#capitolo esplicito
<< A che ora torni questa notte ? >>, mi chiese mia mamma dal salotto.
<< Non torno, mi porto via il sacco a pelo, dormiamo tutti là, così domani pomeriggio quando ci sveglieremo faremo subito le pulizie e poi riconsegniamo le chiavi della villetta >>.
Avevamo pensato di fare in questo modo, tanto progettavamo di stare svegli tutta la notte e di crollare inermi verso la mattina.
<< Va bene, chi rimane a dormire? >>, mi chiese subito dopo.
<< Tutti, rimarremo tutti >>, mi affrettai a chiudere il discorso per fare in modo che non mi vietasse di rimanere fuori casa e andai di corsa in camera mia.
I miei mi facevano fare tutto quello che volevo, non avevo particolari regole da seguire, forse perché per loro non ne avevo bisogno, non saprei, ma a volte per certe cose c'erano delle discussioni. A volte si facevano paranoie inutili e io dovevo prontamente disinnescarle.
<< È arrivata Elena >>, nuovamente mia madre che mi avvisa.
<< Devo ancora finire di prepararmi falla venire in camera >>, si certo “finire di prepararmi”, in realtà ero ancora completamente nuda, appena uscita dalla doccia, indossavo solamente le mutandine sexy che avevo comprato qualche giorno prima.
<< Che figa che sei, se ti vedesse Marco ti salterebbe addosso >>, esclamò lei appena entrò nella stanza.
<< Beh, speriamo che finalmente accada >>, commentai io.
<< Se non dovesse accadere non voglio assolutamente che tu ci rimanga male, anzi devi trovartene un altro e andare con lui, basta elemosinare attenzioni da una persona che non te ne vuole dare, se non lo farà lui lo farà qualcun altro quindi non perdere occasioni per un idiota >>.
Mi fermo a guardarla sbalordita, del tipo “che cavolo stai dicendo ?”.
<< Me lo prometti? >>, mi porse il mignolino come si faceva tra bambini alle elementari quando giuravi qualcosa che dovevi mantenere a tutti i costi.
<< Mi prometti che non starai tutta la sera a pensare a lui e che ti divertirai? >>, mi rinnovò la proposta cercando finalmente di convincermi.
Le feci un sorriso, mi voleva davvero bene e con convinzione gli allungai il mio mignolo che afferrò il suo << Te lo prometto >>.
<< Dai su finisci di vestirti che sono invidiosa, le tue tette sono troppo belle >>, scoppiammo entrambe a ridere.
…
Arrivammo nel luogo dove dovevamo preparare la stanza per capodanno. Entrai, era ancora spoglia e vuota così iniziai a scaricare degli scatoli dalla macchina di Elena.
Portammo gli scatoloni dentro, prendemmo due tavole di legno e le pogiammo al muro, sopra ci mettemmo una tovaglia di carta colorata, quella che vendono in rotoli adatta per le feste. L'avevamo presa rossa visto che avremmo festeggiato capodanno e volevamo restare in tema.
Sopra ci apogiammo spumanti, patatine, panettoni, frutta fresca, frutta secca e dei super alcolici.
Più tardi inziarono ad arrivare anche gli altri ragazzi per darci una mano ad allestire il tutto.
Verso le otto arrivarono Marco e Leonardo che si offrirono di andare a prendere le pizze.
Marco era davvero stra figo, se le mie amiche non avessero saputo che mi piaceva probabilmente se lo sarebbero fatte, era veramente irresistibile. Era completamente vestito di nero, jeans e camicia, la camicia era leggermente aperta e faceva vedere il suo corpo scolpito. Avevo voglia di baciargli il petto.
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GIURA DI RESTARE
ChickLitRomanzo in via di sviluppo. Apprezzo consigli per migliorarlo. Grazie mille. Anna e Marco si conoscono tra i banchi di scuola, diventano migliori amici, sono complici in tutto, ridono e scherzano a non finire. Finché a un certo punto si accorgono d...