Il 19 Giugno svolsi il mio esame al computer.
Gli esiti sarebbero usciti 2 giorni dopo, ma io ero sicura di non aver svolto un buon lavoro e che le superiori le avrei abbandonate con terribili ricordi lasciando i miei obbiettivi a metà.Cook chiamo circa 700 volte nel giro di una settimana e anche mamma e papà.
Cercai di non leggere i messaggi ma l'occhio mi cadde su uno in particolareCOOK
-Cleo dove cazzo sei andata?-
-tutti si stanno preoccupando per te, me compreso-
-Se proprio volevi scappare potevamo farlo insieme-
-Io sto impazzendo senza di te, mi manca tutto. Il tuo profumo, i tuoi capelli, le tue risate.
Rifarei tutto da capo con te. Vorrei veramente crescere un figlio insieme. Non riesco ancora a credere che abbiamo perso il nostro bambino.
Devi tornare da me, ti prego. O dimmi dove venirti a cercare, ma smettila di giocare. La polizia sta entrando anche in contatto con me, e lo sai benissimo che rapporti ho con la polizia.
Pensano che ti ho uccisa.
Fatti viva ti prego. Lo so che ci sei e che leggerai questo messaggio, quindi chiamami prima che sia troppo tardi- cookIn quegli istanti provai un senso di rabbia,tristezza e confusione allo stesso tempo.
Prima scappa perché sono incinta e poi vuole il bambino. Scrive perché gli importa solo di se stesso, ha paura che la polizia lo metta di nuovo in carcere o tiene veramente a me? Troppo tardi per cosa? È una minaccia o è in pericolo?Nonostante tutto non mi interessava più niente di nessuno. Avevo iniziato una nuova vita e in questa nuova vita Cook non esisteva.
-Cleo sono al telefono con mio fratello. Dice che qualche lavoro per i non diplomati c'è , però lo stipendio è veramente basso. Riusciresti solamente a pagarti l'affitto qua e fare due pasti al giorno.- Kelly
Riuscii solamente a dire -a ok-Quel pomeriggio uscii ripensando a tutte le chiamate perse soprattutto dei miei genitori. Non volevo rompere completamente i rapporti con loro avevo solo bisogno di spazio e di indipendenza.
Decisi dunque di scrivere loro che stavo bene e che ho solo bisogno di spazio e se loro sarebbero stati d'accordo li avrei rivisti dopo un anno.In quel periodo ero anche in astinenza perché non sapevo da chi potevo procurarmi roba buona o per lo meno, decente senza fregature.
- Kelly, io esco- le dissi prendendo le chiavi
-ok, se passi dal supermercato mi puoi prendere una barretta di cioccolato che ho il ciclo e ne ho tanta voglia- Kelly
-va bene-Prima passai dal tabaccaio e comprai un pacchetto di sigarette e mi sedetti su una panchina a leggere un libro e ascoltando la musica.
Vicino a me c'era un signore vecchio e lurido che puzzava come di cane bagnato e sudore che mi rivolgeva occhiate imbarazzanti, guardando per di più le mie cosce scoperte.
- Scusi ma cosa vuole di preciso?- dissi frustrata
- una bella ragazza come te non si vede tutti i giorni- il vecchio si alzò spostandosi dalla sua panchina a quella in cui ero seduta io.Io mi allontanai vedendo che mi guardava con uno sguardo viscido.
Ad un certo punto mise la mano in mezzo alla coscia.
E io gli tirai uno schiaffo dritto in faccia senza rendermene conto.- Se proprio è così assetato di figa vada da quella ragazza in mezzo alla strada- mi allontanai facendogli il dito medio.-
Nel frattempo vidi un gruppo di persone che mi guardava malissimo con l'espressione sconvolta.
In quel momento capii che mi avevano tutti visto tirare lo schiaffo a quel lurido pezzo di merda.
Cercai di spiegare
-Mi voleva violentare quello stronzo-Ma non cambiò nulla.
