«Come posso continuare ad odiarti, se mi guardi in questo modo tutte le volte che i nostri sguardi si incrociano?»
«Allora smettiamola di odiarci e ricominciamo ad amarci»
Mott Haven 2024.
Siamo in uno dei quartieri malfamati di New York, dove si ri...
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Heather
Tiro un pugno dietro l'altro contro il sacco da box, spingendolo lontano da me ogni volta che ritorna indietro.
Non so da quanto tempo sono in questa palestra abbandonata ad allenarmi, so solo che non voglio fare altro che colpire questo sacco. Almeno questa volta ho avuto la decenza di mettermi le fasce alle mani.
Al posto del sacco da boxe mi immagino la faccia di mio padre o quella di Sebastian.
Sono due bastardi.
«La scuola non è iniziata nemmeno da una settimana e già la salti per allenarti?» fermo il sacco quando sento la voce di Arya.
«Che ci fai qui?»
«Non mi andava di andare a scuola e volevo stare da sola. Tu?»
E poi viene a fare la ramanzina a me.
«Dovevo colpire qualcosa. Perciò o il sacco o la faccia di Sebastian»
Arya tira fuori il pacchetto di sigarette. «Mi piacerebbe vederti fare la seconda» ne prende una e se l'accende. «Vuoi?» senza risponderle prendo il pacco e prendo una sigaretta, me la faccio accendere e faccio un tiro.
Non passa nemmeno un secondo che mi vibra il telefono, lo prendo e controllo chi è.
gemella tettona🍒: dove cazzo sei?
«Chi è?»
Guardo Arya. «Ruby»
alla vecchia palestra ad allenarmi
daisy vuole sapere se arya è con te
dille che finiamo di fumare e arriviamo a scuola
«Fammi indovinare, Daisy ci vuole a scuola» metto via il telefono e faccio un altro tiro. «Già, dobbiamo per forza andare?» le faccio gli occhi dolci e lei sorride. «Si»
«Se ti pulisco casa posso rimanere qui ad allenarmi?»
«No, e casa la pulisci comunque che non lo fai da 2 settimane»
«Fanculo» si lamenta seriamente di me che non l'aiuto a pulire casa da due settimane quando c'è Ruby che in 17 anni della sua vita non ha mai toccato un piatto o pulito in generale.
E non sto esagerando, Arya le deve sequestrare i suoi amati libri per farla pulire. O studiare.
«Andiamo a scuola va» mi prende la sigaretta da mano e la spegne insieme alla sua. «Che lezione hai?»
