Capitolo 1 In macchina con degli sconosciuti

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Quanto tempo era passato? Era passato un anno e non l'avevo più visto.
State mica pensando che io stia mentendo?
Allora parto subito con le tre ragioni per cui il ragazzo che mi aveva messo incinta e (amavo) non era affidabile:

1) dipendenza da alcol, sesso e droga
2) è finito in prigione per atti di violenza
3) non ha visto sua figlia nascere

In quel preciso istante mi sentivo vuota e sola nonostante fossi circondata da persone che tenevano a me; c'erano Naomi, Freddie, Emily, Katie e Evan.

A Bristol erano cambiate tante cose; il supermercato in cui lavorava Evan aveva chiuso e perciò lavorava per lo più come Dj e a volte mi faceva da babysitter a gratis quando studiavo o quando ero troppo stanca.

Mamma e Papà anche loro, ormai riuniti insieme avevano deciso di vivere a Bristol con me.

Purtroppo oltre a chi viene c'è anche chi va'.
Effy, la mia migliore amica (o forse) era andata insieme a sua madre a Cambridge a trovare suo fratello Tony dopo la separazione dei suoi, Panda o Pandora, come volete, era andata in Congo con Thomas, il suo ragazzo.

Vi starete anche chiedendo che cosa è successo esattamente quella volta dopo che io gli dissi che ero incinta, ma in realtà non successe niente. Silenzio.
Il che sembra strano perché qualche volta mi sembrava che anche lui desiderasse dei figli ma di fatto eravamo troppi giovani entrambi.

- Cook sono incinta- dissi tutto d'un fiato
-no, non è vero- rispose ridendo agitatamente
-no, non è vero- ora sembrava più serio e preoccupato.

-Come ti senti?- chiesi entrando in casa cercando di seguirlo.
-Cook ti sto parlando! Ci stai un po' fermo? Che stai facendo con quella roba?- notai che stava facendo le valigie.
-Dimmi che è una scherzo e ti ascolto- cook
-ora mi ricatti perché sono incinta?-

In poco tempo aveva già preso tutto poiché si spostava di casa in casa e si portava poca roba.

-James non avrai intenzione di andartene -

Mi guardò e sospirò quasi come se volesse dirmi qualcosa ma esitò.

Cercai di bloccargli l'uscita.

- Levati- cook
-il bambino è anche tuo. Cercai di resistere a lui che cercava di spostarmi.
-E chi mi dice che non è di Evan- cook
- Ma stai scherzando? Da dove diamine ti salta in mente. Se è per questo faccio subito il test e te lo provo. Il bambino è tuo Cook.-
-Fanculo io me... io me ne vado-

E alla fine uscì. Mi oltrepassò e se ne andò.

-Dove vai stronzo?- gli urlai piangendo immaginando il futuro

Lui era già distante capii che stava piangendo perché si era portato la mano alla bocca, e quello era il suo modo di contenersi.

Rimasi lì in ginocchio a piangere per ore fino a quando non arrivò di notte una macchina che mi puntò il faro della luce contro.
Io stavo dormendo e si, quella luce stava disturbando il mio tormentato sonno.

Sentivo delle voci.

-OHH WOW ma che le sarà successo-
-Non lo so Cassie, ma io la aiuterei-
- è ridotta proprio malissimo cazzo- questa voce stava ridendo
-sta zitto Chris-

In pochi secondi un volto era vicino al mio.

-Hey stai bene?-
Aprii gli occhi.
Era una ragazza mulatta. Sembrava dolce e gentile.

-Chi sei? Dove sono?- ero ancora un po' confusa e cercai di alzarmi.

- Tony, Sid aiutatela-
- io? Lascia fare questo genere di cose a Maxxie, è lui l'atletico-
-piantala Sid ora alza il culo e vieni ad aiutarla-

Due ragazzi e quella ragazza mi diedero una mano ad alzarmi e a riprendere conoscenza e mi appoggiarono sul divano.

Dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua ripresi totalmente conoscenza e vedevo bene tutti i volti che mi accerchiavano dei ragazzi e ragazze presenti.

-Aspetta ma tu sei Tony? Il fratello di Effy.- chiedi al ragazzo con gli occhi azzurri e capelli scuri
- già, conosci mia sorella?-
-mi chiamo Cleo-
-ah si, sei quella rimasta incinta giusto?-
-Tony, non è carino. Io sono Michelle- la ragazza mossa mi rivolse un sorriso amichevole.
-Ragazzi aspettate un secondo. Dov'è Cassie- chiese il ragazzo probabilmente munsulmano.

La ragazza bionda era in cucina a creare pile di bicchieri di vetro che stavano raggiungendo l'altezza del soffitto.

-Che ti è successo? Hai preso qualcosa?- la ragazza mulatta
-No, no. A dire il vero non credo-
-Non credi?- Tony
-mi sento un po' strana ma non mi ricordo cosa è successo.-

In quel momento mi ricordai di Cook - fanculo me ne vado-

- Ragazzi io sto bene. Non preoccupatevi. Devi solo tornare a casa-
- questa non è casa tua?-
Io scossi la testa

-va bene. Sali in macchina. Ti portiamo a casa- Tony
- Se vuoi puoi venire a casa mia. Sai la camera da letto non è affatto male- Chris
-Ma la vuoi smettere! - Jal, la ragazza mulatta

Quella macchina era enorme.
Ci stavamo tutti e in più mi sembravano anche simpatici.

- Ragazzi abbiamo dimenticato dentro Cassie- Sid

Dopo aver recuperato la bionda mi riportarono a casa.

- per qualsiasi cosa noi ci siamo.-
-io sono Tony, se lo vuoi questo è il mio numero- mi porse un bigliettino.
-ah si quello che ha subìto l'incidente- mi vendicai ripensando al momento in cui mi aveva detto " ah si tu sei quella incinta"
-va bene. Pareggio- emise una risata leggera.

Holy Eyes parte 2: un destino di cenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora