La prima settimana era passata tranquillamente, si era creata una sorta di quotidianità tra le due e quando regnava il silenzio non era più un silenzio carico di tensione, ma un silenzio gradevole, alla quale Claire non era abituata.
Quest'ultima aveva cambiato le serrature, messo impianti di sicurezza sparse per il cottage e Billie la prendeva in giro per la sua esagerazione, ma per Claire non è mai stato uno scherzo, nemmeno per un istante.Pov Billie:
guardando fuori dalla finestra vedo, immerso nel verde un animale che mi sembra un cervo, i miei occhi si spalancano pieni di euforia
"Claire! Claire!" urlo, volevo condividere quel momento con lei, giorno dopo giorno vedevo sempre quel velo di paura e tristezza allontanarsi da lei, vedevo sempre di più quel verde dei suoi occhi assomigliare al verde bosco che si palesava ogni mattina quando mi svegliavo.
Lei mi raggiunge correndo
"tutto bene?" dice con respiro affannoso.
Bellissima, penso.
Dal primo momento in realtà ho pensato che fosse una bella donna, ma era più un pensiero oggettivo, razionale, ad oggi però è un pensiero spontaneo, affettuoso.
alcune ciocche ricce le sfuggono dalla coda alta, la canottiera che indossa visibilmente corta e vecchia lasciava poco all'immaginazione, insieme ai suoi pantaloncini larghi grigi che l'accompagnavano ormai da una settimana dato il caldo.
Annuisco ancora persa,
"guarda, c'è un cervo!" sorrido indicandolo
lei si avvicina incuriosita, sfiorando praticamente la sua guancia con la mia, e il suo respiro che si infrange contro il vetro sbatte contro il mio naso, vicine, ma mai abbastanza.
"meraviglioso" dice lei contemplando l'animale.
stiamo qualche secondo in silenzio
"vuoi vederlo da più vicino?" mi guarda
mi giro per guardarla, ed ecco un altro bosco davanti ai miei occhi.
"non prendermi in giro, scapperà appena ci vede"
Lei si alza, mi porge la mano
"fidati di me e lo vedrai a un palmo dal tuo naso"
io l'afferro scettica.
Facciamo il primo pezzo di sentiero in tranquillità, gustandoci l'odore dell'erba sotto i nostri piedi e il rumore della natura, a un certo punto Claire si blocca girandosi verso di me.
"adesso, cammina bassa e cerca di fare dei movimenti equilibrati e leggeri"
"non ho idea di come fare Claire, che diavolo stai dicendo" le dico confusa
si gira con il busto verso di me e afferra le mie braccia, abbassandomi quasi in ginocchio
"così" dice mettendosi anche lei nella stessa posizione, "poi poggi prima il tallone e poi la punta del piede, hai capito?" dice piano
annuisco.
Dopo circa 200 metri mi fa cenno di seguirla dietro un cespuglio, che sposta lentamente
"guarda il tuo cervo" dice piano sorridendomi
scorgo da qualche foglia la figura maestosa del cervo, intento a mangiare da terra qualche foglia e ogni tanto girarsi per guardarsi intorno.
Gli occhi di Claire forse più luminosi dei miei mi guardano soddisfatta.
"è meraviglioso" dico piano,
lei in silenzio continua ad osservarmi, girando lo sguardo ogni tanto verso l'animale.Pov Claire:
vedere Billie così felice e euforica mi ha dato una scarica d'adrenalina così forte che non credevo di poterla provare, o perlomeno, non in questo modo travolgente, ma piacevole.
Al tramonto cominciamo a tornare a casa percorrendo lo stesso sentiero, un tonfo mi fa girare di scatto.
"Cazzo!" impreca Billie tenendosi la caviglia, fa per alzarsi io la blocco immediatamente
"vuoi riuscire a camminare domani o pensi di voler mettere un ingessatura per due settimane?" le dico alzando il sopracciglio
"Claire non abbiamo una macchina, devo alzarmi"
io di tutta risposta la prendo in braccio e lei si aggrappa a me con forza.
un altra scarica di adrenalina, le sue dita tra le ciocce dei miei capelli mi fanno venire la pelle d'oca e il suo respiro contro la mia spalla mi fa diventare irrequieta.
"tu sei matta!" dice stringendosi più forte
"tranquilla non ti lascio cadere, anche perché sennò siamo costrette a restare nel bosco fino a domani e non mi sembri tipa da campeggio" sorrido.
Dopo circa un km siamo a casa e la poggio sul divano portando delle garze e del ghiaccio
"adesso ferma che te lo blocco"
lei mi guarda in silenzio mentre le fascio la caviglia e le poggio il ghiaccio sopra.
"Hey" dice dopo un po',
la guardo mentre sono intenta a cucinare qualcosa
"si?"
"mi passi il quadernetto? vorrei scrivere"
le sorrido e le avvicino il quaderno con una matita
"che scrivi?" guardo incuriosita
"fatti gli affari tuoi" ride.
La giornata scorre tranquillamente, la sera dopo una lunga chiacchierata su cosa fosse meglio fare l'indomani vedo i primi segni di cedimento.
"vuoi andare a letto Billie?" le dico dolcemente, non potendone fare a meno quando vedo i suoi occhi stanchi e lo sguardo assonnato.
Lei annuisce
"però non puoi continuare a dormire sul divano, ti romperai la schiena"
"non sono così vecchia ancora"
la aiuto ad alzarla sostenendola da un braccio portandola fino in camera.
Lei mi guarda imbarazzata, la guardo interrogativa.
"puoi aiutarmi per favore? non riesco con questa caviglia a mettermi il pigiama, almeno il sotto" dice farfugliando velocemente, le sue guance si tingono di rosso e credo anche le mie,
una vampata di calore in tutto il corpo e forse in tutta la stanza rende l'aria quasi irrespirabile.
"si, si certo" dico cercando di mantenere una certa dignità.Eppure quel gesto che poteva essere quasi un gesto di pura amicizia e di aiuto divenne quasi insostenibile per le due ragazze.
Billie semi distesa sul letto guardava Claire con il suo pigiama in mano
"alza un po' il bacino se riesci" dice la riccia, in un tono più basso di quello che voleva,
Billie dal suo canto, ammaliata fa cio che le dice senza batter ciglio, continuando a guardarla con le gote rosse.
Le mani di Claire, esperte ma anche impacciate sfioravano la pelle liscia della più piccola, lasciando come delle bruciature nella pelle bianca di Billie.
Il silenzio, ormai gradevole da qualche giorno stava diventando asfissiante per le due, come erano asfissianti le mani di Claire intenta a sfilare i pantaloni di Billie, che tutto voleva tranne che quel calore smettesse in quel momento.
Una volta sfilati i pantaloni, Claire involontariamente si prende qualche istante per ammirare la pelle e le forme della ragazza sotto di lei, quasi con gli occhi che le brillavano e probabilmente anche imbambolata, Billie in tutta risposta non fece niente, si lasciò guardare, perché se non poteva avere il suo tocco, almeno poteva bearsi del suo sguardo, tutto tranne che amichevole.Ciao a tutti! Questo capitolo un po' di intermezzo da un po' di "quotidianità" alle due, creando un po' un rapporto più profondo.
Alcune parti, come quella finale le scriverò in terza persona.
Spero di avere dei feedback e ci vediamo al più presto!
:)
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Bodyguard
FanfictionClaire deve affrontare il suo passato e il suo presente da guardia del corpo, accetterà se stessa e Billie? Billie farà lo stesso? Dovrete leggerlo per scoprirlo.