Ad un certo punto un uomo pelato sulla quarantina urlò - Bisogna portare rispetto agli anziani-
È tutta la folla esultò vedendo la faccia finta e pietosa dell'uomo che voleva violentarmi.
Allora mi allontanai da quella piazza.
Com'è possibile che ancora oggi la gente si comporti in questo modo.
Arrivai davanti al supermercato più vicino e mi sedetti su un gradino a piangere.
Mi sentivo a disagio.
Mi mancava la mia famiglia.
Mi mancavano i miei amici.
Mi mancava Cook. Se ci fosse stato lui scommetto che quello si sarebbe preso più di uno schiaffo e la folla sarebbe scappata. Ci saremmo sentiti invincibili e avremmo camminato abbracciati.Ebbi l'intenzione di chiamarlo e così feci, ma squillò la segreteria.
-Ciao merde sono Cook, lasciate un messaggio Beep-Però non parlai durante il messaggio.
Buttai la sigaretta e asciugai le lacrime entrando nel negozio.
Cercai di ricordare che cosa voleva Kelly.
Ah si, una barretta di cioccolato!
Proprio come JJ. Lui adora le barrette, vivrebbe di quelle!Mi diressi al reparto e vidi che le barrette al cioccolato erano nello scaffale più in alto e non ci arrivavo.
Chiesi a una commessa ma stava già servendo delle altre persone e poi mi rivolsi al commesso che era girato di spalle a sistemare i pomodori.-Scusi, mi potrebbe gentilmente prendere due barrette al cioccolato? Non ci arrivo e quindi..-
Lui si girò e...
-Tu?! Cosa ci fai a Londra?-
-Ci vivo, ci lavoro- Ryan, il ragazzo con i capelli corti e scuri e occhi blu che avevo incontrato all'autogrill era adesso lì di fronte a me a sistemare delle salse di pomodoro.-E tu cosa ci fai qui? Pensavo che uscissi dall'autostrada di Bristol- Ryan
-Bhè io sono... ma a te cosa frega. Non siamo amici- perché voleva sapere i fatti miei.-ok, ok allora niente barrette- rispose alzano in modo beffardo le sopracciglia.
Risi ironicamente - Non mi serve il tuo aiuto, andrò a chiedere a qualcun altro- dissi inciampando su una scatola di plastica mentre lui mi guardava ridendo a bracca incrociate.
Chiesi ad altri commessi ma nessuno, proprio nell'istante in cui volevo fargliela vedere a quel presuntuoso finto bravo ragazzo, tutti erano occupati-
Ritornai dallo scaffale - va bene vorrà dire che le prenderò da sola.
Salii sulla scatola di plastica cercando di non cadere
-ma dove sono le barrette? Qui non ci sono posso giurare di averle viste qualche secondo fa-Cercai di sporgermi salendo un po' di più ma caddi.
Delle braccia mi afferrarono le gambe e il busto e immediatamente mi ritrovai di fronte a quegli occhi blu, che mi ricordavano quelli di Cook, mi guardavano così intensamente da non riuscirmi neanche arrabbiare. Senza pensieri.
-Intendi queste?- le tirò fuori dalla tasca tenendomi ancora appresso.
Io le afferrai e mi diressi verso l'uscita.
-Io, io devo andare- balbettai un po' sconvolta .
E uscii dal negozio.
NEL FRATTEMPO..
Un commesso più anziano - Ryan quella sta rubando, non ha pagato!- disse allarmato
- Lascia stare, tieni- Ryan rise tirando fuori i soldi dal grembiule
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Holy Eyes parte 2: un destino di cenere
FanfictionDopo un anno Cleo ci racconta degli eventi di Bristol, sia quelli passati che quelli attuali. Cook dopo la notizia, ha lasciato la città senza più farsi vedere o sentire. Per Cleo è iniziata la terza era della sua vita dopo che ha scoperto di esser...