehi, ehi, ehi, che ti ha detto Derek? Ho capito che siete diventati migliori amici, ma io sono la tua gemellina!” Mi dice quasi offesa.

“E va bene, Der mi ha detto che vorrebbe che tu e lui foste più che amici”. Visto che lei non riesce neanche a parlare, parlo io per lei “Gray, vorrebbe che vi metteste insieme!”

“Se è uno scherzo, io ti…”

“Giuro che non è uno scherzo”. La interrompo.

Sorride così tanto che ho paura che i muscoli facciali le si sarebbero bloccati. Poi, come se si fosse risvegliata dalla trance comincia a lanciare gridolini di felicità dalla bocca, e io comincio a ridere come se non
ci fosse un domani.

“Okay, credo che gli dirò che ne saresti felicissima” continuo “Ma, ehi, ora che i miei due migliori amici si metteranno insieme, non abbandonatemi!”

“Ovvio che no, non ti sbarazzerai di noi così facilmente”.

“E meno male direi, sennò andrebbe tutto a puttane nella mia vita”. Sorrido.

“Non va già tutto a puttane?” Mi chiede. Le do un colpetto sulla spalla e mi fingo offesa.

“Okay va bene, ora chiamo i ragazzi”. Dice ancora con un sorriso enorme sul volto.

Una volta arrivati i gemelli, entriamo in piscina, paghiamo e prendiamo posto. Con una scusa, prendo da parte Derek e gli racconto tutto quanto. Lui subito sorride e mi dice “Davvero?! Dimmi che non è uno scherzo!”

“Non è uno scherzo! Perché pensate che lo sia! Minchia, siete fatti davvero l’uno per l’altra”. Sbuffo.

“Puoi farla venire qui? Per favore le devo parlare”. Mi supplica.

“Adesso te la faccio venire qui, va bene”. E ricomincio a ridere.

Torno agli sdrai e chiedo a Grace se può andare a prendermi una bottiglietta d’acqua.
Poco dopo sentii dei gridolini familiari e supposi che Derek e Gray si fossero finalmente parlati.

“A quanto pare il mio caro fratellino si è finalmente dichiarato, era ora”.

Una voce profonda alla mia destra mi risveglia dai miei pensieri. Alek fissa un punto impreciso nell’acqua.

“Sapevi che a Derek piaceva Grace?” gli chiedo leggermente sorpresa.

Ma sei proprio stupida eh? Ovvio che lo sa! Tralasciando il fatto che tutti sanno che quei due si piacciono, è suo fratello. È ovvio che lo sa!

Ecco la voce nella mia testa che mi parla quando sono con Alek.

Grazie per rompermi i coglioni ogni volta.
Non c’è di che, lo faccio con piacere.

“Sono suo fratello, e diciamo che si vede abbastanza che si piacciono”. Ora i suoi occhi fissano i miei. Mantengo il contatto visivo, non voglio essere la prima a mollare.

A quanto pare, anche lui la pensa così perché non stacca gli occhi dai miei per un bel po’. Poi comincia a far scivolare lo sguardo prima sulle mie labbra e poi su tutto il mio corpo. Solo allora mi ricordo di essere in costume davanti a lui. Arrossisco di botto, il cuore che batte a mille, e lui  che mi inchioda con gli occhi alla sdraio.

“Come ti chiami, scusa? Sai com’è… i nomi delle cose non importanti non me li ricordo”. Mi sputa addosso veleno, ecco cosa fa. Non mi lascia avvicinare.

“Cameron. Si chiama Cameron, fratello”. Non ci siamo accorti che Derek e Gray sono tornati, e si stanno tenendo per mano.

“Cameron? Non è un nome da ragazzo?” Chiede lo stronzo.

“Non rompermi i coglioni Alek”. Ribatto. Non mi piace parlare del mio nome.

“Uh, la ragazzina morde… meglio metterle una museruola”. Il figlio di puttana ghigna e io mi arrabbio ancora di più.

“Uno, non sono un cane, due ho un anno in meno di te, quindi abbassa la cresta, stronzo”. Le parole mi escono dalla bocca senza che me ne accorga.
Il sorriso gli scompare dal viso per poi
ritornare l’attimo dopo.

“Smettila di abbaiare, cagnolino, mi fai venire il mal di testa”. Senza darmi il tempo di ribattere si alza dalla sdraio e si tuffa in acqua.

“Mi dispiace Cam, a casa gli parlerò”. Derek sembra in imbarazzo per il fratello, eppure di solito quando faceva così lo rimproverava e poi tornavano a parlare come se non fosse successo nulla. Che strano.

“Tranquillo Der, è tutto okay. Piuttosto, vedo che ci sono novità”. Dico con un sorrisetto in faccia e con il dito puntato sulle loro mani ancora intrecciate. Arrossiscono entrambi e sorridono imbarazzati, con lo sguardo basso.

“Sì, ecco… Grazie Cam, davvero”. Gray viene verso di me mi abbraccia.
Sono contenta di essermi legata in poco tempo a Grace. Di solito ci avrei messo anni a fidarmi.

“Ma tranquilli! Sono felice che i miei due migliori amici stiano insieme! Ma una domanda mi sorge spontanea: lo direte agli altri?”

“Ecco, preferiremmo tenerlo per la nostra ‘gang’, intanto, poi si vedrà”. Mi risponde Derek guardando Grace in cerca di conferma che non tardò ad arrivare.
“Sì, esatto”.

“Grace? Grace! Ehi!” Ci giriamo tutti e tre verso la voce. Un ragazzo magrissimo, come un grissino, occhi castani come i capelli ricci. Sta venendo verso di noi o meglio, sta correndo verso la mia migliore amica.

Spazio scrittrice
Allora che dire (si lo dirò sempre)  mi sembra un capitolo un po' più lungo (correggetemi se sbaglio) chi sarà lo sconosciuto che sta correndo da Grace? Che succederà? Lo leggerete nel prossimo capitolo.😏
(Forse tra qualche ora pubblico un nuovo capitolo)
Ciauuu

E se non ci fossimo incontrati? (Titolo provvisorio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora